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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00252 presentata da ZAMBON BRUNO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19930713

La XIII Commissione, considerato che: l'attuale situazione nazionale e comunitaria del settore vitivinicolo e' caratterizzata da una grave crisi legata: a) al calo dei consumi nella Comunita' europea che ha portato la media procapite dai 55 litri del periodo 1971/75 agli attuali 33 litri ed in Italia dai 102 litri agli attuali 61 litri; b) alle conseguenti forti eccedenze di prodotto che ammontano a 134 milioni di ettolitri di vino in giacenza nella Comunita' europea alla fine della campagna 92/93 ed in 26 milioni di ettolitri in Italia; c) alla forte concorrenza sui mercati internazionali dei produttori extracomunitari (Paesi dell'Est e dell'America Latina); d) all'attuazione del regolamento (CEE) n. 816/87 della Commissione del 20 marzo 1987, "che fissa, per la campagna 1986-1987, le percentuali della produzione di vini da tavola da consegnare alla distillazione obbligatoria di cui all'articolo 41 del regolamento (CEE) n. 337/79", ha provocato una serie di problemi connessi a remunerazioni differenti ed inique del prodotto e alle distorsioni conseguenti all'impianto abusivo di nuovi vigneti la cui redditivita' sembra derivare soltanto dal processo di distillazione; l'esigenza di tutela e di valorizzazione della produzione vitivinicola, che fondata su una secolare tradizione produttiva e culturale oltre che su esperienze e professionalita' di grande valore, fa dell'Italia il Paese maggior produttore e maggior esportatore di vino con conseguenze nettamente positive per la nostra bilancia agro-alimentare; i programmi di estirpazione predisposti dalla Comunita' europea non hanno dato i risultati sperati in relazione all'impossibilita' tecnica di applicare regole rigide ed uniformi su tutto il territorio comunitario; l'esagerato sovraccarico burocratico che presiede tutte le fasi dell'attivita' vitivinicola costituisce una aprioristica ed inaccettabile limitazione tecnica ed imprenditoriale; al continuo calo della redditivita' del settore, corrisponde l'inesistenza di serie alternative produttive alla coltura della vite capaci di assicurare apprezzabili risultati economici per il produttore agricolo; a livello comunitario e' in avanzata fase di studio la proposta di riforma della organizzazione comune di mercato del settore vitivinicolo, impegna il Governo ad assumere, con la massima urgenza, gli opportuni provvedimenti per precisare che, con riferimento al meccanismo della distillazione ed alla sua applicazione, devono essere prese a riferimento produzioni, vendite, consumi e giacenze relative alle regioni geografiche, e non piu' quelle riferite all'intero territorio dello Stato, nonche' per stabilire l'istituzione di un'unica distillazione facoltativa che possa essere chiesta dal mese di ottobre dell'anno successivo a quello di produzione con l'obbligo di distillare le giacenze che superano specifiche medie di riferimento senza interventi finanziari di sostegno della Comunita' europea non ammissibili neppure per la distillazione obbligatoria, nel caso di ulteriore presenza di eccedenze; ad escludere dalla organizzazione comune di mercato del settore vitivinicolo le produzioni di uva da tavola che devono ricevere una specifica regolamentazione nell'ambito del settore ortofrutticolo; ad eliminare con riguardo al saccarosio, l'attuale situazione, per cui o nessun produttore impiega tale sostanza e si eliminano gli aiuti al mosto concentrato oppure tutti possono farne uso secondo pari opportunita' operative per i vitivinicoltori della Comunita' europea e nel rispetto di una leale e corretta concorrenza tra gli stessi: attualmente cio' non sussiste in quanto i viticoltori francesi e tedeschi possono usare lo zucchero per elevare il grado alcolico dei loro vini ma non quelli italiani che si trovano, per tanto, in una posizione di netta inferiorita'; a promuovere la riforma del settore mediante l'adozione di regolamenti comunitari intesi a stanziare opportuni fondi diretti ad incentivare i controlli antisofisticazione e fissando sanzioni e pene da recepire in ciascun Stato membro; a contemplare nei regolamenti di riforma del settore l'obbligo della indicazione del luogo di raccolta del prodotto nel caso di vendita di vino al consumatore, assicurando la tutela della zona di produzione e la garanzia la genuinita', intesa come origine, del prodotto al consumo; a sostenere l'attivita' di ricerca in campo viticolo ed enologico individuando per i prodotti utilizzazioni alternative; ad incrementare la produzione di bevande a minor gradazione alcolica da proporre ad una vasta gamma di consumatori con il sostegno di opportune campagne pubblicitarie, condotte con le organizzazioni ufficiali della sanita' e finanziate dalla Comunita' europea e dagli Stati membri, miranti a incentivarne il consumo; a semplificare la disciplina che trova la propria sede nei vari regolamenti comunitari vigenti nella materia; ad introdurre nuove disposizioni in campo igienico-sanitario da rispettare nelle diverse fasi di lavorazione e cessione del prodotto, uguali per tutti gli stati membri ed applicabili in modo uniforme; a prevedere che aiuti e provvidenze siano destinate esclusivamente a chi e' impegnato a tempo pieno nello svolgimento dell'attivita' vitivinicola. (7-00252)

 
Cronologia
martedì 6 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 311 voti a favore e 113 contro, l'articolo unico del disegno di legge A.C. 2695 di conversione del decreto-legge 22 maggio 1993, n. 155, recante misure urgenti per la finanza pubblica, su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia.

giovedì 15 luglio
  • Politica, cultura e società
    L'ex presidente dell'ENI, Gabriele Cagliari, si toglie la vita a Milano nel carcere di San Vittore, dove è detenuto per corruzione e violazione della legge sul finanziamento dei partiti.