Documenti ed Atti
XI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/21203 presentata da TREMAGLIA PIERANTONIO MIRKO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19940111
Al Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che: il dettato della legge 157/92 ha vietato l'uso del segugio solo per la caccia al camoscio; l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (I.N.F.S.) ha assunto in piu' occasioni, e costantemente, atteggiamenti di avversione sull'utilizzo dei cani da seguita nella caccia ai cervidi, tentando di dimostrare, al di la' e contro la legge, che il segugio e' una calamita' per i cervidi stessi, dimenticando che, per gli studi fatti e per l'esperienza incontrovertibile, appare proprio il contrario; dove si utilizza il segugio per la caccia al capriolo si sono ottenuti risultati nettamente superiori, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, nei confronti di quando si effettua la caccia di selezione; il segugio fa parte della nostra tradizione e della nostra cultura venatoria e prima di decretarne la scomparsa e' necessario effettuare obiettive ricerche approfondite con dati reali e scientifici, che sino ad oggi l'I.N.F.S. non ha compiuto e comunque non ha mai prodotto -: se intenda rispondere alle domande piu' volte poste dal dottor Giancarlo Bosio, nella sua qualita' di Coordinatore della Commissione Scientifica istituita dalla "Societa' Italiana Pro Segugio" (formata da sette veterinari in collaborazione con l'Istituto di Zootecnia dell'Universita' di Milano). L'I.N.F.S. non puo' continuare ad opporsi alla richiesta formale fatta dalla "Societa' Italiana Pro Segugio" dei documenti scientifici che dovrebbero giustificare l'atteggiamento assunto dallo stesso ente contro il segugio. L'I.N.F.S. deve fornire le prove documentali di quanto afferma; solo cosi', e non con la superficialita' dimostrata finora, si puo' affrontare seriamente la questione. E' opportuno a tal proposito considerare anche gli studi analoghi realizzati in altri paesi comunitari, per esempio dall'Istituto Nazionale Francese, che si occupa di queste problematiche e che da sempre ammette l'uso del segugio nella caccia ai cervidi. L'interrogante chiede, pertanto, se il Ministro non ritenga necessario un suo preciso intervento onde chiarire le responsabilita' e le funzioni dell'I.N.F.S. per quanto accaduto e se ritenga di provvedere immediatamente per risolvere la controversia in atto fornendo le documentazioni richieste e cio' nel rispetto e in ossequio alle disposizioni di legge e anche alle aspirazioni delle Associazioni interessate. (4-21203)