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Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01619 presentata da MESSA VITTORIO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940622

Ai Ministri per la funzione pubblica e gli affari regionali e dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: con provvedimento della regione Lazio e' stato istituito il cosiddetto Parco dei Monti Lucretili comprendente i territori di svariati comuni della Sabina romana, tra i quali Palombara, Moricone, Montelibretti, Monteflavio ecc.; la determinazione della perimetrazione del territorio da destinare a parco e' stata evidentemente dettata da pura demagogia ambientalista senza tener assolutamente conto delle reali esigenze della collettivita'; il parco attualmente comprende zone che potrebbero e dovrebbero essere destinate allo sviluppo abitativo ed agricolo delle zone interessate dalla perimetrazione; attualmente perfino la stazione Cotral di Palombara, in pieno centro abitato, risulta inserita nel parco; i numerosissimi cacciatori della zona sono stati acriticamente privati della possibilita' di cacciare nella zona; peraltro l'istituzione della zona destinata a parco si e' limitata alla determinazione, sulla carta, dei territori interessati, senza alcun intervento che possa di fatto rendere il parco fruibile da parte della collettivita' -: se corrisponda al vero quanto sopra; se non intendano i Ministri competenti sollecitare gli organismi preposti a rivisitare, congiuntamente ai Comuni interessati, la perimetrazione del parco al fine di addivenire ad una nuova determinazione dei confini delle zone protette e di coniugare cosi' gli interessi della salvaguardia dell'ambiente con le reali esigenze della collettivita'. (4-01619)

In relazione all'interrogazione parlamentare in oggetto e sulla base degli elementi di risposta acquisiti presso il Commissariato del Governo nella regione Lazio, si comunica quanto segue. La perimetrazione del Parco Naturale regionale "Monti Lucretili" e' stata effettuata in base alle conoscenze acquisite in anni di studi, osservazioni e ricerche nei settori naturalistico e storico archeologico, in parte riassunte nella pubblicazione "Monti Lucretili, un parco naturale nel Lazio" (1980, ed edizioni successive) edita dalla provincia di Roma; il parco, nella sua estensione complessiva, deve assicurare, tra l'altro, la tutela di specie animali e vegetali rare o in estinzione, che comprendono areali alquanto estesi. Oltre ad aree boschive ed a pascoli il parco include, al suo interno, analogamente a gran parte delle aree protette italiane o di altri paesi europei, aree agricole prevalentemente destinate a colture legnose pregiate (oliveti) che costituiscono un importante motivo di interesse e di valorizzazione dell'area protetta. La presenza del Parco non costituisce in alcun modo motivo di turbativa al normale svolgimento delle attivita' agricole tradizionali ma, al contrario, come riconosciuto da molti coltivatori, rappresenta una garanzia contro i danneggiamenti in precedenza provocati da alcuni cacciatori irrispettosi dei divieti di esercizio venatorio gia' vigenti all'interno delle colture legnose fruttifere. La politica del parco nei confronti di queste attivita', in accordo con il dettato dell'articolo 8 della legge regionale 28 novembre 1977, n. 46, e dell'articolo 8 della legge regionale 26 giugno 1989, n. 41 e analogamente a quanto avviene in altre aree protette, si articolera' sulla duplice linea della promozione commerciale dei prodotti agricoli e zootecnici dell'area mediante l'istituzione di uno specifico marchio di qualita' e sull'indennizzo degli eventuali danni arrecati alle colture dalla fauna selvatica. Nel caso particolare dei danni provocati dai cinghiali, il cui numero e' certamente superiore alle capacita' portanti dell'ambiente, il Parco sta predisponendo delle iniziative atte a consentire il controllo di tale popolazione mediante prelievi ed eventualmente abbattimenti selettivi, in base a quanto consentito dalle normative vigenti. Per quanto concerne le esigenze di un equilibrato completamento del tessuto urbanistico dei centri abitati del Parco, dei quali due soltanto sono completamente inseriti nel territorio protetto, esse saranno contemperate nella giusta misura nell'ambito degli studi del Piano di Assetto di cui agli articoli 7 e 8, della citata legge regionale n. 41/89, salvaguardando il comprensorio dagli abusi di uno sviluppo edilizio incontrollato che ha definitivamente compromesso importanti settori del territorio ad esso limitrofo. Lo stesso Piano conterra' le direttive riguardo agli interventi di riqualificazione delle aree di margine dell'area protetta, spesso caratterizzate da un forte livello di antropizzazione, come quella di Palombara Sabina, citata nell'interrogazione. Le limitazioni eventualmente derivanti all'attivita' venatoria dall'istituzione del Parco sono certamente compensate dalla funzione di ripopolamento faunistico che innegabilmente esso svolge e, certamente, tale funzione sara' destinata ad accrescersi con l'attivazione di idonei interventi di riqualificazione faunistica attualmente allo studio. Per quanto concerne i diritti dei cacciatori locali si auspica una rapida soluzione del problema mediante la possibilita', contemplata negli attuali disegni di legge di riforma delle normative regionali in materia di attivita' venatoria, di istituire appositi ambiti venatori riservati ai residenti. In ordine, infine, all'ultimo punto dell'interrogazione relativo al caso specifico della mancanza nel Parco dei Monti Lucretili di interventi che possano rendere fruibile l'area protetta, oltre a rimandare alla prevista presentazione, in tempi brevi, delle indicazioni programmatiche contenute negli strumenti di attuazione in fase di ultima stesura, la regione ha posto in evidenza come l'azione di tutela comunque assicurata al territorio di cui trattasi, mediante un'apposita normativa di salvaguardia, abbia costituito una condizione imprescindibile per la conservazione dei valori ambientali e culturali dell'area e quindi per una loro corretta valorizzazione turistica. Il Ministro per la funzione pubblica e gli affari regionali: Frattini.



 
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