Documenti ed Atti
XII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02505 presentata da GRAMAZIO DOMENICO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940726
Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del tesoro e dell'industria, commercio e artigianato. - Per sapere - premesso che: secondo quanto stabilito dalla legge 23 giugno 1993, n. 202, il Ministero del tesoro assume la titolarita' delle azioni dell'Ente Cinema ed esercita i diritti dell'azionista d'intesa con l'Autorita' competente in materia di spettacolo per le determinazioni degli indirizzi culturali e d'intesa col Ministero dell'industria per la definizione della politica industriale cinematografica; il 25 luglio prossimo e' fissata l'Assemblea per l'approvazione del bilancio consolidato dell'Ente Cinema Spa; i sottoscritti parlamentari si dichiarano insoddisfatti dal piano di ristrutturazione del Gruppo Cinematografico pubblico predisposto dal Consiglio d'Amministrazione dell'Ente Cinema, valutandolo teso piu' alla sperimentazione ed alla ricerca di un ipotetico nuovo ruolo per il Cinema di Stato che non alla specifica valorizzazione e rilancio dell'intera industria cinematografica nazionale in rapporto alle reali esigenze di carattere produttivo, distributivo e di esercizio; l'attuale Consiglio d'Amministrazione, di nomina governativa, e' stato insediato dal decaduto Esecutivo; le uniche azioni concrete intraprese sin'oggi dal momento della sua nomina sono state nell'ordine: l'aumento dell'emolumento a favore degli stessi consiglieri d'amministrazione, talche' i sette di oggi "costano" complessivamente piu' dei dodici della passata gestione, e quindi l'eccessivamente sollecito insediamento in pieno clima elettorale, di amministratori dello schieramento progressista ai vertici delle societa' controllate Cinecitta' e Istituto Luce -: nel richiamare l'attenzione del Governo sull'urgenza di ridefinire al piu' presto un quadro legislativo e normativo che consenta il reale rilancio dell'industria cinematografica nel suo complesso grazie alla revisione della lacunosa legge sul cinema ed alla non meno carente citata legge 202, ed il ripristino degli organi collegiali nelle istituzioni attualmente in gestione commissariale quali il Centro Sperimentale di Cinematografia, se non ritengano opportuno che all'atto dell'ormai prossima approvazione del bilancio consolidato dell'Ente Cinema SPA venga contestualmente respinto il piano di ristrutturazione predisposto dallo stesso Consiglio dell'Ente che, diversamente da alcuni altri Enti delle ex Partecipazioni Statali, non ha ancora oggi ritenuto opportuno rimettere il proprio mandato al nuovo Esecutivo. (4-02505)