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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00034 presentata da MUZIO ANGELO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19940520

Ai Ministri dell'ambiente e delle finanze. - Per sapere - premesso che: il comune di Rivarone (Al) ha richiesto nel 1986 in concessione l'area demaniale sita in sponda sinistra del fiume Tanaro a circa Km. 3 dalla confluenza con il fiume Po, che e' oggetto di contenzioso dell'Intendenza di Finanza di Alessandria al fine di adibirla a parco arborato ed a uso pubblico; dal 1986 al 1990 la pratica si e' trascinata presso gli Uffici Finanziari senza trovare sbocchi concreti anche perche' la stessa zona era parzialmente in concessione, ma non utilizzata, da privati frontisti sino al 1989, frattanto il comune di Rivarone aveva perfezionato le proprie richieste di concessione anche alla luce della Legge 11 luglio 1986 n. 390, ed aveva sollecitato l'Amministrazione Finanziaria all'emissione di provvedimento concessorio; con decreto di delimitazione d'alveo n. 10913 in data 22 novembre 1990, l'area di cui trattasi veniva quasi in toto estromessa, anche se in buona parte ancora soggiacente alle piene ordinarie, dall'alveo del fiume Tanaro e gia' in sede di sopralluogo l'Amministrazione comunale aveva segnalato il massiccio ed inconfutabile intervento dell'uomo nella formazione, incremento e consolidamento dell'alluvione; e cio' e' a conoscenza del magistrato per il Po di Parma; successivamente l'Amministrazione di Rivarone segnalava agli uffici interessati tra cui il Ministero delle Finanze Direzione Generale del Demanio l'ubicazione delle difese spondali e delle altre opere dell'uomo che avevano senz'altro concorso alla formazione dell'alluvione e preannunciava la presentazione di relazioni geologica ed idraulica tese a dimostrare l'intervento antropico e quindi l'applicabilita' dell'articolo 947 del c.c. al caso in esame e quindi la persistente demanialita' della zona in questione; ciononostante, sia l'Ufficio Operativo Magistrato per il Po di Alessandria che il Magistrato per il Po di Parma si pronunciavano, senza nemmeno aspettare le relazioni promesse, precisando che l'area di cui trattasi si era formata, incrementata e consolidata per fatto naturale; successivamente il comune, ha prodotto a tutti gli Uffici interessati ivi compreso il Ministero delle Finanze - Direzione Generale del Demanio - le relazioni provocando una revisione della posizione dell'Ufficio Operativo Magistrato per il Po di Alessandria ed il silenzio ad oggi del Magistrato per il Po di Parma; l'Amministrazione, ha chiesto, nel frattempo con progetto, un finanziamento alla regione Piemonte per il recupero dell'area parzialmente occupata fra l'altro, negli anni 1983 e 1984 con cantiere da ditta incaricata, dall'Ufficio Operativo Magistrato per il Po di Alessandria di costruire difesa spondale a valle dell'abitato di Rivarone che e' stato concesso, ed inoltre e' stata presentata istanza di concessione della zona anche ai sensi della Legge 29 gennaio 1992 n. 113; nell'aprile 1993 il Presidente del Magistrato per il Po di Parma, ha nominato un'apposita Commissione d'Istituto per la valutazione delle cause di formazione del terreno; e' in atto un comportamento ostruzionistico adottato da privati frontisti, e l'Amministrazione finanziaria, proprietaria del bene, a causa di questa situazione piuttosto contraddittoria e poco trasparente, non assume provvedimenti attendendo il parere del Magistrato per il Po di Parma che pare aver assunto posizione di silenzio tipico delle pratiche contestate riguardanti gli articolo 941/947 c.c.; dal punto di vista prettamente ambientale la regione Piemonte, dopo accurato sopralluogo che ha preceduto la delibera del finanziamento, ha riconosciuto al di la' dei problemi legati alla demanialita' o meno dell'area, la valenza ambientale della stessa; il P.R.G. del comune di Rivarone, infine, individua e vincola la zona come fascia di rispetto fluviale in sintonia con la Legge 413/85 e non permette la utilizzazione della medesima per scopi che non siano quelli della conservazione dell'ambiente fluviale e fruizione pubblica; ai confini dell'area in questione si trova un edificio di proprieta' comunale ristrutturato con il finanziamento regionale e destinato ad utilizzo turistico naturalistico L.R. n. 27/87 e sono in corso trattative con le associazioni ambientaliste circa la piu' opportuna utilizzazione dello stesso ad uso gratuito; e' stato denunciato dal comune di Rivarone un Consigliere comunale, per abuso di ufficio per interessi legati ai terreni in questa area demaniale e che e' in corso l'espletamento delle procedure di cui all'articolo 7 Legge 154/81 per la decadenza dalla carica di Consigliere comunale -: quali provvedimenti i Ministri competenti intendano adottare affinche' i terreni in questione, bene di proprieta' pubblica, non vengano alienati a vantaggio di privati quando la regione Piemonte considerata la valenza del progetto di recupero ha provveduto al finanziamento per il recupero di un'area del territorio; quali provvedimenti si intendano adottare in omaggio agli orientamenti in merito alla rinaturalizzazione recupero e fruizione degli spazi fluviali considerando lo sforzo amministrativo e l'impegno in questo senso dimostrato da una pur piccola comunita' come Rivarone. (5-00034)

 
Cronologia
giovedì 19 maggio
  • Parlamento e istituzioni
    Alla Camera si svolge la discussione sulle comunicazioni del Governo. La mozione di fiducia presentata da Petrini (LN), Della Valle (FI), Valensise (AN-MSI) e Giovanardi (CCD) è approvata con 366 voti favorevoli e 245 contrari.

sabato 21 maggio
  • Politica, cultura e società
    La procura di Palermo chiede il rinvio a giudizio di Giulio Andreotti per associazione mafiosa. Muore Giovanni Goria, già Presidente del Consiglio e più volte ministro.