Portale storico della Camera dei deputati

Ai Ministri delle risorse agricole, della marina mercantile e dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: secondo notizie diffuse in data 24 maggio 1994 dalla stampa, la delegazione italiana presso il Consiglio dell'Unione Europea sosterra' lo slittamento del bando delle reti pelagiche derivanti - le cosiddette "spadare" - al 2004 (mentre la data prevista e' il 1997); risulta inoltre che verra' difesa la possibilita' di utilizzare reti da posta derivante lunghe 9 chilometri, ossia ben quattro volte piu' lunghe di quanto sia consentito adesso; l'eventuale adozione dei provvedimenti citati comporterebbe l'automatica violazione, da parte dello Stato Italiano, della Risoluzione ONU n. 46/215, che prevede la moratoria all'uso delle reti derivanti d'altura a partire dal 31 dicembre 1992; il mancato rispetto della Risoluzione causerebbe danni incalcolabili al patrimonio faunistico marino del Mediterraneo, a causa della non selettivita' delle "spadare", con cui vengono catturati anche animali particolarmente protetti, come i delfini, inseriti nell'allegato II della Convenzione per la Conservazione della fauna e degli habitat naturali d'Europa (Convenzione di Berna); secondo uno studio promosso dal Ministero della marina mercantile, risulta che solo il 18 per cento del pescato e' costituito dalla specie ricercata, ossia il pesce spada, mentre gli animali delle altre specie vengono rigettati in acqua, spesso gia' morti; allo stato attuale, e quindi con le limitazioni anzidette, sono numerosi i casi di violazioni dei regolamenti e, secondo dati forniti dal Ministero della marina mercantile, la lunghezza media delle reti utilizzate e' di 12,5 chilometri; il Parlamento Europeo esaminera' nel mese di giugno la proposta di regolamento per interdire definitivamente l'uso delle spadare entro il 1997 -: se il ministro ritenga che le posizioni assunte siano compatibili con la presenza dell'Italia nel consesso delle nazioni civili e se non ritenga che gli impegni assunti nei confronti dei pescatori siano in palese contrasto con le piu' elementari norme di salvaguardia e tutela della fauna marina; se rispondano a verita' le dichiarazioni riportate dalla stampa riguardo alla presunta circolare alle capitanerie di porto con cui il ministro chiederebbe di non elevare verbali ai pescatori che contravvengano alle disposizioni riguardo alla lunghezza massima consentita delle reti pelagiche derivanti, in attesa delle decisioni che saranno assunte in sede internazionale. (4-00909)