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Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00066 presentata da SCHETTINO FERDINANDO (PROG.FEDER.) in data 19940914

La V Commissione, premesso che: la vicenda dell'opera di ricostruzione nelle zone terremotate della Campania, Basilicata e Puglia non ancora approda ad una credibile soluzione; il Parlamento approvo' le note conclusioni della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla attuazione degli interventi nei territori colpiti dai terremoti del 1980 e del 1981; il Parlamento approvo' il 23 gennaio 1992 la legge n. 32 dopo un anno di dibattito dalle conclusioni della predetta Commissione presieduta dall'onorevole dottor Luigi Sca'lfaro; la legge n. 32 citata stanziava lire 4.300 miliardi per il triennio 1992-94 ed esattamente: lire 1.400 miliardi per il 1992, lire 1.500 miliardi per il 1993 e lire 1.400 miliardi per il 1994; la legge citata n. 32 destinava: l'80 per cento delle risorse finanziarie (pari a lire 3.440 miliardi) per le esigenze abitative, il 10 per cento (pari a lire 430 miliardi) per la ricostruzione degli edifici demaniali eccetera e il 10 per cento (pari a lire 430 miliardi) per completare l'opera di industrializzazione; il CIPE doveva provvedere, entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge n. 32 del 23 gennaio 1992, al riparto ed all'assegnazione delle risorse finanziarie sopra descritte; il CIPE, dopo aver disposto approfondite verifiche ed accertamenti sull'entita' dei danni subiti dai comuni terremotati, con l'ausilio di tecnici ed esperti a vari livelli, ha approvato quattro deliberazioni per la ripartizione dei fondi da assegnare ai comuni per una somma complessiva di lire 1.208 miliardi e 777 milioni, pari al 35,14 per cento del finanziamento globale; il CIPE deve ancora ripartire ed assegnare la somma di lire 2.231 miliardi e 223 milioni, pari al 64,86 per cento del finanziamento globale previsto dalla legge n. 32 del 1992; le somme ripartite, in particolare per il completamento dell'industrializzazione, per la ricostruzione degli edifici demaniali eccetera non sono state assegnate ai dicasteri competenti o ai Provveditorati alle opere pubbliche; la legge n. 32 del 1992 obbligava il CIPE al riparto ed all'assegnazione dell'intero finanziamento previsto per il 1992/1994, riparto che non e' stato ancora deliberato per almeno il 70 per cento del finanziamento globale; gli amministratori comunali e le popolazioni interessate sono mobilitati per pretendere che si rispettino le leggi dello Stato; i sindaci dei comuni interessati ai finanziamenti previsti dalla legge n. 32 sono stati ricevuti dal Ministro dei lavori pubblici onorevole Radice, il quale ha assunto l'impegno di trasmettere al Ministro del bilancio la proposta di riparto in tempi stretti dal 13 settembre 1994 (data dell'incontro); i sindaci suddetti, in piu' assemblee ed in quella tenutasi in Roma il 13 settembre 1994, presso il Palazzo Municipale, hanno ribadito con forza e decisione la volonta' di pretendere che il Governo rispetti le leggi dello Stato ed hanno annunciato anche una manifestazione da tenersi in Roma nella seconda decade di settembre in difesa del completamento della ricostruzione, a ben 14 anni dal sisma; impegna il Governo ad inserire nella legge finanziaria che e' in corso di preparazione, l'accollo degli oneri imposti dalla legge n. 32 del 31 gennaio 1992, ed impegna il Ministro del bilancio e della programmazione economica a convocare con la massima urgenza il CIPE perche' provveda, senza ulteriori ritardi, al riparto ed all'assegnazione dei finanziamenti residui, come in premessa specificato, dalla legge n. 32 del 1992. (7-00066)