Portale storico della Camera dei deputati

Le Commissioni VIII e XII, considerato: la gravita' dell'inquinamento prodotto nel territorio del comune di Casale Monferrato dalla prolungata lavorazione dell'amianto e dai numerosissimi manufatti dispersi sul territorio nel medesimo comune; l'elevato tasso di mortalita' da mesotelioma, 16 volte maggiore di quello riscontrato in Europa, presente nella citta' di Casale Monferrato, patologia da considerarsi strettamente dipendente dalla presenza nell'aria di fibre di amianto; gli interventi e i progetti dell'Amministrazione comunale di Casale Monferrato e la richiesta da essa avanzata allo Stato e alla Regione per lo stanziamento di fondi adeguati per i progetti territoriali di bonifica nonche' per il potenziamento dei servizi di igiene pubblica e delle strutture sanitarie della USSL 76, e la rapida messa in sicurezza dell'ex stabilimento Eternit Spa, nel rispetto delle procedure previste a garanzia della salute pubblica; ritenuto che: nel territorio del comune di Casale Monferrato esistono rischi gravi per l'ambiente e la popolazione e che sia urgente definire un piano globale di risanamento individuando tutte le misure atte a superare la concreta situazione di rischio e a ristabilire una qualita' ambientale non dannosa per la salute umana; debbano, in tale contesto, essere potenziate tutte le attivita' di dismissione gia' stabilite dalla legge n. 257 del 1992 nonche' le azioni di prevenzione e cura; impegnano il Governo a: dichiarare area ad elevato rischio ambientale, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 7 della legge 8 luglio 1986, n. 349, il territorio del comune di Casale Monferrato; promuovere la conclusione di un Accordo di programma del Ministero della sanita' con la Regione Piemonte e il comune di Casale Monferrato, per la realizzazione di adeguati interventi di protezione e cura della salute umana, in particolare mediante il potenziamento dell'osservazione epidemiologica, l'intensificazione delle azioni di diagnosi precoce, la riorganizzazione delle strutture oncologiche pubbliche; a predisporre un adeguato piano finanziario mediante la concentrazione delle risorse finanziarie distribuite tra diverse responsabilita' (Fondo sanitario regionale; stanziamenti iscritti al Bilancio dello Stato ai sensi dei commi 3 e 4 dell'articolo 16 della legge n. 257 del 1992, fondi della Presidenza del Consiglio per le bonifiche di urgenza di rilevante interesse, fondi del Ministero dell'ambiente per l'intervento in zone definite ad altro rischio) nonche' ad operare, d'intesa con la Regione Piemonte, per la presentazione di appositi progetti finanziabili dall'Unione Europea (iniziative "Urban" e "Life") relativi allo stoccaggio ed eliminazione dei rifiuti tossici e nocivi e al risanamento di situazioni urbane il cui ambiente e' particolarmente compromesso. (7-00035)