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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00005 presentata da LIOTTA SILVESTRE SAVERIO (FORZA ITALIA) in data 19940803

La Camera, esaminato il documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 1995-1997, presentato dal Governo il 22 luglio 1994; preso atto che la questione del debito pubblico viene finalmente affrontata dal documento in termini di conflitto tra le generazioni che hanno avuto benefi'ci superiori alle risorse disponibili e quelle piu' giovani che si trovano oggi e sempre piu' si troveranno domani a pagarne i costi sproporzionati e ingiusti; considerato che la stessa recente sentenza della Corte costituzionale in materia di minimi pensionistici pone in piena evidenza tale conflitto e impone una ricognizione sistematica degli squilibri finanziari e sociali conseguenti alle politiche del passato e cio' anche ai fini di una piu' equa distribuzione dei costi economici e dei benefi'ci sociali; considerato che il nuovo assetto politico-istituzionale consente una credibile programmazione pluriennale della politica di bilancio, nella quale siano coniugate le indissolubili esigenze del risanamento della finanza pubblica, della promozione della ripresa economica e produttiva e della solidarieta' nei confronti delle fasce economicamente e socialmente piu' deboli; considerato che in questa nuova prospettiva puo' essere efficacemente perseguito l'obiettivo dell'efficienza ed economicita' del sistema pubblico, attraverso le politiche delle privatizzazioni, della riforma delle pubbliche amministrazioni e della valorizzazione delle autonomie, che superino definitivamente la prospettiva dello Stato assistenziale e favoriscano nel sistema la coesistenza concorrenziale fra pubblico e privato; considerato che a tali fini debbono essere rigorosamente applicate le regole conseguenti alla Costituzione, ai regolamenti e alle prassi parlamentari consolidate e alle norme della contabilita' dello Stato che impongono unita', coerenza ed organicita' alla decisione di bilancio nella sua articolazione in fasi e strumenti distinti secondo il contenuto proprio di ciascuno; condividendo l'impostazione e gli obiettivi del documento di programmazione economico-finanziaria per la manovra di finanza pubblica per gli anni 1995-1997, e sottolineando l'opportunita' che l'azione di risanamento si svolga in linea di massima attraverso misure di carattere strutturale e non a valenza temporanea o contingente; impegna il Governo 1) a mantenere il fabbisogno del settore statale per il 1995 a un livello inferiore ai 139 mila miliardi, con un avanzo primario pari ad almeno 34 mila miliardi (2 per cento circa del PIL); 2) ad operare in via programmatica predisponendo gli strumenti affinche' il fabbisogno si riduca, nel 1996, a un limite non superiore a 121 mila miliardi, con un avanzo primario di almeno 54 mila miliardi, e, nel 1997, a un limite non superiore a 107 mila miliardi, con un avanzo primario di almeno 77 mila miliardi, e coerentemente il rapporto debito/PIL si stabilizzi nel secondo anno del triennio, per iniziare a ridursi nel terzo; 3) a mantenere il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, al netto delle regolazioni debitorie e dei rimborsi IVA, ed escludendo le entrate derivanti da alienazioni e dismissioni di beni patrimoniali, in un limite massimo di 156.800 miliardi per il 1995. Per gli anni 1996 e 1997 il disegno di legge finanziaria per il 1995 indichera' i livelli massimi dei saldi i quali dovranno essere inferiori a quello del 1995 e tali da rappresentare tappe intermedie verso il conseguimento dei saldi programmatici pari a 147.400 miliardi nel 1996 e 134.300 miliardi nel 1997; 4) a predisporre altresi', ed in coerenza con gli obiettivi programmati per il triennio, misure immediatamente efficaci aventi un effetto pari ad almeno 5 mila miliardi di riduzione degli andamenti tendenziali del saldo netto da finanziare e del fabbisogno del 1994, restando inteso che, a partire dal 1995, eventuali provvedimenti correttivi volti a garantire il rispetto degli obiettivi programmati siano adottati prima della presentazione del disegno di legge di assestamento alle Camere o contestualmente ad essa; 5) a considerare i saldi per l'anno 1995 i saldi intermedi per gli anni 1996 e 1997 e i corrispondenti obiettivi di fabbisogno del settore statale risultanti dalla presente risoluzione, o i migliori saldi risultanti dai testi presentati dal Governo o da emendamenti approvati nel corso dell'esame parlamentare come limiti vincolanti per la discussione dei disegni di legge costituenti la manovra di bilancio per il 1995; 6) a concentrare gli interventi di correzione della legislazione sostanziale immediatamente correlati al conseguimento degli obiettivi di cui ai punti 1, 2 e 3, non rientranti nel contenuto proprio della legge finanziaria, ivi compresi quelli inclusi in disegni di legge gia' presentati, in un unico disegno di legge collegato caratterizzato dalla esclusiva finalita' di contenimento delle grandezze di finanza pubblica secondo gli indirizzi settoriali del documento prioritariamente in materia di previdenza, sanita', organizzazione delle pubbliche amministrazioni; tale disegno di legge collegato sara' esaminato in modo contestuale e correlato nell'ambito della sessione di bilancio di ciascuna Camera; gli effetti di tale provvedimento, unitamente a quelli del disegno di legge finanziaria e del bilancio, dovranno realizzare una riduzione del saldo netto da finanziare, rispetto all'andamento tendenziale di almeno 45 mila miliardi per il 1995 e rispettivamente di almeno 32 mila miliardi e 35 mila miliardi per il 1996 e 1997; 7) a disporre le ulteriori misure di riordino e razionalizzazione aventi carattere piu' strutturale e non immediatamente finalizzati al conseguimento degli obiettivi di saldo e di fabbisogno e gli interventi di sostegno dell'economia in appositi separati disegni di legge ai quali le Camere garantiranno priorita' d'esame al di fuori della sessione di bilancio; 8) a corredare i disegni di legge, nonche' i provvedimenti d'urgenza finalizzati al perseguimento degli obiettivi di politica economica di relazioni tecniche a dimostrazione anche degli effetti di aumento dell'entrata e di riduzione della spesa. Per quanto concerne il disegno di legge collegato di cui al punto 6 dovra' essere specificato l'apporto di ciascuna disposizione in termini di riduzione del saldo e del fabbisogno. Tale specificazione rappresentera' un parametro per la valutazione di ammissibilita' degli emendamenti; 9) a procedere risolutamente, parallelamente al completamento della riforma dell'organizzazione della pubblica amministrazione sulla base delle vigenti norme di delega, alla riforma del bilancio dello Stato e degli enti pubblici, presentando allo scopo un apposito disegno di legge ispirato ai criteri di semplificazione, trasparenza e funzionalita', anche in relazione agli effettivi centri di spesa. Nello stesso disegno di legge potra' essere prevista una delega per la complessiva ricognizione della legislazione di spesa sottesa ai singoli stanziamenti e per la soppressione delle norme e degli stanziamenti ritenuti non piu' essenziali. (6-00005)

 
Cronologia
sabato 30 luglio
  • Politica, cultura e società
    L'ISTAT annuncia il primo saldo naturale negativo della popolazione italiana per l'anno 1993.

giovedì 4 agosto
  • Parlamento e istituzioni
    Muore a Roma il senatore a vita Giovanni Spadolini, già Presidente del Consiglio e Presidente del Senato.