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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14166 presentata da VIGNERI ADRIANA (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930517

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: in data 10 maggio 1993 e' stata depositata presso la segreteria generale del comune di Venezia mozione di sfiducia costruttiva ai sensi dell'articolo 37 V c. della legge n. 142 del 1990, tuttora in vigore; in data 15 maggio 1993, il sindaco Ugo Bergamo ha rassegnato le dimissioni; con telegramma 15 maggio 1993, diretto al comune di Venezia e per conoscenza alla Prefettura di Venezia il direttore generale Sorte ha comunicato quanto segue: "ritienesi che dimissioni sindaco e Giunta intervenute successivamente alla convocazione del Consiglio per la trattazione della mozione di sfiducia costruttiva comportino sospensione trattazione della mozione stessa et necessita' nuova convocazione Consiglio at sensi articolo 34 legge n. 142 del 1990. At riguardo ritienesi che invervenute dimissioni, essendo immediatamente efficaci. Precisasi inoltre che qualora statuto comunale preveda presa atto dimissioni, ente est obbligato a tale adempimento" -: se non ritenga: che la posizione assunta dalla Direzione generale dell'amministrazione civile - Direzione centrale delle autonomie - sia errata e distorcente rispetto al buon funzionamento dei meccanismi introdotti con la legge n. 142. Infatti: a) la procedura di sfiducia costruttiva era gia' in corso quando sono intervenute le dimissioni del Sindaco; un'eventuale interruzione o sospensione di tale procedura deve essere adeguatamente giustificata; b) puo' essere addotto a giustificazione dell'interruzione o sospensione il fatto che l'obiettivo politico amministrativo che la mozione di sfiducia costruttiva si prefigge sia stato raggiunto per altra via, appunto con le dimissioni del sindaco Bergamo; c) occorre allora valutare se le dimissioni del Sindaco Bergamo corrispondano all'obiettivo politico amministrativo della mozione di sfiducia costruttiva; d) la risposta e' senza dubbio negativa: la mozione di sfiducia costruttiva produce immediatamente l'insediamento del nuovo Sindaco e della nuova Giunta, mentre le pure e semplici dimissioni dell'esecutivo in carica aprono semplicemente un periodo di incertezza e di trattative politiche, che puo' concludersi sia con lo scioglimento del Consiglio; la differenza tra i due percorsi e' netta, e' istituzionale e non semplicemente politica; - che pertanto la frase del telegramma del Direttore generale Sorge, laddove si dice "intervenute dimissioni, essendo immediatamente efficaci, determinano venir meno ragioni discussione mozione sfiducia", sia doppiamente errata, perche' attribuisce alle dimissioni un'efficacia immediata e soprattutto univoca, e perche' non coglie il fatto che quelle dimissioni non sono satisfative degli obiettivi istituzionali che si perseguono con la mozione di sfiducia costruttiva; che la mozione di sfiducia costruttiva corrisponde all'esigenza fondamentale di ottenere la sostituzione immediata dell'esecutivo in carica con altro esecutivo pronto ad operare immediatamente; tale esigenza va salvaguardata anche se nell'immediato futuro si applicheranno meccanismu diversi, giustificati dall'elezione diretta del Sindaco; che, diversamente ritenendo, qualsiasi percorso di sfiducia costruttiva potrebbe essere facilmente bloccato dalle dimissioni del Sindaco, con la vanificazione completa dell'istituto; che la posizione assunta dalla Direzione generale dell'amministrazione civile costituisca obiettivamente un aiuto al Sindaco Bergamo, nel momento in cui si profilava concretamente la formazione di una Giunta alternativa con altro Sindaco; che il Sindaco Bergamo, dimissionario, debba, dopo l'illegittima ed abusiva sconvocazione del Consiglio, riconvocare il Consiglio al piu' presto cosi' come richiesto dai promotori della sfiducia costruttiva; che la sconvocazione del Consiglio costituisca un abuso e un vero e proprio attentato all'esplicazione dei poteri democratici del Consiglio comunale regolarmente convocato; che il Prefetto di Venezia debba esprimere tali opinioni al Sindaco di Venezia invitandolo e all'occorrenza diffidandolo a convocare nuovamente il Consiglio. (4-14166)

 
Cronologia
sabato 15 maggio
  • Politica, cultura e società
    Pietro Ingrao e alcuni suoi sostenitori lasciano il PDS in polemica con la linea politica del partito.

giovedì 20 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva con 409 voti a favore e 4 contrari la proposta di modifica dell'articolo 18, comma 2-bis, del proprio Regolamento.