Portale storico della Camera dei deputati

Ai Ministri di grazia e giustizia, del lavoro e previdenza sociale, dell'industria, commercio e artigianato ed incaricato per le funzioni connesse al riordinamento delle partecipazioni statali e del tesoro. - Per sapere - premesso che: nonostante le ripetute interrogazioni presentate da numerosi parlamentari di Rifondazione e da altri partiti, i ministri interrogati non hanno mai dato risposta agli interrogativi posti, mentre continua l'utilizzo della CIGS nella Alenia di Roma, ramo di azienda di Finmeccanica, con estrema disinvoltura ed in modo ricattatorio e coercitivo per chiudere, in un momento cosi' grave per l'occupazione, passate giuste richieste di efficienti, ottimali, giustificati e possibili, ma volutamente "negati", utilizzi professionali da parte di taluni lavoratori -: se risponda al vero il fatto che gli organismi di auditing societario della direzione generale della Alenia utilizzati nei collegi sindacali di societa' e consorzi del gruppo risultano, in taluni casi, professionalmente non in linea con la normativa civilistica e con gli standard europei auspicati, richiesti ed accolti dalla normativa comunitaria recepita dal decreto legislativo n. 88/92 in quanto non abilitati e non abilitabili all'esercizio della funzione; se intendano disporre le opportune verifiche, anche sollecitando l'opera della magistratura competente, per accertare se, nell'attuale stato di emergenza, siano state e vengano decise spese evidentemente superflue nell'ambito del suddetto e/o di altri settori aziendali con riflessi nocivi sull'organico impiegato e contestuale disinvolto utilizzo, anche in passato, unilaterale e antisindacale, della CIGS palesemente infondata rispetto ai criteri professionali di scelta dell'organico altrimenti impiegabile; se risponda al vero che mentre sono posti in CIGS giovani ed emergenti professionalita', volutamente inutilizzate, permangono in azienda persone dotate dei requisiti per la "mobilita' lunga" sanciti dal siglato accordo sindacale, vengono mantenuti in organico dirigenti "pensionabili" e sono stati assunti come "consulenti" dirigenti pensionati; se risponda al vero che i corsi di formazione, previsti dal siglato accordo sindacale e finanziati con risorse CEE, sono stati approntati unilateralmente dall'Alenia come strumento di riqualificazione di acquisite ma inutilizzate professionalita' e senza alcun controllo da parte della regione Lazio, istituzionalmente preposta a tale ruolo, unitamente al fatto che i destinatari di tali corsi, peraltro di dubbia finalizzazione al rientro nell'attivita' produttiva, sono stati scelti tra coloro che si vuole tenere quanto piu' possibile lontani dall'azienda per motivi politici e sindacali contrariamente allo Statuto dei lavoratori e allo spirito dell'accordo siglato; quali interventi siano programmati per risolvere l'emergenza occupazionale determinata da una "mirata" e discutibile gestione delle professionalita' "esuberate" presenti in azienda, in modo lesivo della tutela della fede pubblica nell'imparzialita' della gestione e nel controllo delle risorse finanziarie del gruppo poste a carico della collettivita', vista l'ingiustificata e, in taluni casi, ingiustificabile esclusione della rotazione attuata anche attraverso l'uso improprio dello "strumento" formativo; quali misure intendano adottare, ciascuno secondo le proprie competenze, affinche' sia fatta chiarezza su tutta la questione Alenia. (4-00611)