Documenti ed Atti
XII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00152 presentata da MICHIELON MAURO (LEGA NORD) in data 19940706
Ai Ministri dell'industria, commercio e artigianato, per le risorse agricole, alimentari e forestali e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: nel 1983, a causa di una serie concordata di azioni a livello politico e le scelte operate dall'allora Ministro dell'agricoltura e della Coldiretti, hanno determinato il forzato assoggettamento delle societa' del Gruppo Saccarifero Veneto al commissariamento ai sensi della legge "Prodi"; tale soluzione fu prospettata come l'unica in grado di salvare la bieticoltura italiana. Si riportano alcune dichiarazioni dal Ministro dall'agricoltura; in data 19 marzo 1985, "per il Gruppo Saccarifero Veneto e' stata scelta, sotto l'impulso del Governo, la strada della legge Prodi" e, in data successiva, il "Ministero ha assunto una diretta responsabilita' con l'applicazione della legge Prodi al Gruppo Montesi"; su provvedimento del Ministro dell'industria protempore, venne nominato quale commissario del gruppo l'avvocato Luigi Marangoni di Venezia: questi anziche' procedere al risanamento del gruppo ha effettuato una vera e propria svendita dei cespiti. In particolare, ha ceduto nove zuccherifici del gruppo per la esigua cifra di 63 miliardi all'ISI, societa' di compartecipazione tra Eridania e Associazioni Bieticole (leggi: Coldiretti) con l'intervento di una finanziaria di Stato, appositamente costituita: la RIBS; subito dopo l'acquisto degli impianti, all'ISI sono stati concessi finanziamenti agevolati per circa 200 miliardi erogati dallo Stato e garanti, ad avviso dell'interrogante stranamente, solo da una parte di quei nove zuccherifici valutati in blocco per 63 miliardi; con cio', il pilotaggio della dichiarazione di insolvenza e del successivo commissariamento del Gruppo Saccarifero Veneto hanno in buona sostanza sortito l'effetto di provocare la chiusura dei stabilimenti, sperperare denaro pubblico, distruggere migliaia di posti di lavoro e porre in crisi una miriade di aziende fornitrici di maggiori e minori dimensioni, spesso piccoli artigiani. Per inciso, un danno di certo non indifferente e' stato sofferto anche all'intero sistema bancario; il previsto rafforzamento della bieticoltura italiana, che avrebbe determinato l'intera procedura resta ancora tutto da dimostrare; i massicci interventi nel frattempo attuati sono costati miliardi a carico dell'erario; ovvero, come al solito, dell'ignaro contribuente; il commissario Marangoni e' stato al centro di alcune vicende giudiziarie a causa del suo operato -: quali controlli siano stati esercitati sulla gestione commissariale nonche' sulla destinazione dei finanziamenti erogati e sulla loro dispersione senza alcuna salvaguardia dell'occupazione; se risulti che il commissario abbia posto in essere tutte le procedure previste per "sanare" il Gruppo Saccarifero Veneto e quali iniziative siano state assunte per accertare la congruita' del suo operato da parte del comitato di sorveglianza e da parte del Ministro dell'industria, commercio e artigianato; quali misure intenda adottare nei confronti dell'intera vicenda, che vede coinvolti piu' responsabili a piu' livelli, in definitiva, cosa intenda fare per rimediare alla disastrosa conclusione dell'iniziativa che, gia' all'epoca, da alcune parti era stata data come ampiamente scontata. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, rimasto privo di riscontro nella undicesima legislatura n. 4-01631 pubblicata in allegato B del 29 maggio 1992. (5-00152)