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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00584 presentata da LETTIERI MARIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930226

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri del tesoro, dell'industria, commercio e artigianato e del commercio con l'estero, per sapere - premesso che: il credito all'esportazione, finalizzato all'incremento dell'export dei prodotti italiani, e' una scelta giusta che, almeno per un certo periodo, ha contribuito alla diffusione del made in Italy nel mondo; relativamente ai crediti delle imprese che vendono o operano all'estero la SACE, spesso ed in particolare nei casi di triangolazione, non ha sempre agito limpidamente nella sua attivita' istituzionale; la SACE ha assicurato, come e' noto, i crediti vantati dagli esportatori e dalle imprese che hanno realizzato opere pubbliche nei paesi in via di sviluppo e in quelli dell'est; il valore contrattuale delle operazioni assicurate dalla SACE nel primo semestre 1991 e' stato di lire 7.209 miliardi, con una diminuzione di circa il 37 per cento rispetto al corrispondente periodo del 1990; alla fine di giugno del 1991 l'esposizione complessiva della SACE ammontava a lire 41.069 miliardi; il 74,7 per cento del totale assicurato e' stato "assorbito" dai paesi in via di sviluppo e solo il 18,3 per cento da quelli dell'Europa Orientale; nello stesso semestre sono stati deliberati indennizzi per circa mille miliardi; le operazioni assicurate dalla SACE hanno riguardato crediti, di durata tra i 5 e i 9 anni, relativi a prodotti meccanici e manufatti, impianti completi (20,4 per cento) e lavori (16,6 per cento); si ha il dubbio fondato che la SACE abbia assicurato crediti relativi a lavori ed esportazioni in paesi chiaramente non affidabili, determinando serio pregiudizio per le nostre finanze pubbliche e per la SACE stessa; solo verso il Congo, al 30 giugno 1991, l'esposizione della SACE era di circa 170 miliardi, verso l'Equador di 580 miliardi, verso Antigua di 140 miliardi e verso l'Iraq di circa 2.800 miliardi; nella relazione relativa al I semestre 1991 del Ministero del Tesoro non c'e' traccia alcuna della esposizione complessiva verso il minuscolo stato caraibico di Saint Kitts e Nevis (35 miliardi) per forniture di merci, attualmente oggetto di indagine della Procura della Repubblica di Roma, ne' di quella relativa al Belize che e' all'attenzione della Procura di Milano; nella stessa relazione non sono evidenziate le esposizioni complessive nei confronti di piccoli paesi ad alto rischio, quali Giamaica, Guinea, Guinea Bissau (104 miliardi!), Guinea Equatoriale, Nicaragua, Panama, Seychelles, Trinidad e Tobago; tali omissioni non possono che suscitare dubbi e perplessita' sull'operato della SACE; il Presidente del Comitato di Gestione della SACE, prof. Mario Draghi, ha incaricato la KPMG PEAT MARWICK Consultans snc di Roma di effettuare il controllo delle richieste di indennizzo presentate dalle imprese italiane nonche' di rivedere le procedure operative interne all'ente; a fronte di un credito di lire 11 miliardi 650 milioni vantato per indennizzo dalla Indeco Barazzuoli in Joint Venture Spa, mentre la SACE riconosceva 6 miliardi 855 milioni, la KPMG PEAT MARWICK sostiene, invece, che nulla e' dovuto alla ditta in questione; l'azione della KPMG PEAT MARWICK sta evidenziando un modo di procedere della SACE che e', a dir poco, leggero e sconcertante; la "facilita'" operativa della SACE sarebbe, percio', non limpida ed anche molto discrezionale; prima degli attuali managers (Ruberti, Polasech, Martinez), alla SACE imperava il piduista Firrao; i controlli effettuati dal Tesoro furono abbastanza efficaci all'epoca del dottor Sarcinelli ed in particolare per quanto riguardava i crediti relativi all'Algeria; i controlli in essere da parte del Tesoro non sono ancora noti, almeno ufficialmente -: 1) i motivi per i quali, nonostante il disposto dell'articolo 28 della legge n. 227 del 1977, non sono state ancora presentate le relazioni semestrali del ministro del tesoro sull'attivita' della SACE e del Mediocredito Centrale relativamente al secondo semestre 1991 e ai due semestri 1992; 2) se il ministro del tesoro intenda con le prossime relazioni, qui sollecitate, fornire informazioni complete sull'esposizione complessiva della SACE, innovando rispetto all'ultima relazione disponibile in cui non vengono menzionate le rilevanti esposizioni della SACE rispetto a paesi di limitate capacita' economiche ed ad alta rischiosita'; 3) quale sia stato l'importo complessivo delle coperture assicurative dirette ed indirette (operazioni di credito finanziario, operazioni triangolari) di cui ha beneficiato nel quadriennio 89-92 la Italgrani S.p.A. di Napoli; 4) i risultati cui e' pervenuto lo specifico gruppo di lavoro costituito nel luglio 92 dal direttore del tesoro, nonche' presidente del comitato di gestione della SACE, prof. Draghi, per procedere alla riformulazione del bilancio della SACE; 5) quali siano le carenze specifiche riscontrate nell'operato della SACE che hanno indotto il citato presidente a proporre l'affidamento ad una societa' di consulenza privata, qual e' la KPMG PEAT MARWICK, di compiti (controllo delle richieste di indennizzo presentate dalle imprese e revisione delle procedure operative interne) di stretta competenza delle strutture amministrative e degli organi deliberanti e di controllo della SACE; 6) quali sono i risultati dell'indagine amministrativa fatta dall'Ambasciatore italiano a Santo Domingo, Roberto Rosellini, sulle strutture turistiche realizzate da imprese italiane nelle isole caraibiche, alle quali la SACE ha dato copertura assicurativa; 7) se risponda a verita' che per numerosi paesi esteri la SACE ha fissato dei tetti massimi di credito assicurabile e che le modalita' di accesso a tali tetti o plafonds da parte degli esportatori non sono pubbliche; 8) se risponda a verita' che l'accoglimento delle domande di assicurazione avverrebbe da parte della SACE non secondo l'ordine cronologico delle domande, ma secondo un ordine di "completazione documentale" delle stesse e senza alcuna possibilita' di controllo da parte delle imprese che non trovino "collocazione" nell'ambito dei plafonds sopra indicati; 9) se risulti a verita' che l'archivio della ragioneria della SACE sia stato di recente scassinato; 10) le ditte italiane interessate agli interventi SACE a fronte di rate e di interessi non pagati dagli operatori e dagli stati esteri nei quali o verso i quali esse hanno operato. (2-00584)

 
Cronologia
giovedì 25 febbraio
  • Politica, cultura e società
    Indagato per violazione della legge sul finanziamento dei partiti, si dimette da segretario del PRI Giorgio La Malfa.

venerdì 26 febbraio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Una forte esplosione devasta il parcheggio del World Trade Center a New York. L'attentato è di matrice islamica.

martedì 2 marzo
  • Parlamento e istituzioni
    Ciriaco De Mita presenta le dimissioni dalla carica di presidente della Commissione per le riforme istituzionali in seguito al coinvolgimento del fratello Michele nelle indagini sulla gestione dei fondi per la ricostruzione della zona terremotata dell'Irpinia. Alla guida della Commissione viene eletta l'ex Presidente della Camera e deputata del Pds Nilde Jotti.