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Al Ministro delle poste e delle telecomunicazioni. - Per sapere - premesso che: attualmente alla grave carenza di personale di IV categoria negli uffici locali e principali della Direzione provinciale delle Poste di Verona si sopperisce (ma solo parzialmente) con l'applicazione di circa 220 operatori straordinari, con rapporto di lavoro a tempo determinato (rispettivamente 144 negli uffici locali e 80 negli uffici principali); allo stato, con lo sblocco dei pensionamenti, con il persistente blocco del "turn over", con la ventilata eliminazione di ogni forma di "precariato" nelle pubbliche amministrazioni, si profila nell'immediato futuro la paralisi del servizio postale a Verona e provincia; il servizio, gia' vicino al collasso, e' garantito solo grazie alla disponibilita' degli operatori post-telegrafonici, ai quali (perlomeno negli uffici operativi) vengono quotidianamente richiesti prolungamenti di orari, doppi turni, svolgimento di funzioni promiscue, dilazionamento delle ferie e quant'altro; inoltre, la costituenda "Poste Italiane spa" offrirebbe, se attuata in tempi rapidi (e comunque coerenti con le reiterate enunciazioni programmatiche formulate dal Ministro interrogato e da tutte le organizzazioni sindacali del settore) strumenti gestionali piu' congrui, e comunque incomparabilmente piu' efficaci rispetto agli attuali -: quali provvedimenti intende adottare al fine di scongiurare la paralisi del servizio pubblico in questione; quali ostacoli (o quali interessi) si stiano attualmente frapponendo alla promulgazione del provvedimento istitutivo della Spa in oggetto, che a quanto risulta e' gia' integralmente predisposto e pronto per il varo da oltre due mesi. (4-17971)