Portale storico della Camera dei deputati

La XIII Commissione, premesso che: le aziende agricole, come e' noto, in conseguenza di calamita' naturali e della mancata previsione di misure idonee a rendere competitivo il settore in sede CEE, sono colpite da crisi gravissima ai limiti della irreversibilita'; tra l'altro, molte aziende non hanno ricevuto il risarcimento dei danni previsto dalla legge; tale situazione ha portato via via, negli anni, le suddette aziende ad un elevato e non piu' sostenibile indebitamento, provocando difficolta' crescenti anche per la notifica dei decreti ingiuntivi a loro carico; a causa dei decreti ingiuntivi emessi le banche hanno interrotto le erogazioni dei crediti e prestiti, soffocando in tal modo la vita delle aziende; per la prossima scadenza di novembre, da parte dello SCAV, risultano gia' consegnati i ruoli esattoriali, che, in tale situazione, rappresentano un colpo pesantissimo con prevedibili conseguenze disastrose sull'economia agricola e sull'occupazione (si calcola che 100 mila aziende si trovano in tale situazione); si rendono necessarie ed indifferibili iniziative idonee e far fronte alla situazione di crisi richiamata; impegna il Governo ad adottare le iniziative piu' opportune ed i provvedimenti piu' efficaci per corrispondere in positivo alle gravi situazioni descritte, a porre in essere gli interventi idonei, tra l'altro con sospensione, dilazione ed esenzioni delle debitorie, a superare la situazione sopra denunciata, non escludendo di procedere a condoni totali o parziali (dal 30 al 50 per cento per le aziende che hanno avuto calamita' naturali per piu' di un triennio) nonche' la concessione di mutui a tasso agevolato per il risanamento definitivo, assicurando in tali ipotesi i contributi figurativi e garantendo il mantenimento delle prestazioni gia' percepite dai lavoratori dipendenti. (7-00042)