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Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01700 presentata da GRAMAZIO DOMENICO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940624

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che: per le Amministrazioni centrali, fra il 1992 ed il 1993, si e' registrata una caduta di circa il 3,2 per cento mentre per le Amministrazioni locali i dati relativi ai detti periodi corrispondono ad una caduta di 1,7 per cento circa; riguardo a cio' non sembra casuale che tale frana, incidente su una spesa media annua di non meno di 3.500 miliardi (corrispondente a non meno del 15 per cento del mercato nazionale), sia avvenuta in concomitanza del decreto n. 39 del 12 febbraio 1993, che istituisce, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, l'Autorita' per l'informatica della Pubblica Amministrazione con obiettivi di interposizione dirigistica e sovraordinaria fra le Amministrazioni ed il mercato -: se siano a conoscenza degli effetti degli ulteriori lacci procedurali di tipo "breznievano" e vetero pianificatorio costituiti da una sequenza inarrestabile di atti burocratici previsti dal decreto n. 39 del 1993 ("linee strategiche", "piani triennali", "aggiornamenti annuali", "pareri obbligatori", "preventiva congruita' tecnico-economica", "monitoraggi" ed altro) da approvare a cura del Presidente del Consiglio, del Ministro del tesoro, del Ministro del bilancio e della programmazione economica, autorita' per l'informatica, dei nuclei di valutazione, della Corte dei Conti e delle varie Commissioni e Comitati costituiti e da costituire; se siano a conoscenza della mancanza di trasparenza dei criteri di nomina previsti dal decreto n. 39 del 1993 e riguardanti l'Autorita' che pur essendo organo della Presidenza del Consiglio e' diretta da cinque membri, da cinque commissari e da un direttore generale (nessuno dei quali facente capo alle Amministrazioni Centrali da servire), tutti designati non dal Presidente del Consiglio ma dallo stesso Presidente dell'autorita', in totale difformita' e contrasto con le norme del decreto legislativo n. 29/1993 e di quelle altre successive di oggettivita' delle strutture della Pubblica Amminstrazione; se siano a conoscenza della trasparenza dei criteri di scelta del personale dell'Autorita', che pur essendo il massimo organo tecnico dell'informatica pubblica, e' invece costituito da funzionari, salvo qualche eccezione, affluiti da banche, enti economici e da aziende private, con costi per l'erario fortemente superiori a quelli dei funzionari di ruolo dello Stato e con conoscenze pressoche' nulle dei procedimenti amministrativi che dovrebbero automatizzare; se siano a conoscenza della imponente bardatura cartacea che il decreto n. 39 del 1993 ha interposto fra la produzione e le amministrazioni e che comporta ritardi di molti mesi per le realizzazioni dei progetti informatici pubblici, cosi' che fra la scelta e le esecuzioni ormai si superano i dodici mesi, rendendo quantomeno obsolete molte delle soluzioni tecniche a suo tempo previste; se siano a conoscenza delle scelte tecniche dell'Autorita', che invece di adottare soluzioni concrete di immediata funzionalita' e di pronto impiego, sta propugnando soluzioni tecnologiche di origine accademico-universitarie fortemente frammentate, da collegare poi con una grande e costosa rete di futura memoria, e di complessa ed indefinita gestione, da affidare a personale ancora da reperire e da formare; se non ritengano opportuno sospendere ogni ulteriore nomina dei vertici dell'Autorita' per l'informatica della Pubblica Amministrazione e rivedere il decreto n. 39 del 1993 nella direzione di una immediata soppressione dell'Autorita' e la sua sostituzione con una o piu' strutture tecniche di servizio e supporto formate dalla sinergia del qualificato personale informatico di ruolo statale, oggi disperso in CED piccoli e medi, isolati fra loro. (4-01700)

Con riferimento all'interrogazione indicata in oggetto, si fa presente quanto segue. La caduta del mercato informatico telematico verificatasi tra il 1992 e il 1993, e' un fenomeno che non ha riguardato solo il settore della Pubblica amministrazione, ma ha coinvolto tutti i settori del suddetto mercato (servizi, distribuzione ed industria), confermando il "trend" in discesa gia' registrato negli anni precedenti. La flessione dello stesso mercato poi, e' erroneamente connessa all'istituzione dell'autorita' per l'informatica nella Pubblica amministrazione; sul lato dell'offerta infatti grande influenza ha esercitato il fenomeno del "downpricing" (abbassamento dei prezzi), realizzato attraverso una riduzione del listino prezzi, sul lato della domanda invece ha pesato il clima di incertezza generale dovuta all'andamento ciclico della domanda stessa, e piu' in generale all'atteggiamento particolarmente cauto da parte degli imprenditori sia pubblici che privati, dovuto agli effetti del "dopo-tangentopoli". Tutte queste concause hanno determinato una contrazione generalizzata degli investimenti. In realta' l'autorita' per l'informatica nella Pubblica amministrazione, per quanto di sua competenza, ha tentato di stimolare la tendenza negativa del mercato, utilizzando al meglio la possibilita' operativa offerta dal decreto-legge n. 39 del 1993 riguardante le norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche. L'attivita' di monitoraggio, poi, svolta dall'AIPA (Autorita' per l'informatica nella pubblica amministrazione), riguarda solo contratti con un importo superiore ai 50 miliardi di lire ed e' strumento ottimale per verificare e consentire il raggiungimento degli obiettivi posti a base dei suddetti contratti. Infatti organismi come la Banca mondiale, il Fondo monetario internazionale, la stessa CEE, partecipano a programmi di investimento solo se gli stessi siano soggetti ad un rigoroso monitoraggio e dedicano larga parte delle loro risorse a queste attivita'. Con riferimento poi ai pareri obbligatori, gli stessi devono essere richiesti all'AIPA solo per contratti i cui importi siano superiori ai 300 milioni di lire (IVA compresa) salvo un breve periodo in cui questo limite era stato ridotto a 120 milioni (IVA compresa). Il rilascio del parere da parte dell'AIPA ha, in definitiva, l'obiettivo di evitare l'acquisizione di sistemi obsoleti, consentendo al tempo stesso, l'allineamento ai prezzi di mercato, con risparmi fino al 40 per cento della spesa prevista dall'amministrazione interessata. Si informa inoltre che le nomine dei membri dell'AIPA ed il reclutamento del personale sono avvenute nel pieno rispetto della normativa contenuta nel decreto legislativo 39/93, ed infatti non vi e' stato alcun rilievo di legittimita' da parte degli organi di controllo. Attualmente prestano servizio presso l'AIPA 61 unita' (a fronte delle 150 previste in decreto); di queste 32 provengono da amministrazioni pubbliche, 16 da enti pubblici e 13 da societa' a partecipazione statale. Considerando, inoltre, l'onere economico affrontato dalle imprese private operanti nel settore, le quali corrispondono dalle lire 700.000 alle lire 1.200.000 giornaliere a ciascun capoprogetto od analista, l'AIPA realizza notevoli economie in quanto corrisponde al proprio personale solo la retribuzione prevista dal comparto di provenienza, che e' di gran lunga inferiore alle cifre sopraindicate. In merito, infine, alle scelte tecniche, l'Autorita' non agisce secondo criteri di valutazione di tipo teorico ed accademico, come rilevato nell'interrogazione, ma tiene sempre presenti i fattori strategici e la coerenza intrinseca delle operazioni proposte, valutando la loro efficacia operativa in connessione ai costi da sostenere. In definitiva, l'Autorita' ha sicuramente tutte le capacita' organizzative e tecniche necessarie per una puntuale realizzazione e gestione dell'attivita' nel settore dell'informatica pubblica in Italia. Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri: Letta.



 
Cronologia
martedì 21 giugno
  • Politica, cultura e società
    Valdo Spini è nominato coordinatore del PSI.

venerdì 24 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al Consiglio europeo di Corfù, in Grecia, vengono firmati gli atti di adesione dell'Austria, della Finlandia, della Svezia e della Norvegia.

mercoledì 29 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Sergio Fois, Gian Vittorio Gabri, Franco Fumagalli, Carlo Federico Grosso, Andrea Proto Pisani, Giovanni Fiandanca, Alfredo Pazzaglia, Agostino Viviani e Franco Franchi sono eletti al primo scrutinio membri del Consiglio superiore della magistratura.