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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/21207 presentata da IMPOSIMATO FERDINANDO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19940111

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: con decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania n. 2676 del 6 giugno 1975, pubblicato sul B.U.R.C. n. 30 dell'11 luglio 1975 - adottato in conformita' a quanto deliberato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 1619 del 7 marzo 1975, vistata dalla C.C.A.R.C. nella seduta del 18 aprile successivo - venne disposto l'ampliamento del perimetro del Consorzio generale di bonifica del bacino inferiore del Volturno, costituito con decreto del Presidente della Repubblica in data 23 febbraio 1952, mediante l'aggregazione di un'area territoriale estesa Ha 54.992, ricadente nelle province di Caserta e Napoli, tributaria dei bacini idraulici "Savone-Rio Lanzi" e "Regi Lagni". Da tale ampliamento restano interessati, tra gli altri, anche i comuni di S. Arpino, Teano e Maddaloni; i criteri provvisori per la determinazione della contribuenza di bonifica a carico degli immobili agricoli ed extragricoli, posti nell'accennato perimetro di ampliamento, sono dettati, a norma R.D. 13 febbraio 1933 n. 215, dalla deliberazione del Consiglio dei Delegati del Consorzio n. 110/C del 13 dicembre 1982, approvata dalla Giunta regionale, con provvedimento n. 6725 del 2 ottobre 1984, vistato dalla C.C.A.R.C. in data 26 ottobre successivo; nel quadro dell'attivita' amministrativa svolta e per la decretazione dell'ampliamento del perimetro consortile e per l'attuazione dei criteri provvisori della contribuzione di bonifica, relativa al predetto territorio, ha trovato luogo, come disposto dalla normativa di cui al citato R.D. n. 215/1933, la fase della pubblicita' dei relativi provvedimenti, sia regionali che consortili, a mezzo pubblicazione su stampa quotidiana e bollettino regionale nonche' affissione presso gli albi pretori dei comuni interessati e del competente ispettorato provinciale dell'agricoltura; per l'anno 1993 le aliquote contributive in parola, in applicazione dei cennati criteri, sono state fissate dalla Deputazione Amministrativa del Consorzio, con deliberazioni n. 4308/D del 18 novembre 1992, n. 88/D del 9 giugno 1993, e n. 89/D del 9 giugno 1993 approvate - a termini dell'articolo 23 della legge regionale n. 23/1985 - con provvedimenti rispettivamente n. 015/AC dell'11 gennaio 1993, n. 0879/AC del 2 agosto 1993 e n. 0881/AC del 2 agosto 1993; quando le tasse da pagare sono ingiuste e' necessario che il cittadino protesti e ponga il problema alle istituzioni competenti. Fra i tanti balzelli che tartassano la tasca dei cittadini certamente il piu' ingiustificato ed il piu' inutile e' la c.d. "Tassa per la bonifica e miglioramento fondiario" che vede Sant'Arpino, Teano, Maddaloni e altri comuni, far parte di un fantomatico consorzio del basso Volturno con sede in Caserta alla via Roma n. 126. A causa della inclusione in codesto consorzio, molti cittadini del casertano sono costretti a pagare un balzello che ora e' stato raddoppiato. A tal proposito numerosi cittadini e organizzazioni politiche si vedono colpiti da un tributo in cambio del quale non ricevono nessun servigio. L'indagine ha portato a quanto segue: l'articolo 60 della legge 142/90 dava il termine di due anni per poter permettere ai comuni di uscire dai consorzi. Successivamente il legislatore, valutando l'opportunita' e l'urgenza di differire i termini prescritti dalla citata legge, ha provveduto con l'articolo II del decreto-legge 330/93 comma I a far slittare il termine della richiesta dei comuni al 31 dicembre 1993. In altre parole entro il 31 dicembre 1993 ogni Consiglio comunale poteva liberamente rinegoziare il patto associativo e quindi decidere di restare oppure dal consorzio; il Sindaco di Teano, in una lettera diretta al Presidente del Consiglio e al Ministro dell'Interno, cosi' scriveva: "Premesso che da alcuni anni questo comune si trova a far parte del Consorzio in oggetto (Bonifica Bacino Inferiore del Volturno), senza essere stato preventivamente interpellato e senza che il Consiglio comunale si sia mai espresso e sulla adesione allo stesso e sulla approvazione di una convenzione che avrebbe dovuto stabilire i fini e le forze di consultazione degli Enti contraenti, i rapporti finanziari, obblighi e garanzie varie; che di seguito a tale inclusione quasi tutta la cittadinanza e' stata colpita da un balzello che di volta viene raddoppiato; che tale situazione ha generato un grave malcontento tra i cittadini colpiti da un tributo in cambio del quale nessun servizio ricevono; che ai sensi e per gli effetti dell'articolo 60 della legge 142/90, che faceva obbligo ai comuni e province di procedere entro 2 anni alla revisione dei Consorzi e delle altre forme previste dalla legge, questo Ente con delibera consiliare n. 71 del 10 giugno 1992 all'unanimita' facendosi interprete della volonta' dell'intera cittadinanza, deliberava la rescissione dal Consorzio del Bacino Inferiore del Basso Volturno, con sede in Via Roma, 126 Caserta; che, dopo la notifica di detta volonta', consiliare, il Consorzio in parola con nota in data 7 agosto 92 faceva sapere che "questo Consorzio ... non sembra possa essere annoverato tra i Consorzi disciplinati dalla ridetta normativa, tenuto conto che esso e' costituito tra i proprietari di beni immobili ricadenti nel suo comprensorio"; rilevato che tale interpretazione appare del tutto forzosa, verosimilmente "contra legem" e tenuto conto del grave malcontento che serpeggia fra l'opinione pubblica, nonche' del fatto che il Consorzio in questione non pare abbia un rilevante interesse pubblico, questo Ente si pregia di richiedere agli organi in indirizzo, ciascuno per le rispettive competenze, un parere in merito all'interpretazione autentica dell'articolo 60 della legge 142/90 ed al conseguente operato posto in essere dall'Ente con la citata consiliare n. 71/92"; analoga protesta e' stata formulata da molti cittadini di Maddaloni e tra gli altri dal dottor Giuseppe Campolattano da Maddaloni a sostegno dell'iniziativa del Sindaco di Teano. Ci troviamo di fronte ad una "truffa legalizzata" per il fatto che viene riscossa una tassa dal Consorzio generale di bonifica del bacino Inferiore del Volturno per servizi e prestazioni inesistenti, almeno per quanto riguarda alcuni comuni; la possibilita' concessa dalla legge 142/90 - articolo 60, ai comuni di uscire dal consorzio, entro un termine perentorio, rende evidente la non obbligatorieta' di permanenza nel consorzio per i comuni interessati -: a) quali misure urgenti il Ministro dell'Interno intende assumere per consentire ai comuni inseriti "di ufficio" nel Consorzio generale di bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, di uscirne sulla base della volonta' dei cittadini e delle decisioni dei consigli comunali e delle Giunte; b) se non ritenga di intervenire con un provvedimento che sciolga il Consorzio generale di bonifica del Bacino Inferiore del Volturno; c) se, in ogni caso, non si voglia promuovere un'inchiesta sulla regolarita' del comportamento degli organi del consorzio suddetto e sulla utilizzazione dei fondi realizzati attraverso le tasse. (4-21207)

 
Cronologia
martedì 11 gennaio
  • Politica, cultura e società
    Dopo mesi di contrasto con l'editore Berlusconi, che nel frattempo ha annunziato l'intenzione di scendere in politica, Montanelli insieme ad altri redattori lascia il quotidiano Il Giornale e fonda La Voce.

mercoledì 12 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Alla Camera vengono discusse la mozione Pannella n. 1-00243 e la risoluzione Ferri n. 6-00036 concernenti la sfiducia al Governo, che erano state presentate allo scopo di suscitare un dibattito. Esse non vengono comunque votate per le sopravvenienti dimissioni del Governo.