Documenti ed Atti
XII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02336 presentata da INCORVAIA CARMELO (PROG.FEDER.) in data 19940720
Al Ministro degli affari esteri. - Per conoscere - premesso che: in Turchia, il Parlamento ha abrogato le immunita' per n. 6 (sex) deputati curdi accusati di propagandare il separatismo, e ha consentito il loro arresto; un tribunale di sicurezza ha arrestato due ex deputati curdi per accuse similari; il governo ha ristretto la liberta' di espressione, fa uso di tortura nei confronti dei detenuti in attesa di giudizio, commette sistematicamente abusi contro i civili nel corso delle operazioni di repressione nel sud-est del Paese, e viola diffusamente i diritti umani; la Camera dei rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti ha chiesto di condizionare l'aiuto alla Turchia al rispetto dei diritti umani; l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha deliberato l'invio di una delegazione in Turchia per approfondire la questione curda, e il suo riflesso sui diritti umani; la CSCE anche ha deliberato di inviare una missione di studio -: se intenda assumere un'iniziativa presso il governo turco, governo peraltro alleato e membro della NATO, per il ristabilimento, erga omnes, della liberta' di parola e dei diritti fondamentali. (4-02336)
L'Italia ha seguito e continuera' a seguire con costante attenzione l'evoluzione del problema curdo in Turchia, soprattutto in relazione alle iniziative adottate dalle Autorita' giudiziarie di Ankara nei confronti di alcuni Deputati curdi del Partito della Democrazia, che sollevano legittimi interrogativi per quanto concerne l'effettivo rispetto dei diritti umani e dei fondamentali valori democratici. Per quanto concerne in particolare il processo contro i parlamentari del partito filo-curdo D.E.P., il cui primo grado si e' concluso nel dicembre 1994 con la condanna degli otto deputati a dure pene detentive, l'Italia ha sostenuto pienamente la Dichiarazione dell'Unione Europea del 9 dicembre 1994 con cui e' stata espressa viva preoccupazione per la decisione assunta nei confronti di parlamentari liberamente eletti dal popolo, facendo altresi' riferimento ad una possibile revisione della sentenza in appello. Un forte messaggio di moderazione in relazione alla questione curda e' stato da ultimo trasmesso al Governo turco in occasione della riunione ministeriale tenutasi a Londra il 2 febbraio scorso, con la partecipazione di Italia, Germania, Gran Bretagna, Francia e appunto Turchia. Anche nell'ambito dei contatti bilaterali, l'Italia non ha mancato e non manchera' anche in futuro di sottolineare alle Autorita' turche l'opportunita' di un approccio costruttivo e flessibile nei confronti del problema curdo, che possa favorire la ripresa del dialogo politico, assicurando nel contempo il pieno rispetto dei fondamentali diritti dell'uomo, in omaggio ai princi'pi basilari della Convenzione Europea, di cui la stessa Turchia e' parte. Cio' anche nella prospettiva dell'avvicinamento di Ankara alle istituzioni europee. Si ritiene in ogni caso che occorra evitare ogni forma di isolamento della Turchia, che potrebbe avere effetti controproducenti sulla questione curda, rafforzando quelle componenti della societa' turca maggiormente inclini a impostazioni repressive. Il sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Scammacca.