Documenti ed Atti
XI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01654 presentata da CASINI CARLO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19940111
Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle poste e telecomunicazioni, della pubblica istruzione, dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica e degli affari sociali. - Per sapere - premesso: che, come risulta da notizie di stampa, la direzione generale della RAI ha deciso di sopprimere il programma "Cinemacento" di Fernando Balestra, che avrebbe dovuto essere condotto da Elisabetta Gardini in 125 puntate preserali e 25 puntate serali a partire dal 6 dicembre 1993; che il progetto "Cinemacento" corredato dal patrocinio dei Ministeri della pubblica istruzione, per gli affari sociali e per la ricerca scientifica, sarebbe stato il progetto pilastro del comitato costituito presso la Presidenza del Consiglio per celebrare il centenario del cinema italiano, avrebbe sperimentato per la prima volta un rapporto attivo della televisione con il mondo della scuola e della formazione attraverso il collegamento con 140 istituti di scuola media superiore, 70 universita', 40 comunita' terapeutiche e di accoglienza, per un totale di 250 gruppi di ascolto e di studio; che per allestire e predisporre il progetto, 23 redattori hanno gia' lavorato preparando l'impalcatura dell'intero ciclo e i tasselli essenziali delle prime 45 puntate; che il lavoro gia' compiuto e concordato contrattualmente con la RAI ha gia' avuto un costo di lire 1.300 milioni, totalmente sperperati una volta abolito il programma; che il costo dello smontaggio della scena, gia' realizzata, e' di lire 250 milioni; che i danno che la societa' "Cinemacento" richiedera' alla RAI supereranno lire 4.500 milioni; che i 22 redattori del programma, attualmente senza lavoro, citeranno la RAI per danni; che peraltro il costo del progetto era largamente inferiore a quello di altri programmi culturalmente privi di reale significato; che appare del tutto incomprensibile la decisione della RAI -: 1) per quali vere ragioni sia stata disdetta la programmazione di "Cinemacento" dalla prima rete televisiva della RAI; se vi siano ragioni ideologiche o politiche alla base di tale decisione, ovvero di altri gruppi o persone; 2) se non si considerino uno spreco di denaro tanto piu' grave nel momento in cui lo Stato chiede a tutti sacrifici, l'aver reso inutile la lunga e faticosa preparazione del progetto "Cinemacento" e l'affrontare le ulteriori spese per i danni cagionati con l'inadempimento dei contratti conclusi; 3) se non ritengano che il progetto "Cinemacento", patrocinato da tre Ministeri e collegato con la celebrazione del centenario del Cinema italiano e con il mondo della scuola, sia culturalmente valido inteso, com'era, a ripercorrere attraverso il cinema la piccola e la grande storia di un secolo e se pertanto non avrebbe meritato ben altro trattamento, specie in un momento in cui vasta e' la protesta contro la cosiddetta "TV spazzatura"; 4) quali iniziative intendano assumere affinche' il progetto "Cinemacento" possa essere regolarmente eseguito come pattuito per esaltare la dimensione culturale della TV di Stato, evitare inutili sperperi, fugare il sospetto di ragioni non trasparenti a fondamento dell'improvvisa cancellazione del programma. (3-01654)