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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13356 presentata da INGRAO CHIARA (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930421

Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso: che il 21 aprile si e' tenuto a Roma con la mediazione del Segretario generale delle Nazioni Unite Boutros Ghali un ulteriore incontro tra i ministri degli esteri Durao Barboso per il Portogallo e Ali Alatos per l'Indonesia sulla questione del Timor orientale; che il Timor orientale, gia' colonia portoghese e' stato invaso dall'Indonesia nel 1975, quando il Paese si preparava alla proclamazione dell'indipendenza; e che figura, quindi, nella lista dell'ONU dei paesi non autonomi; che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato l'Indonesia e riaffermato il diritto del Timor orientale all'autodeterminazione e l'indipendenza e che il popolo di Timor attende ancora di poter esercitare questo diritto; che la condizione dei diritti dell'uomo e' drammatica, come e' stato documentato dalla commissione per i diritti dell'uomo delle Nazioni Unite e dai rapporti della Federation Internationale des Droits de l'Homme, che inviera' ancora una missione di osservatori nel Timor orientale -: anche in ragione dei doveri che derivano dalla scelta di Roma come sede negoziale, se intenda manifestare alle parti interessate e al Segretario generale dell'ONU i sentimenti del mondo democratico italiano in favore del diritto del popolo del Timor orientale all'autodeterminazione e all'indipendenza, sollecitando in tal senso lo svolgimento di un referendum, nel rispetto delle determinazioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. (4-13356)

I negoziati tra il Portogallo e l'Indonesia sulla questione di Timor Orientale si svolgono alla presenza e sotto l'egida del Segretario Generale delle Nazioni Unite. La prima tornata negoziale ha avuto luogo a New York (anche a seguito della visita che Boutros Ghali ha effettuato nel nostro Paese in quel periodo) e la prossima avra' luogo nel mese di settembre nuovamente a New York. L'Italia segue con attenzione il negoziato e auspica che possa produrre risultati benefici per la situazione dei diritti dell'uomo a Timor Orientale ed e' piu' volte intervenuta, di concerto con i partners comunitari, per esprimere alle Autorita' indonesiane preoccupazione per la situazione dei diritti umani a Timor Est, attivandosi ripetutamente sempre d'intesa con i Dodici, per incoraggiare il Governo di Jakarta a ricercare soluzioni idonee a recepire le legittime aspirazioni della popolazione timorese. In particolare, dopo i tragici eventi di Dili del novembre 1991 che provocarono la morte di numerosi innocenti civili, e nel corso del 1992, la CE ha effettuato ripetuti passi che indubbiamente hanno contribuito, insieme alle altre pressioni della Comunita' Internazionale, ad incoraggiare il Governo indonesiano a mantenere un atteggiamento piu' modrato che in passato e a punire (per la prima volta nella sua storia) i militari coinvolti. La Comunita' Europea ha cosponsorizzato nel marzo di quest'anno, nell'ambito della Commissione diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, una risoluzione di condanna delle violazioni indonesiane dei diritti dell'uomo a Timor Orientale. Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Giacovazzo.



 
Cronologia
domenica 18 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Il corpo elettorale approva a larga maggioranza i referendum sulla modifica del sistema di elezione del Senato (sì: 82,7%), sull'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti (sì: 90,2%), sulla fine dell'intervento governativo nelle nomine dei vertici delle Casse di risparmio (sì: 89,8%), sull'abolizione dei Ministeri delle partecipazioni statali (sì: 90,1%), del turismo e dello spettacolo (sì: 82,3%) e dell'agricoltura (sì: 70,2%), nonché sulla sottrazione alle USL del controllo sull'ambiente sì: 82,6%). Con una percentuale più contenuta passa invece il referendum sull'eliminazione delle pene detentive per i semplici consumatori di droga (sì: 55,4%).

giovedì 22 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Dopo un dibattito parlamentare sulla situazione politica, Giuliano Amato, sottolineando la fine di un periodo politico, rassegna le dimissioni.