Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro dell'industria commercio e artigianato e incaricato per le funzioni connesse al riordinamento delle partecipazioni statali. - Per sapere - premesso che: l'attuale crisi economica sta comportando l'inesorabile chiusura di molte aziende che non riescono piu' a reggere il passo della concorrenza dei paesi dell'Est e quelli in via di sviluppo, causa l'elevato costo del lavoro nel nostro paese; i 135 dipendenti dell'industria Secco S.P.A. di Preganziol (Treviso) che produce profilati, serramenti, arredamenti e complementi, vengono a trovarsi in una situazione a dir poco paradossale, dato che rischiano di vedere messo a repentaglio il posto di lavoro, non tanto per mancanza di commesse, ma per operazioni immobiliari poste in essere dal C.d.A. che nulla hanno e che vedere con l'attivita' produttiva dell'industria; queste avventate operazioni hanno prodotto, rispetto all'utile di lire 1.630 milioni registrato nel 1991, una perdita per il 1992 di lire 2.100 milioni e di ben 30 miliardi di lire nel primo semestre del 1993; a tutto questo si deve aggiungere che da lunedi' 13 dicembre il Presidente del Tribunale di Treviso ha sospeso il C.d.A. a seguito dei risultati di una ispezione contabile richiesta da alcuni creditori dell'azienda -: se, ove fisso richiesto, intendano operare per scorporare l'azienda dal resto della societa', una azienda che ha commesse fino al marzo 1994 e che rischia di vedersi strangolata dalle banche creditrici della societa'; se intendano eventualmente impegnarsi al fine di favorire l'acquisizione dell'azienda da parte di altro proprietario salvaguardando, per quanto possibile, tutti i posti di lavoro. S'intende inoltre sottolineare che la richiesta di un intervento rivolta a V.S. riguarda la tutela di 135 dipendenti (e quindi delle loro famiglie) di un'azienda che fino ad oggi ha sempre fatto fronte ai propri impegni. (5-02006)