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Ai Ministri del lavoro e previdenza sociale, del tesoro, della sanita', per la funzione pubblica e per gli affari sociali. - Per sapere - premesso che: la signora Grazzi Gilda, nata a Genova il 26 dicembre 1938, ivi residente in Salita Pino Sottano 3/4, e' dipendente di ruolo della ex U.S.L. XIII (Genova 4), ora U.S.L. n. 3 "Genovese", ed esattamente dell'Ospedale S. Martino in Genova, quale "ausiliaria" presso il reparto "Malattie Infettive-Isolamento", dal 14 agosto 1973, con deliberazione dello stesso ente ospedaliero in data 7 giugno 1973 (comunicazione datata 19 luglio 1973, prot. n. 17633), ed ha svolto una attivita' usurante, in considerazione delle caratteristiche del reparto in cui ha prestato per 21 anni servizio; in data 20 luglio 1993 la stessa dipendente faceva domanda di collocamento a riposo, ai sensi della legge n. 965 del 26 luglio 1965, articolo 18, per i "Dipendenti coniugati o con prole minorenne a carico"; con lettera a data 7 ottobre 1993 (Prot. n. 10028) l'ente di appartenenza notificava alla stessa dipendente che con provvedimento n. 34 del 19 agosto 1993 era stato disposto il suo collocamento a riposo a decorrere dall'1 settembre 1994; la signora Grazzi veniva poi convocata presso il Servizio Personale dello stesso Ospedale con lettera datata 8 marzo 1994 (Prot. n. 2010) per "comunicazioni inerenti la sua pratica di collocamento a riposo", e, in data 15 marzo 1994, recandosi agli uffici competenti le veniva comunicato che sarebbe stata invece, contrariamente a quanto precedentemente comunicatole, collocata a riposo nel marzo 1995, con 6 mesi di ritardo rispetto alla precedente data, in quanto non veniva computata nel periodo di servizio prestato la prima assunzione provvisoria, peraltro di soli 4 mesi; con questo rinvio della collocazione a riposo si contraddice il provvedimento n. 34 del 19 agosto 1993 di cui sopra e la comunicazione a data 7 ottobre 1993 (Prot. n. 10028); va considerato che la signora Grazzi, in relazione al tipo usurante di servizio prestato, in un reparto di isolamento, e' in condizioni di salute precarie -: a quali cause sia dovuto il suddetto comportamento contraddittorio dell'Ospedale S. Martino di Genova, col cospicuo ritardo nella collocazione a riposo della signora Grazzi Gilda. (4-00005)

In merito al problema posto con l'atto parlamentare summenzionato, si risponde, a seguito di delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche per conto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Dalle informazioni ricevute, risulta che la signora Gilda Grazzi aveva maturato, alla data del 31 dicembre 1992, un'anzianita' utile alla pensione di 19 anni, 4 mesi e 17 giorni, arrotondata, peraltro, per difetto a 19 anni. Dalla circolare INPDAP n. l6/IP del 23 luglio 1993 si e' ricavato il periodo mancante per l'ottenimento della pensione, valutato in 2 anni e 3 mesi; periodo che va ad aggiungersi a quello maturato precedentemente. In conclusione, la signora Gilda Grazzi non potra' cessare il proprio servizio prima del 31 marzo 1995, mentre per l'erogazione della pensione la medesima dovra' attendere il 1^ settembre 1995. L'Unita' Sanitaria Locale n. 3 "Genovese" ha richiamato le disposizioni espresse nel decreto legge n. 374 del 1993 che introduce, in favore dei lavoratori addetti ad attivita' usuranti, il beneficio della anticipazione del limite di eta' pensionahile nella misura di 2 mesi per ogni anno di lavoro fino ad un massimo di 60 mesi complessivi; ma la norma in questione si applica nel caso di collocamento a riposo per limiti di eta' e non nel caso, tal quale invece si manifesta nella fattispecie, di collocamento a riposo anticipato. Il Ministro della sanita': Costa.