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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13355 presentata da BOGHETTA UGO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19930421

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: la legge 194/78 all'articolo 12 stabilisce che la richiesta di interruzione di gravidanza sia fatta personalmente dalla donna e che, se questa ha un'eta' inferiore ai diciotto anni, e' necessario l'assenso di chi esercita la potesta'; nel caso che le persone che esercitano la potesta' si esprimano in maniera difforme o che vari motivi ne sconsiglino la consultazione e' previsto che il consultorio, o il medico di fiducia, trasmetta relazione con parere al Giudice Tutelare, il quale, sentita la donna, la sua volonta' e preso atto della relazione medica, puo' autorizzare la minore e decidere l'IVG; nella provincia di Rimini dal 1988 tale possibilita' viene sostanzialmente disattesa in base ad argomentazioni insidiose ed interpretazioni parziali dell'articolo 4 della legge 194/78 che detta i motivi per cui si puo' ricorrere all'IVG; queste interpretazioni pongono le donne in posizione disuguale dinnanzi alla legge a seconda dell'eta' e del Giudice Tutelare e nascondono nella reiterazione della medesima quasi una scelta ideologica del Giudice Tutelare in questione; tale situazione ha comportato per i consultori l'inoltro in altra sede dell'IVG ed in questi anche l'effettuazione dell'IVG nell'ultima settimana prevista dalla legge; la sfiducia nelle istituzioni puo' aver comportato addirittura il ritorno all'aborto clandestino; cio' vanifica ed annulla peraltro il lavoro ed il ruolo di strutture pubbliche quali i consultori, ed il parere degli stessi medici cosi' come previsto dalla legge 194/78 -: cosa intenda fare il Ministro per risolvere una situazione ove la legge non viene pienamente attuata, le donne minori non vengono rispettate nelle loro volonta', si svuota il ruolo dei servizi pubblici. (4-13355)

 
Cronologia
domenica 18 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Il corpo elettorale approva a larga maggioranza i referendum sulla modifica del sistema di elezione del Senato (sì: 82,7%), sull'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti (sì: 90,2%), sulla fine dell'intervento governativo nelle nomine dei vertici delle Casse di risparmio (sì: 89,8%), sull'abolizione dei Ministeri delle partecipazioni statali (sì: 90,1%), del turismo e dello spettacolo (sì: 82,3%) e dell'agricoltura (sì: 70,2%), nonché sulla sottrazione alle USL del controllo sull'ambiente sì: 82,6%). Con una percentuale più contenuta passa invece il referendum sull'eliminazione delle pene detentive per i semplici consumatori di droga (sì: 55,4%).

giovedì 22 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Dopo un dibattito parlamentare sulla situazione politica, Giuliano Amato, sottolineando la fine di un periodo politico, rassegna le dimissioni.