Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro della difesa. - Per sapere: premesso che nessuno degli obiettori segnalati dagli Enti della provincia di Caserta risulta essere stato segnalato, in dispregio alla prassi consolidata che e' stata seguita fino ad oggi; considerato che questo comporta notevoli danni economici e ritardi sull'attuazione dei programmi sociali che le associazioni predispongono con i corsi di formazione precedenti il servizio e previsti dalla stessa legge istitutiva del servizio civile. Con ricadute negative sul territorio interessato all'azione sociale degli obiettori stessi; considerato che questa situazione, che riguarda tutto il territorio nazionale, comporta una serie di danni economici a tutte le famiglie degli obiettori, assegnati a sedi operative che distano quasi sempre centinaia e centinaia di chilometri da casa -: quali siano i criteri seguiti per l'assegnazione degli obiettori di coscienza in servizio civile dello scaglione del 17 giugno ad Enti diversi da quelli che ne hanno fatto richiesta. (4-01396)

In ordine ai quesiti posti nell'interrogazione si rappresenta che nel procedere alle assegnazioni degli obiettori di coscienza, si tiene conto di massima delle indicazioni fornite sia dagli enti che dai giovani interessati. Piu' del 90 per cento degli obiettori di coscienza, infatti viene assegnato ad enti che si trovano nell'ambito della regione ed il 70 per cento addirittura nella provincia di residenza. Accade, qualche volta, che gli obiettori vengano inviati presso un ente non richiesto, come nei casi cui viene fatto riferimento nell'interrogazione. Cio' perche' l'Ente prescelto risulta saturo di obiettori, oppure sospeso. In questi casi, comunque, l'assegnazione viene effettuata sulla base delle indicazioni dell'interessato circa la propria area vocazionale. Tale fenomeno non e' del resto particolarmente rilevante, e si verifica soprattutto in situazioni particolari e contingenti, come per le precettazioni del mese di giugno '94. In tale periodo infatti - e non per cause imputabili a questo Ministero, bensi' per l'alto numero delle domande presentate e per difficolta' connesse alla complessa istruttoria - occorreva avviare al servizio ancora un consistente numero di obiettori per i quali stava per scadere il termine massimo di 18 mesi dalla domanda, previsto per la precettazione. Anche in questi casi si e' comunque cercato di tenere in considerazione le preferenze degli obiettori ed il progetto generale di servizio degli enti. Non sembrano sussistere peraltro danni economici a carico delle famiglie degli obiettori in servizio in luoghi distanti dalla residenza, dal momento che gli enti di assegnazione, ai sensi dell'articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 1139/1977, garantiscono idonea sistemazione ai giovani per il vitto e l'alloggio. Nel caso specifico, evidenziato nell'interrogazione, si e' proceduto secondo criteri sopraindicati e senza creare alcun danno alle famiglie dei giovani obiettori della provincia di Caserta. Il Ministro della difesa: Previti.