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Al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri del lavoro e previdenza sociale, del tesoro, delle finanze, per gli affari sociali, di grazia e giustizia e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: gia' con interrogazione del dicembre 1993 l'interrogante e l'onorevole Parlato ponevano all'attenzione del governo la gravita' della situazione del Fondo Previdenziale e Assistenziale degli Spedizionieri Doganali; l'interruzione della erogazione delle pensioni da parte del Fondo ha posto 2000 famiglie in una gravissima situazione di disagio, alla quale il Governo deve fare fronte con provvedimenti urgenti, predisponendo tuttavia anche una inchiesta, altrettanto urgente, su tutte le cause che hanno determinato questa gravissima situazione, che non puo' essere soltanto imputata al calo delle entrate - per le recenti disposizioni CEE in materia doganale - bensi' anche a criteri di gestione del Fondo che vanno esaminati e analizzati dettagliatamente, onde individuare eventuali responsabilita', politiche e amministrative; vanno ad esempio approfondite le ragioni che hanno portato a equiparare - o confondere - l'iscrizione all'Albo professionale con l'iscrizione al Fondo Previdenziale; sono da verificare altresi' le motivazioni che hanno portato ad elargire anzianita' pregresse a puro titolo onorifico, ossia a soggetti privi del presupposto giuridico e totalmente senza copertura contributiva, a discapito di chi, invece, avendo sempre contribuito direttamente, ossia privandosi di risorse proprie, si trova ora senza qualsiasi assistenza; cio' in contrasto con la normativa vigente, dal Codice Civile alle sentenze della Corte di Cassazione -: quali provvedimenti urgenti intendano assumere al fine di scongiurare la gravissima situazione in cui rischiano di trovarsi 2000 famiglie italiane, col perdurare della mancata erogazione delle pensioni, nonche' al fine di individuare precise responsabilita' nei criteri di gestione e di utilizzazione delle risorse del Fondo da parte di coloro che sono stati preposti alla sua amministrazione nel corso degli anni. (4-00007)

Il decreto legge 8 agosto 1994 n. 494. reiterato dal decreto-legge 7 ottobre 1994, n. 572, contiene, tra l'altro, misure di carattere previdenziale e contributivo per gli spedizionieri doganali. Gli interventi predisposti interessano le prestazioni pensionistiche a favore degli iscritti al Fondo di previdenza ed assistenza di categoria, il cui equilibrio gestionale e' stato gravemente compromesso nel corso del 1993 in conseguenza del mutato contesto comunitario. Al fine di assicurare la correntezza delle prestazioni a carico del Fondo, almeno per il 1994, il provvedimento in questione dispone l'erogazione di un contributo una tantum da parte dello Stato, pari a 12 miliardi. Sempre in funzione del riequilibrio della gestione finanziaria e di cassa sono stati, altresi', previsti aumenti delle entrate contributive e diminuzioni delle uscite. Per quanto concerne, poi, i profili relativi alla ridefinizione dei compiti degli spedizionieri doganali, il Ministero delle Finanze ha fatto riferimento ai contenuti del decreto ministeriale 23 dicembre 1992, che ha esplicitato le modalita' di rappresentanza indiretta aderendo ai princi'pi contenuti nella regolamentazione comunitaria. Gli elementi conoscitivi acquisiti dal citato Dicastero evidenziano, infine, la circostanza che il decreto n. 549/92 consente l'istituzione di societa' di capitale aventi per oggetto l'esercizio dell'assistenza doganale, le quali possono essere costituite da spedizionieri iscritti all'albo ed essere autorizzate al compimento delle operazioni doganali nei limiti ed alle condizioni previsti dal decreto stesso. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale: Mastella.