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Al Ministro del tesoro. - Per sapere - considerato che: il risultato del recente piazzamento del "global bond" italiano in dollari e' stato considerato dal ministro Barucci un "successo" che "dimostra l'apprezzamento dei mercati per l'opera del governo e la loro fiducia nel risanamento della nostra economia"; il Portogallo, un paese che ha un tasso di inflazione doppio di quello italiano ed e' il piu' povero fra quelli della Cee (esclusa la Grecia), ha ottenuto per il suo "global bond", emesso a pochi giorni di distanza da quello italiano, condizioni di piazzamento che comportano, sulla durata decennale, un costo inferiore di 15/20 punti base rispetto alla nostra emissione -: se il Governo ritenga che, nelle attuali condizioni economiche e politiche, il fatto che l'Italia sia giudicata dai mercati finanziari internazionali un debitore meno affidabile del Portogallo possa comunque essere considerato "un successo". (4-17861)

Si risponde all'interrogazione indicata in oggetto, concernente l'operazione di collocazione di titoli italiani in dollari (globalbond). Al riguardo, va, anzitutto, precisato che il successo di un'operazione della specie e' valutabile in base a tre criteri principali: a) il prezzo del collocamento rispetto ad emissioni con uguale scadenza e paragonabile liquidita' da parte dello stesso emittente; b) il prezzo corrente sul mercato secondario delle obbligazioni, ad emissione avvenuta, e lo scarto rispetto al prezzo di emissione; c) il prezzo del collocamento rispetto alle emissioni avvenute nei mesi precedenti. Per quanto concerne l'emissione dei citati titoli si fa presente, con riferimento al criterio a), che la 'tranche' a 10 anni e' stata collocata con uno scarto, rispetto ai titoli di riferimento del Tesoro statunitense, inferiore a quello realizzato sul mercato secondario dai titoli italiani in dollari di recente emissione e con identica scadenza. La 'tranche' a 30 anni e' stata collocata con uno scarto rispetto all'emissione dei titoli a 10 anni inferiore, perfino, allo scarto corrispondente riscontrato per il titolo della Banca Mondiale. Quindi le condizioni del prestito a 30 anni erano migliori di quelle esistenti sul mercato al momento del lancio. Con riferimento al criterio b), la lieve oscillazione verificatasi nel prezzo dei titoli trattati sul mercato secondario rassicura, comunque, sulla scelta del prezzo di emissione. Con riferimento al criterio c), le condizioni di emissione dei citati titoli sono risultate migliori anche di quelle realizzate per i prestiti obbligazionari in dollari lanciati nei mesi precedenti dall'Italia. Infatti, precedentemente alla emissione in questione furono collocate obbligazioni italiane a 10 anni in dollari per un ammontare di soli 300 milioni di dollari con uno scarto di 75 punti base sui titoli del Tesoro statunitense, mentre il titolo a 30 anni fu piazzato con uno scarto di 80 punti base per un ammontare di 3,5 miliardi di dollari. In merito, poi, al riferimento con il Portogallo, si precisa che tale Paese ha firmato un trattato bilaterale di doppia imposizione con la Germania che consentira' a residenti tedeschi investimenti in titoli emessi da quel paese. Infatti la parte piu' consistente dell'emissione globale del Portogallo e' stata collocata presso investitori tedeschi, mentre il 40 per cento dell'emissione italiana e' stata collocata sul mercato statunitense. In proposito giova, comunque, precisare che attualmente il titolo emesso dal Portogallo tratta, sul mercato secondario, su livelli di rendimento pressoche' uguali a quelli del titolo italiano, con la stessa scadenza. Il titolo portoghese ha, infatti, perso considerevolmente di valore rispetto al livello di emissione. Viene quindi confermata l'attendibilita' delle previsioni e l'accuratezza nella gestione delle emissioni da parte del Tesoro italiano. Si soggiunge, infine, che i parametri di affidabilita' riferiti ai vari Stati prescindono dal buon esito di una singola operazione e riguardano il Paese nel suo complesso. Il Ministro del tesoro: Barucci.