Documenti ed Atti
XII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01326 presentata da TAURINO GIUSEPPE MARIA (PROG.FEDER.) in data 19940614
Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: sono poste in atto da parte della Direzione Generale della Motorizzazione Civile iniziative tendenti ad escludere gli studi di consulenza automobilistica dalla esplicazione delle procedure di trasferimento di proprieta' di autoveicoli e motoveicoli, sostituendoli con gli studi notarili, secondo le indicazioni del precedente Ministro per la funzione pubblica Cassese in merito alla modifica dell'articolo 247 del regolamento dell'attuale codice della strada, demandando ai notai le comunicazioni dell'avvenuto trasferimento di proprieta' degli autoveicoli; ci si e' avvicinati, provvedimento dopo provvedimento, al rischio di chiusura di circa 15.000 piccole e medie imprese, con la perdita di oltre 70.000 posti di lavoro, tra dipendenti e titolari di agenzie, la cui attivita' integra quella dei dipendenti dell'amministrazione pubblica senza alcun aggravio per la spesa e il bilancio dello Stato, con la conseguenza di appesantire ulteriormente il fenomeno della disoccupazione; queste variazioni della regolamentazione delle attivita' delle agenzie di pratiche automobilistiche con le gravissime conseguenze sopra descritte seguono solo di tre anni l'emanazione della precedente normativa in materia, costituita dalla legge n. 264 del 1991; e' inammissibile, ad avviso degli interroganti, che lo Stato prima riconosca l'operativita' di una categoria con la legge n. 264 del 1991, (dando anche incarichi di funzioni pubbliche - vedi articolo 92 nuovo codice della strada) poi decida, con altre norme, di sottrarre loro gran parte di quei compiti assegnati senza considerare i notevoli investimenti in strutture telematiche (i collegamenti previsti dal decreto del Presidente della Repubblica n. 156 del 1986, e decreto ministeriale n. 514 del 1992) e di personale, fatto dalle agenzie anche per venire incontro alle esigenze della pubblica amministrazione per un servizio piu' efficiente; per lo "snellimento" burocratico teorizzato dalla proposta Cassese, che in questo caso non abolisce degli obblighi burocratici, ma si limita a trasferirli a diversi soggetti la quale si avvarrebbe di procedure informatiche fatti salvi gli approfondimenti necessari, nell'epoca di Tangentopoli, a verificare la mole e la natura degli interessi economici gestiti nel rapporto tra innovazione informatica e grandi aziende fornitrici di prodotti e servizi informatici, sarebbe ugualmente produttivo e poco complicato tecnicamente attivare il collegamento telematico (via "modem", cioe' tramite linea telefonica, decreto del Presidente della Repubblica n. 156 del 1986, tra le agenzie ed il Centro Elaborazione Dati. CED della Motorizzazione Civile); vi sarebbe inoltre, con il recepimento della proposta Cassese, il rischio, da parte del Ministero, dell'invio tramite servizio postale, a tutti gli acquirenti e i nuovi intestatari di autoveicoli e di patenti di un bollino autoincollante da apporre sul libretto di circolazione, con la possibilita' di ritardi, smarrimenti, contestazioni, istanze e ricorsi degli utenti ai quali non arrivi nei tempi debiti o non arrivi affatto oppure sia errato -: se il Governo ritenga di dover mantenere invariate e, dunque, approvi le direttive in materia di procedure burocratiche automobilistiche proposte dal Ministro Cassese, ovvero ritenga di doverle esaminare e modificare. (4-01326)