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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03235 presentata da TANZARELLA SERGIO (PROG.FEDER.) in data 19940915

Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: si e' riaperto ad Ankara (Turchia) il giorno 7 settembre 1994, un processo contro sei deputati kurdi eletti al Parlamento turco nelle liste del Partito Populista Socialdemocratico e appartenenti al partito kurdo HEP; i sei deputati sono accusati di reati d'opinone e rischiano la condanna a morte; l'accusa ufficiale fatta dal governo turco nei confronti dei deputati e' di tradimento e di attentato all'integrita' territoriale e alla sovranita' dello Stato senza che siano mai state fornite prove; in questo clima di persecuzione il presidente del Partito HEP nonche' vicepresidente della Camera, Fehmi Isiklar e' stato privato del mandato parlamentare mentre uno dei deputati, Mehmet Sincar, e' stato assassinato come altri 73 dirigenti del partito; tra i suddetti deputati arrestati vi e' la signora Leyla Zana di anni 33 sottoposta a continue torture; Don Giorgio Pratesi, consigliere di Pax Christi ha intrapreso un viaggio di solidarieta' nei confronti del popolo curdo e dei deputati carcerati col sostegno del Vescovo della diocesi di Locri-Gerace Mons. G. Bregantini e del Presidente di Pax Christi Mons. D. Bona -: cosa intenda fare il Ministro degli affari esteri nei confronti dei colleghi parlamentari kurdi in pericolo di vita e del popolo kurdo che da anni lotta contro l'oppressione di coloro che non vogliono riconoscere il diritto a rivendicare la loro identita' di popolo e ad avere un proprio territorio; se l'incisivita' del suo intervento non sara' limitata a generiche manifestazioni di solidarieta' agendo concretamente quale rappresentante di un Governo che si afferma come difensore dei diritti dei popoli. (4-03235)

Il Governo italiano segue con la massima attenzione e con crescente preoccupazione l'evoluzione del problema curdo in Turchia, soprattutto in relazione alle iniziative adottate dalle Autorita' giudiziarie di Ankara nei confronti di alcuni deputati curdi del Partito DEP ed in seguito alla decisione della Corte Costituzionale di dichiarare illegale lo stesso Partito. Tali ultimi sviluppi hanno certamente sollevato legittimi interrogativi per quanto concerne l'effettivo rispetto dei fondamentali diritti della democrazia e dello Stato di diritto nelle circostanze citate. Per quanto concerne l'arresto dei parlamentari curdi, l'Italia ha compiuto un apposito passo bilaterale nei confronti delle Autorita' turche ed ha appoggiato l'adozione da parte dell'Unione Europea di una dichiarazione in cui, nel ribadire la condanna del terrorismo, si e' sottolineata la necessita' che la lotta contro tale forma di violenza venga condotta nel pieno rispetto della legalita' e dei diritti umani, reiterando l'appello per una soluzione politica del problema curdo nel Sud-Est della Turchia. Riguardo il processo contro i parlamentari curdi, il cui primo grado si e' concluso nel dicembre scorso con la condanna degli otto imputati a dure pene detentive l'Italia ha sostenuto pienamente la Dichiarazione dell'Unione Europea del 9 dicembre scorso con cui e' stata espressa viva preoccupazione per la decisione assunta nei confronti di parlamentari liberamente eletti dal popolo, facendo altresi' riferimento ad una possibile revisione della sentenza in appello. Un forte messaggio di moderazione in relazione alla questione curda e' stato da ultimo trasmesso al Governo turco in occasione della riunione ministeriale tenutasi a Londra il 2 febbraio scorso con la partecipazione dell'Italia, Germania, Gran Bretagna, Francia e, appunto, Turchia. L'Italia non ha mancato e non manchera' anche in futuro di sottolineare con fermezza alle Autorita' turche l'opportunita' di un approccio costruttivo e flessibile nei confronti del problema curdo, che possa favorire la ripresa del dialogo politico, assicurando nel contempo il pieno rispetto dei fondamentali diritti dell'uomo, in omaggio ai principi basilari della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, di cui la stessa Turchia e' parte. Cio' anche nella prospettiva dell'avvicinamento di Ankara alle istituzioni europee. Si ritiene che sia possibile raggiungere una soluzione che, fondandosi sul pieno rispetto dell'integrita' territoriale dello Stato turco, garantisca alla popolazione curda le opportune garanzie di autonomia, a tutela della sua specificita' etnica e culturale. Da parte italiana si ritiene in ogni caso che occorra evitare ogni forma di isolamento della Turchia, che potrebbe avere effetti controproducenti sulla questione curda, rafforzando quelle componenti della societa' turca maggiormente inclini a impostazioni repressive. Il Sottosegretario di Stato per per gli affari esteri: Scammacca.



 
Cronologia
giovedì 15 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di legge: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'Azienda di Stato per gli interventi nel mercato agricolo (AIMA) (AC 576-775)., che sarà approvata dal Senato il 18 maggio 1995 (legge 25 maggio 1995, n. 229).

mercoledì 28 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Governo presenta in Parlamento il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1995) (AC 1364), che dispone una manovra finanziaria da 48.000 miliardi.