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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01509 presentata da MARENGO LUCIO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940616

Ai Ministri dei trasporti e navigazione, del tesoro, del lavoro e previdenza sociale e del bilancio e programmazione economica. - Per sapere - premesso che: con decreto ministeriale n. 2164 del 22 settembre 1984 e' stata approvata la Convenzione n. 40/84 relativa alle "prestazioni integrate afferenti la progettazione e costruzione delle opere occorrenti per il completamento del raddoppio della linea ferroviaria Bari-Lecce", lavori, questi, compresi nel "Piano poliennale di sviluppo della rete ferroviaria nazionale" elaborato in ossequio alla legge 12 febbraio 1981, n. 17; successivamente, col "Programma decennale degli investimenti di potenziamento del Piano di ristrutturazione finalizzato al risanamento e allo sviluppo dell'Ente Ferrovie dello Stato" dell'8 marzo 1990 sono stati previsti interventi per 200 miliardi di lire allo scopo di eseguire il raddoppio nella tratta Bari-Torre a Mare-Fasano e per 190 miliardi di lire destinati all'elettrificazione della tratta Bari-Lecce; il Concessionario e' stato chiamato in data 16 luglio 1992 a sottoscrivere un "atto di sottomissione" per il completamento dei lavori nella tratta Mola-Monopoli, al quale a tutt'oggi non risulta sia stato dato corso; al momento sono in corso solamente i lavori per elettrificare la preesistente linea, mentre, quelli relativi al raddoppio, risultano bloccati, dopo che con i finanziamenti sino ad oggi stanziati si sono potuti eseguire solo interventi frazionati e di modeste entita' in relazione alla richiamata convenzione e piu' precisamente: 1) eliminazione di alcuni passaggi a livello nei comuni di Bari, Polignano, Monopoli e Brindisi, con realizzazione di sovrappassi e sottopassi sostitutivi; 2) sostituzione di strutture fatiscenti; 3) lavori preliminari occorrenti per la realizzazione di uno scalo merci in Polignano a Mare, laddove sono stati eseguiti scavi di rilevanti entita' consistenti in una grossa voragine attualmente utilizzata esclusivamente a discarica; 4) i lavori di raddoppio della linea ferroviaria Bari-Lecce, ad oggi, trovano consistenza solo e soltanto nelle piccole tratte Torre a Mare-Mola e Brindisi-Tuturano -: se siano a conoscenza che l'Ente Ferrovie dello Stato, in seguito a deliberazione CIPET, del 30 novembre 1993 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 29 marzo 1994, ha disposto, con comunicazione n. 969 del 19 aprile 1994, la chiusura del contratto di concessione di cui al primo capoverso, dando disposizioni per la restituzione, ai proprietari, dei suoli precedentemente occupati, e del perche' non si siano utilizzati, per i lavori in questione, tutti i fondi previsti, anche in considerazione del benefico apporto, di questi, ai fini occupazionali e di ripresa dell'indotto delle costruzioni nelle province di Bari, Brindisi e Lecce; se i Ministri interrogati ritengano valido l'operato dell'Ente Ferrovie dello Stato, considerato che dalla disposizione di cui innanzi ne deriva grave sperpero di danaro pubblico ove si considerino i danni che saranno richiesti dai proprietari delle aree all'atto della restituzione dei suoli espropriati e non utilizzati, oltre agli importi gia' spesi per aver eseguito sui sedimi di dette aree, e inutilmente, lavori di bonifica da ordigni bellici; se i Ministri interrogati sono a conoscenza che il Concessionario, avverso le decisioni della Societa' Ferrovie dello Stato S.p.A., ha prodotto riserve per danni ammontanti ad oltre lire 100 miliardi salvo eventuali ulteriori danni che andrebbero, se riconosciuti, ad accrescere il danno erariale per non aver portato a compimento tutti i lavori per rendere funzionale l'intera tratta Bari-Lecce. Ma a parte la preindicata considerazione, rimane in fatto che l'abbandono della volonta' politica ed economica si tradurrebbe in un macroscopico spreco di danaro pubblico. Non vi e' dubbio che i pugliesi rinnovano doglianza per l'eventuale mancata realizzazione della necessaria opera di raddoppio della linea ferroviaria Bari-Lecce. Tale malaugurata evenienza causerebbe gravissimi danni all'intera economia regionale con evidenti disagi per gli utenti che si vedrebbero ingannati nelle promesse e nelle aspettative per un'opera regolarmente "affidata" e non realizzata nella sua intierezza. Non puo' essere sottaciuto che se dovese persistere l'atteggiamento assunto dalla "concedente" nella risoluzione dell'intero contratto, creerebbe disagi con un inevitabile dano all'intera economia in materia di trasporti. Non v'e' chi non si accorge che la mancata realizzazione dell'intero appalto si traduce in un'opera incompiuta e i lavori fino ad oggi eseguiti risulterebbero inutilizzabili. Eppoi, perche' si e' perpetrata una evidente discriminazione? Infatti i lavori ferroviari Bari-Taranto risultano essere rifinanziati ed in corso di realizzazione, mentre il raddoppio della linea ferroviaria Bari-Lecce, al momento, non trova pratica attuazione; se ritengano valido l'operato dell'Ente Ferrovie dello Stato S.p.A., in considerazione dello sperpero di danaro pubblico, qualora i lavori non dovessero essere portati a compimento; se il Ministro dei trasporti e della navigazione non ritenga, alla luce del previsto scioglimento del CIPET, rivedere gli adempimenti della deliberazione del 30 novembre 1993 dello stesso CIPET che prevederebbe l'esclusione del raddoppio della Bari-Lecce con le gravi conseguenze economiche che ne deriverebbero. (4-01509)

 
Cronologia
lunedì 13 giugno
  • Politica, cultura e società
    A seguito della sconfitta elettorale Achille Occhetto si dimette da segretario del PDS, Ottaviano Del Turco da segretario del PSI e Willer Bordon da coordinatore di Alleanza democratica.

martedì 21 giugno
  • Politica, cultura e società
    Valdo Spini è nominato coordinatore del PSI.