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Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00061 presentata da GERARDINI FRANCO (PROG.FEDER.) in data 19940811

L'VIII Commissione, premesso che. l'intenso ed articolato dibattito svoltosi in Commissione nel corso delle audizioni relative all'indagine conoscitiva sui problemi applicativi della normativa in materia di rifiuti, con particolare riguardo al riutilizzo dei residui ha fornito un quadro della situazione molto preoccupante; anche in relazione al ruolo della criminalita' organizzata nella gestione di servizi ed impianti di smaltimento di rifiuti in alcune regioni del Paese ed in particolare nel Mezzogiorno; preso atto delle esigenze e delle osservazioni che sono state espresse dai vari soggetti ascoltati in ordine alla necessita', non piu' rinviabile, di una rivisitazione complessiva dell'intera legislazione riguardante i rifiuti che va finalizzata all'eliminazione dell'attuale, estrema frammentazione e contraddittorieta' delle norme, all'applicazione organica delle direttive comunitarie 156/91 CEE e 689/91 CEE nonche' della legge comunitaria 1993 (L. 146/94), superando cosi' limiti e ritardi della normativa vigente; preso atto della necessita' di giungere ad una definizione di "rifiuto" legandola ad una logica di tipo "prestazionale", per la quale non e' necessario sapere se la materia in questione e' da considerarsi un rifiuto o meno, bensi' a quali condizioni la si puo' utilizzare superando cosi' una valutazione di tipo "soggettivo"; ai fini di una elevata protezione dell'ambiente, e' necessario provvedere in modo responsabile al recupero, riciclaggio e smaltimento finale dei rifiuti, adottando misure intese a ridurre la formazione e la pericolosita' degli stessi, promuovendo le tecnologie "pulite" ed i prodotti riciclati e riutilizzabili, tenuto conto delle attuali e future possibilita' di mercato per i rifiuti recuperati; vi e' la comune richiesta di emanare provvedimenti che assicurino certezze normative nei comportamenti e regole amministrative snelle e semplificate di disciplina del flusso dei rifiuti dalla produzione al recupero, riciclaggio e smaltimento finale; vi e' l'esigenza di emanare un provvedimento urgente e definitivo, relativo al riutilizzo delle materie prime secondarie che, dopo le numerose reiterazioni di precedenti decreti-legge, recepisca la direttiva comunitaria 91/156 CEE entrata in vigore e la legge 146/94 (Legge comunitaria 1993) distinguendo il trattamento dei residui che contengono sostanze non pericolose da quelli con sostanze pericolose; vi e' l'esigenza di approvare uno specifico provvedimento legislativo in materia di imballaggi e rifiuti di imballaggi per allineare la legislazione nazionale agli orientamenti comunitari che, fermo restando il principio "chi inquina paga", pongano in capo ai produttori, agli utilizzatori industriali e ai distributori la responsabilita' degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio, prevedano la necessita' di una "stretta cooperazione di tutte le parti in uno spirito di responsabilita' ripartita", includano fra gli "operatori economici" anche le "pubbliche amministrazioni e gli organismi di diritto pubblico", nella prospettiva di un "accordo volontario" tra le autorita' pubbliche e statali competenti ed i settori economici interessati; vi e' la necessita' di definire norme che rimuovano gli ostacoli burocratici posti dalla vigente legislazione che impediscono la realizzazione di impianti di smaltimento con tempi e procedure brevi ed unificate (conferenze di servizio), fatte salve le garanzie ambientali e sanitarie, rendendo cosi' possibile l'utilizzo di finanziamenti disponibili e la realizzazione di una rete integrata ed adeguata di impianti diretta a soddisfare le esigenze di smaltimento rifiuti per definiti bacini d'utenza; vi e' la necessita' di rendere al piu' presto operativi gli Albi regionali in attuazione del decreto istitutivo dell'Albo Nazionale delle imprese esercenti i servizi di smaltimento dei rifiuti; vi e' l'esigenza di riordino dell'intera materia dei rifiuti attraverso l'emanazione di un testo unico; decide di dar luogo ad una ulteriore audizione per conoscere lo stato di attuazione dell'articolo 4 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 e degli articoli 58-81 del decreto legislativo 15 novembre 1993, n. 507, relativamente all'applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, anche con l'obiettivo di trasformarla in tariffa determinata cioe' direttamente in base alla quantita' di rifiuti effettivamente prodotti; decide di verificare alla luce di preoccupati affermazioni relative al ruolo di organizzazioni malavitose sulla gestione dei servizi e degli impianti di smaltimento dei rifiuti, lo stato di attuazione delle pianificazioni regionali e provinciali, in particolare per quanto riguarda l'obbligo dei comuni di costituirsi in Consorzi (articolo 25 L. n. 142/90). impegna il Governo 1) a predisporre uno studio volto al riordino della normativa riguardante i rifiuti, in vista dell'emanazione di un testo unico che preveda: a) il recepimento delle direttive comunitarie vigenti in maniera fedele, chiara e coordinata con l'obiettivo primario di promuovere la prevenzione e la riduzione della produzione e della pericolosita' dei rifiuti utilizzando la leva fiscale, di realizzare l'autosufficienza dello smaltimento dei rifiuti secondo ambiti territoriali definiti e prevalentemente provinciali, di informare la normativa nazionale alle definizioni ed alle classificazioni dei rifiuti individuati come tali dalla normativa comunitaria, di predisporre un efficace sistema di controlli onde favorire il recupero di materiali ed energia; b) la previsione di efficienti politiche di intervento da parte di regioni, province e comuni, nell'ambito delle rispettive competenze, per rafforzare forme separate di contenimento e raccolta differenziata, riciclaggio, per le frazioni di rifiuti recuperabili (dal reperimento di aree degli impianti di trattamento e selezione, ai collegamenti con gli operatori del riciclaggio; alle azioni di promozione della domanda di prodotti derivati da materie seconde; alle campagne sistematiche e capillari di informazione e formazione dell'utente); c) l'agevolazione della realizzazione di impianti di smaltimento e recupero introducendo a livello regionale procedure amministrative snelle ed integrate per il rilascio delle autorizzazioni prevedendo a tal fine il ricorso a conferenze di servizi, cui partecipino i responsabili delle amministrazione interessate; 2) presentare un bilancio sui risultati della legge 475/88 nella parte concernente il recupero e il riciclo dei contenitori per liquidi ed a predisporre lo studio di una normativa in materia di imballaggi e rifiuti di imballaggi che: a) introduca obiettivi certi di recupero e riciclo dei rifiuti da imballaggio; b) sancisca il principio di responsabilita' condivisa tra produttori, utilizzatori industriali, distributori e autorita' pubbliche; c) valorizzi il sistema degli accordi volontari superando la logica dei consorzi obbligatori; d) definisca i criteri e gli strumenti economici idonei per controllare il raggiungimento degli obiettivi; 3) a predisporre con urgenza una nuova disciplina dei rifiuti destinati al riutilizzo, sulla base del testo del DL 438/94 recante disposizioni in materia di riutilizzo dei residui derivanti da cicli di produzione o di consumo in un processo produttivo o in un processo di combustione, nonche' in materia di smaltimento rifiuti, apportando a quest'ultimo le necessarie correzioni e moglioramenti al fine di; a) coordinare il contenuto del DL 438/34 con le norme della direttiva 91/156/CEE e della Legge comunitaria 1993; b) rendere piu' agevoli gli adempimenti riguardanti le piccole e medie imprese operanti soprattutto nei settori dell'artigianato, del commercio e dei servizi escludendo ogni onere relativo alla tenuta dei registri indicati nella norma; c) potenziare i controlli sul respetto delle norme poste a tutela dell'ambiente; 4) a predisporre una nuova disciplina che preveda la derubricazione delle pile e dei prodotti farmaceutici dai rifiuti urbani pericolosi; 5) a recepire urgentemente le direttive comunitarie sugli impianti di incenerimento ed in particolare sulle camere di combustione ed a chiarire le norme tecniche in materia di combustione dei RSU con recupero di energia nonche' di produzione ed utilizzo dell'RDF; 6) a prevedere il rigoroso rispetto della normativa sui rifiuti tossico-nocivi per lo smaltimento del "legno trattato", promuovendo una verifica scientifica sulle sostane impregnanti, sulla quantita' e qualita' del dilavamento anche nel medio periodo; 7) a superare con una nuova disciplina in regime di privativa per i comuni attualmente previsto per i rifiuti assimilati, che costituisce un'aberrazione, oltreche' economica anche giuridica, vista la circolare del Ministro delle finanze n. 95 del 22 giugno 1994, relativa al decreto legislativo 15 novembre 1993, n. 507; 8) a stanziare in sede di bilancio 1995 e della legge finanziaria 1995 ulteriori ed adeguate risorse finanziarie soprattutto per il rifinanziamento della legge 441/87 (adeguamento degli impianti esistenti e realizzazioni dei nuovi) e della legge 475/88 (mutui per impianti di smaltimento e discariche per rifiuti industriali) per l'effettiva realizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti. (7-00061)

 
Cronologia
giovedì 4 agosto
  • Parlamento e istituzioni
    Muore a Roma il senatore a vita Giovanni Spadolini, già Presidente del Consiglio e Presidente del Senato.

giovedì 11 agosto
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Scalfaro rinvia alle Camere, per una nuova deliberazione, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 24 giugno 1994, n. 401, recante Disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle unità sanitarie locali (A.C. 768).