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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00156 presentata da BIANCO GERARDO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19930308

La Camera, constatato che gravi elementi di crisi etica, sociale e politica si sono manifestati nel paese, col rischio di compromettere la stessa stabilita' democratica; considerato che tale crisi e' il risvolto della caduta di tensione ideale ed etica della nostra democrazia, ma in particolare conseguenza di una perdita di qualita' della politica e dell'amministrazione, spesso ridotte a gestione spregiudicata del potere e ad esercizio di un "dominio non legittimo"; considerato che la stagione del grande scontro ideologico e tra sistemi, che ha condizionato i rapporti fra i popoli e, nel nostro paese, la competizione tra i partiti, ha incoraggiato le degenerazioni partitocratiche e l'occupazione perversa di spazi impropri nella vita delle istituzioni, nella pubblica amministrazione e nella societa'; determinando anche una pericolosa incertezza nei confini tra i poteri; considerato che l'incisiva azione della magistratura ha posto in luce questo diffuso stato di degrado nella gestione delle risorse pubbliche soprattutto nel settore degli appalti pubblici dove si sono spesso verificate gravi violazioni delle norme penali; considerato che l'emergere di tali vicende criminose ha aperto, per le sue caratteristiche e dimensioni, una vera e propria questione morale che non puo' essere affrontata solo per vie giudiziarie, ma richiede una efficace e continua iniziativa politica rigeneratrice del costume e delle regole, capace anche di ricollocare, nella sua giusta dimensione, il ruolo della politica, lasciando ampio spazio all'autonomia della societa' civile; considerato che la questione morale ha aperto, insieme alla necessita' di una profonda rieducazione delle coscienze, anche il tema, ad essa connesso, del cambiamento delle prassi politiche, il che significa un profondo mutamento culturale e organizzativo dei partiti; rilevato, comunque, che esistono ampie e consistenti energie, nella societa' civile e nei partiti, in grado di dare nuovo slancio e dimensione alla politica del paese, se si riusciranno ad attuare nuovi, liberi ed efficaci ordinamenti istituzionali e prassi amministrative trasparenti ed imparziali; rilevato che la diffusione di un'etica pubblica della solidarieta', della responsabilita' e della partecipazione costituisce l'indispensabile premessa per realizzare legami profondi all'interno della societa' civile, il che comporta il superamento di concezioni esclusivamente individualistiche che inevitabilmente conducono a fenomeni di anomia sociale; rilevato che la questione morale e' anche questione sociale e che non sara' possibile affrontarla senza un profondo sentimento della giustizia e di attenzione verso i deboli e gli emarginati e quindi con una nuova visione di stato sociale; sottolineato che la famiglia costituisce il piu' solido fondamento della societa', dove si formano le personalita' e meglio si precisa il valore inalienabile della vita ed il senso della responsabilita' verso gli altri; riaffermato che e' necessario rilanciare la centralita' della scuola e delle istituzioni educative culturali come sede privilegiata di riconoscimento e di selezione dei valori generalmente condivisi e che bisogna puntare ad una nuova stagione dell'informazione pubblica e privata che possa sorreggere il nuovo sforzo della comunita' nazionale per riappropriarsi della propria identita' storica ed ideale, per ritrovare la sua unita' intorno ai grandi valori, per restituire eticita' alla vita democratica; premesso che non possono sussistere dubbi sulla piena legittimita' di questo Parlamento ad esercitare con pienezza i propri poteri per tutto il periodo previsto dalla Costituzione; premesso altresi' che questo Parlamento ha manifestato la sua forte volonta' riformatrice con la costituzione della Commissione bicamerale ed ha gia' avviato l'esame e l'approvazione di importanti iniziative legislative che vanno, come per esempio la riforma dell'immunita' parlamentare, in direzione della domanda di moralizzazione della vita pubblica avanzata dai cittadini; premesso che e' necessario sostenere con fermezza l'indipendenza e l'autonomia dei giudici e dell'Ufficio del Pubblico ministero, ma altresi' creare un corretto equilibrio e rapporto tra poteri e funzioni istituzionali, affinche' non si determinino esorbitanze dai limiti delle proprie competenze; premesso che una nuova e diversa cultura istituzionale dovra' ridefinire gli spazi e i ruoli nel rapporto tra societa' civile e Stato, tra cittadini e ordinamenti giuridici, essendo in atto una grave crisi di identita' e di consenso sul tradizionale assetto dei sistemi liberali-democratici; premesso che l'esigenza di un profondo rinnovamento politico e morale richiede adeguate ed efficaci determinazioni politiche, legislative ed amministrative, si impegna a) a definire con urgenza le nuove regole elettorali ed il pacchetto di riforme istituzionali sulla traccia del positivo lavoro compiuto dalla Commissione bicamerale in questo avvio di legislatura; b) a rendere possibile, gia' dal turno elettorale della primavera prossima, l'applicazione delle nuove norme in materia di elezione dei sindaci, dei consigli comunali, dei presidenti della provincia e dei consigli provinciali; c) a stabilire una diversa e piu' stringente disciplina delle incompatibilita'; d) a definire un complesso di regole puntuali e trasparenti (codice deontologico) per il comportamento di coloro che sono investiti di funzioni pubbliche di rappresentanza popolare; e) a rivedere il sistema dei controlli amministrativi trasformandoli in incisivi strumenti di prevenzione dell'illecito e di efficacia dell'azione amministrativa; f) a definire una precisa norma per i contatti con i rappresentanti degli interessi economici e serie garanzie per renderne disinteressato e limpido il rapporto (legge sulle lobbyes); g) a controllare che la normativa che distingue l'impulso e la direzione politica dalla gestione, sia effettivamente applicata; h) ad approvare la nuova normativa sugli appalti pubblici, in avanzato esame presso la Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera, sulla base del testo del Governo; i) a procedere al superamento della normativa vigente sul finanziamento pubblico dei partiti e ad affiancare alla nuova disciplina, che dovra' ispirarsi alle linee approvate dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, la regolamentazione legislativa degli aspetti costituzionalmente rilevanti della loro vita; l) a promuovere un'indagine sui beni patrimoniali dei parlamentari e di tutti coloro che abbiano una rilevante responsabilita' istituzionale, amministrativa o politica; m) a elaborare una chiara normativa per la confisca e l'utilizzazione dei beni illecitamente acquisiti; n) ad approvare tempestivamente la riforma del servizio pubblico radio televisivo ed una nuova disciplina sull'editoria che sostituisca quella ormai scaduta; impegna il Governo a dare piena attuazione ai princi'pi di trasparenza ed imparzialita' previsti dalla Costituzione e sanciti dalla legge n. 241 del 1990 sulla Pubblica Amministrazione e ad uniformare i propri orientamenti legislativi, in tutte le materie che hanno connessione diretta o indiretta con i problemi sollevati dalla questione morale, agli indirizzi e alle regole piu' incisive ed efficaci esistenti nella Comunita' Europea. (1-00156)

 
Cronologia
venerdì 5 marzo
  • Parlamento e istituzioni
    Il Governo Amato adotta un decreto-legge che depenalizza il reato di violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti, trasformandolo in illecito amministrativo. Il Presidente della Repubblica Scalfaro non firmerà il decreto-legge.

mercoledì 10 marzo
  • Parlamento e istituzioni
    Al Senato si svolge la discussione sulle dichiarazioni del Governo circa la questione morale e la dilagante corruzione, scoperta dalle numerose inchieste giudiziarie che hanno condotto all'arresto di numerosi uomini politici. Vengono votate varie risoluzioni, tutte respinte, tranne la numero 6, presentata da Gava (DC) ed altri, che è accolta con 143 voti a favore e 99 contrari.