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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00015 presentata da SALES ISAIA (PROG.FEDER.) in data 19940519

Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del bilancio e programmazione economica e dell'industria, commercio e artigianato e incaricato per le funzioni connesse al riordinamento delle partecipazioni statali. - Per sapere - premesso che: il commissario liquidatore della Agenzia per la promozione dello sviluppo del mezzogiorno ha trasferito, con verbale del 23 novembre 1993, la competenza per le materie previste dal decreto legislativo n. 96 del 1993, al Ministero dell'industria del commercio e dell'artigianato e che da cio' deriva, a carico di detto Ministro, l'obbligo di provvedere, tra le altre cose, ai pagamenti per le domande gia' deliberate dall'ex Agensud nonche' alla formalizzazione degli incarichi di collaudo finalizzati alla liquidazione del saldo ed alla chiusura del rapporto con le ditte beneficiarie di incentivi, all'istruttoria delle domande di agevolazioni per le province di Rieti e Latina; il tempo medio per l'ottenimento di un provvedimento di concessione delle agevolazioni industriali e' stato, fino al 1993, di 30,4 mesi di cui 10,7 mesi utilizzati dall'istituto di credito e 19,7 utilizzati dall'Agenzia; il tempo medio del pagamento delle agevolazioni concesse e' stato di 11,4 mesi dalla richiesta; i tempi di concessione e di pagamento delle agevolazioni (che e' successivo alla data di concessione dei finanziamenti a tasso ordinario da parte degli istituti di credito) sono tali che il contributo a fondo perduto viene utilizzato quasi interamente per pagare il differenziale di interessi agli istituti di credito; non e' stata ancora organizzata, a distanza di un anno dal decreto legislativo n. 96/93, la Direzione generale produzione industriale, del Ministero dell'industria, in funzione delle competenze assegnatele in virtu' del suddetto decreto; la Direzione generale produzione industriale ha instaurato, con il personale dell'ex Agenzia trasferito al Ministero dell'industria, rapporti conflittuali che hanno determinato finora le dimissioni di piu' di un dirigente e di buona parte del personale (80 dimissioni nel solo mese di marzo '94 sono l'effetto, oltre che delle misure legislative punitive, anche del disagio derivante dalla suddetta conflittualita'); la suddetta Direzione generale, che dispone di circa 450 unita' (all'interno dell'Agenzia gli addetti al settore non hanno mai superato le 250 unita') ha assunto iniziative ostruzionistiche, perfino, nei riguardi del personale che intende andare in pensione; la suddetta Direzione generale non ha fornito adeguate direttive per: seguire l'ordine cronologico nell'evasione delle pratiche (non essendo stato definito il carico di lavoro degli uffici le pratiche si evadono unicamente in funzione delle sollecitazioni che pervengono alla Direzione generale); disporre i pagamenti, gia' maturati, a favore delle ditte, derivanti da impegni gia' assunti dalla ex Agensud (alla data di oggi, la suddetta Direzione, non ha disposto alcun pagamento e l'ufficio competente non e' ancora operativo); dare corso ai collaudi degli investimenti realizzati dalle imprese (non si e' provveduto nemmeno alla formalizzazione degli incarichi di collaudo le cui designazioni erano state effettuate dal Ministro del bilancio il 19 novembre 1993); dare corso al riscontro delle agevolazioni revocabili ad all'assunzione dei conseguenti provvedimenti di revoca delle agevolazioni; completare le istruttorie delle iniziative industriali delle province di Latina e Rieti che andavano completate entro il 31 dicembre 1992 (su 848 ne sono state fatte solo 119) -: se non intendano far conoscere, qualora quanto premesso dovesse risultare fondato, considerato il grave pregiudizio, a danno del sistema economico delle imprese manifatturiere, meridionali, dell'immagine dell'amministrazione pubblica e dei dipendenti dell'intervento straordinario assegnati al Ministro dell'industria, che da cio' deriva, quali siano le ragioni di tanto e quali misure di Governo intenda adottare tempestivamente al fine di determinare una situazione di normalita' e di trasparenza all'interno della suddetta Direzione generale; quale sia lo stato di attuazione delle pratiche relative alle domande di agevolazione industriale della Agenzia per il Mezzogiorno trasferite al Ministro dell'industria, con il riferimento legislativo, i provvedimenti adottati, gli impegni, le erogazioni, il funzionario avente in carico la pratica; quali iniziative, anche normative, il Governo intenda assumere per l'incentivazione industriale al fine di evitare che: 1) le risorse finanziarie pubbliche continuino ad essere un contributo agli istituti di credito anziche' alle imprese; 2) le risorse finanziarie pubbliche continuino ad andare a chi ha le maggiori disponibilita' finanziarie e non a chi le migliori capacita' di espansione sul mercato; 3) le risorse finanziarie continuino ad avere tempi di concessione ed erogazione slegati, se non addirittura in contrasto, con una oculata pianificazione aziendale; 4) le aziende beneficiarie delle agevolazioni pubbliche continuino ad essere, per le distorsioni che le attuali norme creano, tecnologicamente sovradimensionate e finanziariamente sovracapitalizzate. (5-00015)





 
Cronologia
martedì 17 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Al Senato si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia presentata da Tabladini (LN), Maceratini (AN-MSI), La Loggia (FI) e Palombi (CCD) è approvata con 159 voti favorevoli e 153 contrari.

giovedì 19 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Alla Camera si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia presentata da Petrini (LN), Della Valle (FI), Valensise (AN-MSI) e Giovanardi (CCD) è approvata con 366 voti favorevoli e 245 contrari.

sabato 21 maggio
  • Politica, cultura e società
    La procura di Palermo chiede il rinvio a giudizio di Giulio Andreotti per associazione mafiosa. Muore Giovanni Goria, già Presidente del Consiglio e più volte ministro.