Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01259 presentata da ROTUNDO ANTONIO (PROG.FEDER.) in data 19940614

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: la legge n. 488 del 1992 ha sancito la soppressione dell'"intervento straordinario nel Mezzogiorno" e l'affidamento ad un'amministrazione dello Stato delle attivita' riferite all'incentivazione delle iniziative produttive; nonostante fosse espressamente previsto - al fine di evitare un brusco e negativo impatto sull'economia delle aree territoriali interessate - un graduale passaggio dallo "straordinario" all'"ordinario", il decreto legislativo n. 96 del 1993 ha interrotto di colpo l'attivita' di incentivazione, senza che le amministrazioni dello Stato - subentrate alla soppressa "Agensud" - fossero in grado di assicurare la dovuta continuita' nella concessione ed erogazione degli incentivi; tale incertezza operativa ha determinato e sta determinando irreparabili danni alle piccole e medie imprese industriali del Mezzogiorno che, in vigenza di una legge dello Stato, hanno realizzato investimenti facendo affidamento sugli incentivi pubblici, ricorrendo, in attesa di questi, ad onerosi indebitamenti bancari a breve; il precedente Governo ha disposto, con decreti-legge, nuove procedure per la concessione delle agevolazioni riferite alle istanze antecedenti al 21 agosto 1992; procedure che prevedono la formazione di una graduatoria, da pubblicare entro il 31 maggio 1994, delle domande rimaste inevase (circa 13.000 per un fabbisogno di 12.000 miliardi di lire circa) che saranno soddisfatte solo nei limiti delle risorse finanziarie disponibili; i criteri per la formazione della citata graduatoria ordinano le diverse iniziative secondo lo stato di avanzamento della spesa che ciascuna di esse ha raggiunto, con cio' correttamente privilegiando gli operatori economici che piu' si sono esposti finanziariamente, ma penalizzando nel contempo le piccole e medie imprese che, in assenza dei promessi interventi dello Stato, non hanno potuto far ricorso all'indebitamento bancario o a fondi propri; le disponibilita' finanziarie appaiono esigue, inadeguate ed insufficienti in rapporto alle domande si' da poter soddisfare non piu' del 25-30 per cento delle istanze avanzate a valere sul noto disposto legislativo; ulteriori ritardi e parziali accoglimenti delle istanze potrebbero compromettere la sopravvivenza di migliaia di imprese con conseguenze drammatiche sull'occupazione, che, viceversa, potrebbe avere nuova linfa e vita per l'attivazione dei meccanismi autopropulsivi -: a) se non ritenga opportuno adeguare le risorse necessarie per finanziare la citata graduatoria, si' da consentire non solo il soddisfacimento di un maggior numero di domande, almeno per le aziende che hanno gia' raggiunto un tangibile stato d'avanzamento dei lavori, ma una piu' equa redistribuzione degli aiuti pubblici tra piccola, media e grande impresa, reperendo quanto mancante attraverso un'attenta riprogrammazione dei fondi inizialmente destinati alla legge n. 64 del 1986; b) se non intenda costituire una struttura operativa autonoma che possa procedere, nel pieno rispetto della normativa e della cronologicita' delle istanze, all'approvazione delle domande ed all'erogazione degli incentivi di legge, attraverso procedure abbreviate. Struttura altamente specializzata, finalizzata alla "chiusura" dei progetti a valere sulla legge n. 64 del 1986. Tutto cio' al fine di non disattendere ulteriormente le aspettative degli operatori economici meridionali che, avendo fatto riferimento ad una legge dello Stato all'epoca vigente, rischiano, in assenza degli incentivi stimati nel piano di copertura degli investimenti, o di trovarsi in una situazione finanziaria insostenibile, o di dover sospendere - sine die - tutte le opere in corso, con riflessi, sia nell'una che nell'altra ipotesi, esiziali sull'economia e sull'occupazione del Mezzogiorno. (4-01259)

 
Cronologia
lunedì 13 giugno
  • Politica, cultura e società
    A seguito della sconfitta elettorale Achille Occhetto si dimette da segretario del PDS, Ottaviano Del Turco da segretario del PSI e Willer Bordon da coordinatore di Alleanza democratica.

martedì 21 giugno
  • Politica, cultura e società
    Valdo Spini è nominato coordinatore del PSI.