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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00022 presentata da SITRA GIANCARLO (PROG.FEDER.) in data 19940802

La Camera, premesso che: gli ultimi dati della Banca d'Italia confermano la piu' volte lamentata cronica debolezza del sistema bancario del Mezzogiorno, compendiabile nelle seguenti cifre: con il 36 per cento della popolazione, il Mezzogiorno annovera solo il 24 per cento degli sportelli, il 21 per cento dei depositi di credito ordinario, il 20 per cento degli impieghi di credito speciale e il 17 per cento degli impieghi di credito ordinario, cosi' che il rapporto fra impieghi e depositi locali e' solo del 63,3 per cento, contro l'83,7 per cento del resto del territorio e il 79,4 per cento della media nazionale; la medesima fonte indica altresi' una forbice fra tassi bancari attivi e passivi a vista che, rispetto alla media nazionale del 6,96 per cento, oscilla nelle regioni meridionali fra il 7,45 per cento della Puglia e il 9,40 per cento della Basilicata, contro oscillazioni nel resto del paese fra il 6,06 per cento dell'Emilia Romagna e il 7,83 per cento dell'Umbria; la Centrale dei rischi evidenzia per sua parte un'elevata rischiosita' degli impieghi bancari riscontrabile nelle regioni meridionali, dove il rapporto fra sofferenze e impieghi complessivi si colloca al 12,47 per cento, contro il 4,29 per cento del Nord Italia e il 5,80 per cento del centro Italia (coincidente con la media nazionale); il sottodimensionamento dell'attivita' bancaria nel Mezzogiorno, specialmente sul versante degli impieghi, e' giustificato solo in parte dall'andamento delle sottostanti grandezze dell'economia reale, considerando che secondo recenti dati resi noti dalla Confindustria il valore aggiunto al costo dei fattori dell'area meridionale ammonta comunque al 24,6 per cento del totale nazionale; e' evidente che il gap - voluto o meno - fra richiesta e offerta locali di servizi bancari "ufficiali" viene colmato da operatori non controllati (societa' finanziarie non segnalate all'Ufficio italiano dei cambi) se non addirittura in odore di abusivismo (societa' cooperative di credito, casse mutue, privati), che nella maggior parte dei casi praticano credito ad usura e non raramente impiegano fondi riciclati da proventi di attivita' illecite; il potenziale ruolo calmieratore che potrebbe essere rivestito dal sistema bancario grazie all'impiego delle importanti, ma tuttora teoriche, risorse di credito agevolato a medio e lungo termine destinate agli investimenti produttivi nelle aree svantaggiate del paese, rimane tuttora bloccato dall'atteggiamento dilatorio del Ministero dell'industria, che non ha ancora provveduto a firmare le convenzioni con le banche erogatrici malgrado sia trascorso oltre un anno e mezzo dal varo della legge 19 dicembre 1992, n. 488; impegna il Governo: a informare tempestivamente il Parlamento sulle operazioni di ristrutturazione, accorpamento e/o fusione tra banche meridionali, che operano nel Mezzogiorno indicando soluzioni tese a correggere impostazioni che di fatto aumentano le condizioni di dipendenza del sistema bancario meridionale; a favorire la creazione delle condizioni di efficienza dell'economia meridionale in generale, e del sistema bancario e finanziario in particolare, idonee ad eliminare sia pure progressivamente, anche attraverso il contenimento dei rischi, la forbice fra tassi bancari attivi e passivi e ad incoraggiare l'impiego su scala locale del risparmio ivi accumulato; ad adottare i provvedimenti amministrativi necessari per mettere in moto il meccanismo dell'intervento ordinario in favore delle aree svantaggiate, allargando effettivamente il convenzionamento per l'erogazione del relativo credito agevolato al maggior numero possibile di idonee banche sia nazionali che locali, rispettando cosi' la lettera e lo spirito dell'articolo 47 del Testo Unico creditizio; a verificare con attenzione il rispetto della normativa vigente sulla trasparenza delle condizioni praticate dalle banche, dai finanziatori del credito al consumo e dalle societa' finanziarie meridionali per favorire attraverso la concorrenza degli sportelli bancari un piu' facile accesso al credito da parte delle imprese e degli operatori economici meridionali; a contrastare con la massima determinazione la diffusione nel Mezzogiorno di operatori abusivi pseudo-bancari e pseudo-finanziari, di privati e di organizzazioni criminali con il conseguente strascico di episodi di riciclaggio di denaro sporco e di imposizione ricattatoria di tassi usurari; a incoraggiare la creazione nelle aree meridionali di borse locali, atte a consentire alle piccole e medie imprese della zona di usufruire di capitali di rischio, a costi minori rispetto all'indebitamento bancario, e la parallela diffusione di intermediari professionali di investimento, quali i fondi mobiliari chiusi e le societa' di ventur capital. (1-00022)

 
Cronologia
sabato 30 luglio
  • Politica, cultura e società
    L'ISTAT annuncia il primo saldo naturale negativo della popolazione italiana per l'anno 1993.

giovedì 4 agosto
  • Parlamento e istituzioni
    Muore a Roma il senatore a vita Giovanni Spadolini, già Presidente del Consiglio e Presidente del Senato.