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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16052 presentata da BIAFORA PASQUALINO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19930707

Ai Ministri del tesoro, delle finanze e della sanita'. - Per sapere - premesso che: ben 7 milioni di famiglie sono chiamate in questi giorni a versare lire 85 mila lire per ciascun membro della propria famiglia (in totale ben 15 milioni di cittadini): un contributo per le eventuali prestazioni del medico di famiglia; i tagli alla spesa pubblica previsti dalla legge finanziaria 1993 hanno colpito i cittadini italiani nei settori della Sanita' e della Previdenza e sono numerosissimi coloro che di fatto non possono usufruire delle prestazioni del Servizio sanitario nazionale che pur pagano profumatamente in varie forme; che gli stranieri ricoverati in Italia non pagano nulla (per i cittadini stranieri extracomunitari che sono ospiti in Italia senza copertura assicurativa in dipendenza di rapporti di lavoro e' previsto un premio di assicurazione fisso a copertura del rischio di ricovero ospedaliero definito sulla base di una convenzione MAE-INA) mentre qualsiasi cittadino italiano che trovandosi all'estero per motivi di lavoro o di turismo venga ricoverato in un Ospedale e' costretto al pagamento di una retta di degenza e delle spese sanitarie (al riguardo poca importanza ha il fatto che lo stesso possa rivalersi sulla propria USL o presso una assicurazione con cui abbia rapporti contrattuali). In alcune nazioni d'Europa (ad esempio Belgio) e' previsto per gli italiani che risiedano stabilmente un rimborso parziale delle spese sostenute, in altri (ad esempio Francia) devono essere pagate tanto il ricovero che le prestazioni mediche, in nessuna nazione d'Europa e' comunque previsto il ricovero del tutto gratuito del cittadino italiano. Allo stesso modo nei Paesi estranei alla CEE (ad esempio Austria, Finlandia, Svezia, Svizzera, USA) tutte le spese medico-ospedaliere sono a carico del cittadino italiano che sia ricoverato in un Ospedale -: se il Governo, al fine di riordinare il disavanzo di gestione delle USL, non ritenga opportuno predisporre strumenti giuridico-amministrativi che prevedano forme di partecipazione alle spese ospedaliere per i cittadini stranieri (di qualunque Paese) ricoverati in strutture pubbliche nazionali; partecipazione alla spesa da attuare in forme semplici, di facile riscossione, come, ad esempio, il pagamento di un diritto fisso di lire 100 mila giornaliere (un contributo del tutto simbolico, dunque) per ciascun giorno di ricovero del cittadino straniero; quale introito per gli Enti ospedalieri, con conseguente riduzione della complessiva spesa a carico del bilancio dello Stato, si sarebbe potuto ottenere nel primo semestre del 1993 ove fosse stato istituito a decorrere dal 1^ gennaio di quest'anno un contributo obbligatorio giornaliero di lire 100 mila per gli stranieri ricoverati negli ospedali. (4-16052)

 
Cronologia
martedì 6 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 311 voti a favore e 113 contro, l'articolo unico del disegno di legge A.C. 2695 di conversione del decreto-legge 22 maggio 1993, n. 155, recante misure urgenti per la finanza pubblica, su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia.

giovedì 15 luglio
  • Politica, cultura e società
    L'ex presidente dell'ENI, Gabriele Cagliari, si toglie la vita a Milano nel carcere di San Vittore, dove è detenuto per corruzione e violazione della legge sul finanziamento dei partiti.