Documenti ed Atti
XII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01645 presentata da VITO ELIO (FORZA ITALIA) in data 19940623
Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri dell'interno, dell'ambiente, dei lavori pubblici e per la funzione pubblica e gli affari regionali. - Per sapere - premesso che: il Consiglio comunale di Grosseto ha autorizzato il Sindaco alla stipula di un Accordo di programma con la regione Toscana, di cui all'articolo 27 della legge n. 142 del 1990, per la realizzazione di Edilizia Residenziale da destinare ai dipendenti pubblici, ai sensi dell'articolo 18 della legge n. 203 del 1991; il progetto relativo all'accordo di programma prevede la costruzione di 240 alloggi, per complessivi mc. 125.000, in localita' Casalone, dove il piano regolatore generale esclude la edificabilita', vanificando in tal modo la pianificazione urbanistica; la decisione sull'intervento e' stata assunta oltre i termini di legge e prima che giungesse l'autorizzazione ministeriale alla deroga-: 1) quali iniziative legislative intenda assumere per evitare che l'applicazione della legge n. 203 del 1991 confligga con gli interessi e le competenze degli enti locali di pianificazione e di programmazione; 2) quali iniziative intenda assumere per verificare la legittimita' delle procedure adottate dal Consiglio comunale di Grosseto e dalla regione Toscana per la stipula dell'accordo di programma per la realizzazione dell'insediamento abitativo in localita' Casalone. (4-01645)
In riferimento alla interrogazione indicata in oggetto, si rende noto che la regione Toscana e il Sindaco del comune di Grosseto hanno sottoscritto l'accordo in argomento, relativo al programma integrato da realizzare nello stesso comune di Grosseto, in data 14 giugno 1994 e quindi entro i termini previsti dalla legge n. 493/93 articolo 8, come modificata da successivi provvedimenti. Si fa presente, inoltre, che ai sensi dell'articolo 27, comma 4, della legge 142/90, l'accordo di programma, qualora adottato, produce le eventuali variazioni agli strumenti urbanistici e, quindi, tutta l'instaurazione della procedura non prevede alcuna autorizzazione preventiva ministeriale essendo la materia di stretta competenza delle autonomie locali. Il Ministro dei lavori pubblici: Radice.