Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: la FIAT auto nella programmazione dell'attivita' ha ridotto considerevolmente i tempi di lavorazione, elevando nel contempo le prestazioni individuali (esecuzione di un maggiore numero di operazioni in un tempo minore); le linee di montaggio fino a pochi mesi addietro contemplavano anche le operazioni di collaudo delle menzionate attivita' degli addetti, e tale essenziale funzione prima svolta da altri collaudatori e' stata, per ragioni di risparmio, affidata agli stessi addetti; a seguito dell'intenso e defatigante lavoro e' capitato che, ancorche' in via episodica, qualche operazione e' risultata essere incompleta o imperfetta; pur percependo lo stesso salario, per gli addetti che sovraintendono ad operazioni non inerenti la sicurezza delle auto, e' prevista contrattualmente una sanzione disciplinare in caso di inadempienza; per i lavoratori, invece, che sono impiegati per delicate operazioni (fissaggio bulloni ruote, sistema frenante e cosi' via) pur non essendo nulla contemplato specificamente in via contrattuale, l'azienda FIAT auto di Pomigliano d'Arco procede all'immediata risoluzione del rapporto di lavoro, come e' capitato gia' in piu' occasioni; benche' l'autorita' giudiziaria abbia reintegrato nel posto di lavoro un dipendente licenziato per i motivi suddetti, l'azienda alla fine dell'aprile 1994 reiterava il surrichiamato provvedimento nei confronti di altro lavoratore; in conseguenza di cio', i dipendenti dell'azienda proclamavano uno sciopero di ben tre giorni, non prima di aver proposto alla direzione valide alternative, tra cui il ripristino del collaudo limitatamente alle postazioni di sicurezza; nonostante la ragionevolezza delle proposte, la direzione immotivatamente non prendeva in considerazione la soluzione presentata -: se sia a conoscenza di quanto avvenuto ed, in caso affermativo, quali iniziative o provvedimenti intenda adottare al fine di evitare che si privi un cittadino del posto di lavoro per ragioni perlomeno discutibili (cosi' come ha ritenuto la magistratura ordinaria) e nell'ambito di un'azienda al cui mantenimento contribuisce, in modo rilevante, lo Stato. (4-01210)