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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/21205 presentata da IMPOSIMATO FERDINANDO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19940111

Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri degli affari esteri e della difesa. - Per conoscere - premesso che: i molteplici conflitti (etnici, religiosi, economici, sociali, culturali, statuali) da tempo in corso nell'area balcanica, hanno subito un'accelerazione negli ultimi tempi e perfino durante le festivita' di Natale del 1993 con il massacro ininterrotto di bambini, donne e anziani; la strage e la violazione continua dei diritti umani sono favorite da azioni e omissioni della comunita' internazionale; particolarmente grave e' la situazione del Kossovo per via della violazione dei diritti civili e delle liberta' fondamentali. Da una parte gli albanesi del Kossovo, rivendicano l'indipendenza della nuova federazione jugoslava in vista della creazione di uno Stato unitario di tutti gli albanesi, con il sostegno della Repubblica di Albania; dall'altra i serbi hanno, di fatto, soppresso l'autonomia del Kossovo concessa dalla Costituzione jugoslava nel 1974, sicche' va delineandosi una situazione sempre piu' deteriorata a causa della generalizzata repressione messa in atto dai serbi; la "pulizia etnica" attuata dai serbi ha provocato lo sdegno del mondo intero espresso attraverso le parole di Sua Santita' il Pontefice che il primo dicembre 1993, rivolgendosi ai 52 ministri degli Esteri della Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa (CSCE) ha dichiarato: "E' importante che la conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa continui ad esprimere un giudizio politico e morale sullo sviluppo della crisi jugoslava; cosi' evitera' lo scandalo del disinteresse di fronte ad avvenimenti inammissibili". Ed ancora "l'insieme degli Stati devono prendere coscienza che essi sono direttamente coinvolti non appena i diritti fondamentali di una persona o di un popolo sono in gioco. La piu' grande disgrazia che possa accadere all'Europa di oggi sarebbe quella di rassegnarsi alla guerra che martirizza milioni di uomini e donne nei Balcani e nel Caucaso"; occorre che i governi occidentali si oppongano con tutti i mezzi previsti dalle leggi internazionali, dai trattati e dagli accordi sui diritti civili alla violazione delle regole piu' elementari del diritto umanitario, al principio per cui si garantiscano come legittime le conquiste territoriali ottenute con la forza, al fatto che la pulizia etnica cioe' il genocidio di centinaia di migliaia di innocenti, sia elevata al rango di sistema. Lo sforzo straordinario promesso dall'Italia per facilitare l'arrivo degli aiuti straordinari nella ex Jugoslavia, trasformando l'Italia in una "piattaforma logistica" - secondo un'espressione del Ministro della Difesa - per una grande iniziativa umanitaria, per quanto da salutare con favore non puo' bastare ad affrontare la crisi nei Balcani; l'esperienza di questi anni - ha detto il Ministro Andreatta - ha confermato quanto tragiche e irreversibili siano le situazioni in cui le tensioni degenerano in conflitti armati; preoccupazione e allarme ha espresso di recente il prof. Cherif Bassiouni, capo della Commissione ONU sugli stupri e sulle violazioni dei diritti umani nella ex Jugoslavia, per via delle "troppe forze in occidente che vorrebbero tirare un rigo sulle atrocita' commesse nella ex Jugoslavia" rendendo impossibili le indagini internazionali. Con l'aiuto di 30 avvocati, Bassiouni ha raccolto le testimonianze di varie organizzazioni umanitarie, il Bassiouni dicendosi contrario ad un accordo nei Balcani, che assegni "ad ognuno il pezzo di territorio che si e' conquistato" poiche' questo significherebbe "una sanzione a livello internazionale della pulizia etnica e di chi l'ha praticata"; la massa di materiale raccolta dalla commissione presieduta dal prof. Bassiouni ha provato lo sterminio di 150 mila persone in maggioranza vecchi, donne e bambini e di 50 mila persone torturate; la situazione richiede un intervento del governo italiano e degli altri governi che fanno parte della conferenza per la sicurezza in Europa per il ripristino della pace della legalita' internazionale e dei diritti umani nel Kossovo e in tutta l'area balcanica -: quali iniziative il Governo italiano intenda assumere, anche in via autonoma, dirette a: 1) perseguire con ogni mezzo ed in ogni sede nazionale ed internazionale la pacificazione di tutte le comunita' etniche e di tutti i soggetti statuali e politici presenti nella zona; 2) tutelare i diritti umani e politici ovunque essi risultino violati, quale condizione necessaria per ridurre le tensioni interne ed internazionali nell'area balcanica; 3) sostenere a livello internazionale e nelle sedi europee la richiesta di autonomia del Kossovo, nell'ambito della federazione jugoslava, e nei termini stabiliti dalla Costituzione jugoslava del 1974; 4) favorire attivamente la tutela dei diritti umani che in particolare nel Kossovo sono soggetti a brutali e gravissime violazioni; 5) promuovere ogni sforzo rivolto ad impedire l'afflusso di nuovi armamenti nella regione e a contrastare soluzioni del conflitto fondate sulla violenza. (4-21205)

 
Cronologia
martedì 11 gennaio
  • Politica, cultura e società
    Dopo mesi di contrasto con l'editore Berlusconi, che nel frattempo ha annunziato l'intenzione di scendere in politica, Montanelli insieme ad altri redattori lascia il quotidiano Il Giornale e fonda La Voce.

mercoledì 12 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Alla Camera vengono discusse la mozione Pannella n. 1-00243 e la risoluzione Ferri n. 6-00036 concernenti la sfiducia al Governo, che erano state presentate allo scopo di suscitare un dibattito. Esse non vengono comunque votate per le sopravvenienti dimissioni del Governo.