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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03598 presentata da SELVA GUSTAVO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940926

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: l'Italia e' negli ultimi tempi divenuta il 2^ partner commerciale di Taiwan in Europa, con un interscambio nei primi sei mesi del 1994 di 1,1 miliardi di dollari USA, caratterizzato da un forte e crescente surplus a nostro favore, foriero di grandi potenzialita' di sviluppo delle nostre esportazioni in quel paese, che rappresenta anche un valido interlocutore per una piu' vasta e strategica nostra presenza economica nell'area dell'Asia-Pacifico. in data 28 giugno 1994 i rappresentanti presso le Nazioni Unite di 12 paesi hanno sottoscritto una lettera al Segretario Generale dell'ONU con la quale chiedono di inserire nell'agenda dei lavori della 49^ Sessione dell'Assemblea Generale l'argomento dal titolo: "Considerazione della situazione eccezionale della Repubblica di Cina in Taiwan nel contesto internazionale, sulla base del principio di universalita' ed in accordo con il previsto modello di rappresentanza parallela alle Nazioni Unite dei paesi divisi"; a tale lettera e' allegato un lungo e dettagliato Memorandum esplicativo che correttamente riassume gli eventi storici e le motivazioni politiche che nel 1971 portarono all'eclusione della Repubblica di Cina in Taiwan dall'ONU; in detto Memorandum e' riconosciuto con obiettivita' il fatto che la privazione del diritto di rappresentanza all'ONU dei 21 milioni di cittadini sotto la giurisdizione della Repubblica di Cina in Taiwan viola il principio di universalita' che e' un valore fondante delle Nazioni Unite stesse e impedisce ai 21 milioni di cittadini di Taiwan di condurre una vita normale nell'ambito della comunita' internazionale, con gravi e negative conseguenze; cio' accade, ad esempio, per quanto riguarda la cooperazione internazionale in favore dei diritti umani, dove la Repubblica di Cina in Taiwan non ha potuto e non puo' partecipare alle varie Conferenze e sottoscrivere le relative Convenzioni. Accade in merito alle operazioni di assistenza umanitaria in occasione di disastri e di calamita' internazionali - dove Taiwan ha autonomamente speso, negli ultimi 5 anni, 117 milioni di dollari in 40 paesi - poiche' e' esclusa dalle operazioni promosse dall'ONU e dalle sue Agenzie. Accade in ordine alle Convenzioni e ai Protocolli sulla tutela ambientale, dove a Taiwan e' stato ed e' impedito partecipare e per questa mancata partecipazione deve addirittura subire sanzioni commerciali imposte ai paesi che non sottoscrivono tali Protocolli (ad es. il Protocollo di Montreal). Accade, infine, nell'ambito economico e commerciale che vede Taiwan, 13^ paese commerciale al Mondo, 7^ per volume di investimenti all'estero, impedita dal partecipare alle attivita' dell'UNDP (United Nations Development Programme), del Fondo Monetario e della Banca Mondiale; nel menzionato Memorandum, i presentatori mettono in rilievo che la Repubblica di Cina in Taiwan e' una entita' politica e legale totalmente indipendente, con un sistema democratico di governo e autonome istituzioni, leggi e organizzazione difensiva, che esercita la sua effettiva giurisdizione, dal 1949 senza soluzione di continuita', sul territorio di Taiwan e di altre isole minori. Essi evidenziano, altresi', che la Repubblica di Cina in Taiwan e la Repubblica Popolare Cinese sono due separate ma uguali entita' politiche, entrambe con piena sovranita' sopra uno specifico e separato territorio e intrattengono relazioni diplomatiche e commerciali con altri paesi del mondo. Sostenere la sovranita' dell'una parte sull'altra, secondo i firmatari del Memorandum, e' una finzione, non utile alla ricomposizione dell'unita' cinese, che invece puo' essere favorita da una condizione di reciproco rispetto delle due parti e dalla loro simultanea e paritaria partecipazione alle organizzazioni internazionali. Solo questo mutuo rispetto potra' gradualmente costruire la necessaria fiducia tra le due parti e creare il clima favorevole alla riunificazione della Cina; il Memorandum ricorda inoltre il precedente della partecipazione all'ONU delle due Germanie, che non ha impedito la riunificazione di quel Paese, la parallela presenza delle due Coree e la stessa partecipazione attuale di Taipei e di Pechino alla Banca di Sviluppo Asiatico, al Consiglio di Cooperazione Economica Asia-Pacifico e, come osservatori, al GATT, dove stanno simultaneamente negoziando l'ingresso a pieno titolo; il Memorandum conclude sostenendo che il riconoscimento da parte dell'ONU dei diritti della Repubblica di Cina in Taiwan corrisponderebbe al principio di universalita' e uguaglianza degli stati di fronte alla legge, e che la piena partecipazione di Taiwan alle Nazioni Unite e ai suoi programmi multilaterali di aiuto umanitario internazionale e sviluppo economico sarebbe benefica per la promozione della prosperita' internazionale; alla lettera e al Memorandum dei 12 paesi e' annessa anche una proposta di risoluzione affinche' l'Assemblea Generale - ricordando come la Repubblica di Cina in Taiwan non faccia piu' parte dell'ONU dal 1971; riconoscendo che Taiwan e' un responsabile membro della comunita' internazionale, con uno stabile sistema e una dinamica economia la cui partecipazione alle Nazioni Unite sarebbe benefica per la comunita' internazionale; affermando la necessita' di riconoscere e rispettare pienamente i fondamentali diritti dei 21 milioni di cinesi che sono politicamente organizzati come Repubblica di Cina sul territorio insulare di Taiwan; prendendo nota della dichiarazione emessa dal Governo della Repubblica di Cina in Taiwan nella quale accetta le obbligazioni contenute nella Carta delle Nazioni Unite e l'impegno a contribuire alla promozione e al mantenimento della pace e della sicurezza internazionali; esprimendo la convinzione della necessita' di trovare una pacifica e volontaria soluzione al problema posto dalla Repubblica di Cina in Taiwan nella cornice delle Nazioni Unite, in accordo con lo spirito della Carta e il principio di universalita' - decida la costituzione di un Comitato al quale sia demandato il compito di svolgere un'analisi comprensiva di tutti gli aspetti di questa situazione eccezionale e svolga le appropriate raccomandazioni da presentare alla 50^ Assemblea Generale; gli interroganti condividono le considerazioni che hanno motivato e illustrato l'iniziativa dei citati 12 paesi per indurre le Nazioni Unite ad affrontare e risolvere il problema della partecipazione di Taiwan all'ONU -: quale sia la posizione del Governo su questo tema e se esso non ritenga giusto e opportuno concertare con i partner dell'Unione Europea una comune posizione favorevole alla risoluzione A/49/144, proposta all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 28 giugno 1994 e distribuita il 19 luglio 1994. (4-03598)

L'Italia, nello stabilire il 6 novembre 1970 relazioni diplomatiche con la Repubblica popolare cinese, riconobbe il Governo di Pechino come l'unico legittimo su tutto il territorio cinese. Di conseguenza furono interrotte le relazioni diplomatiche con Taiwan. Il riconoscimento dell'unicita' della Cina e della legittimita' del Governo di Pechino non implica ovviamente per l'Italia l'accettazione di metodi violenti per la ricostituzione dell'unita' nazionale che si auspica, invece, possa avvenire gradualmente, in via pacifica e nel rispetto dei sistemi che si sono consolidati. Gli impegni discendenti dal principio del riconoscimento di una sola Cina impediscono la creazione di una struttura di rappresentanza ufficiale del nostro Paese a Taiwan. Tuttavia, l'assenza di rapporti diplomatici con Taiwan, che pure continua a proclamarsi unica legittima rappresentante di tutta la Cina, non esclude peraltro contatti a livello non ufficiale - e quindi, in sostanza, privato - che anzi si sono andati sempre piu' intensificando negli ultimi anni. Questa posizione, che e' coerentemente sostenuta dai paesi membri dell'Unione Europea, e' a sua volta allineata con quella mantenuta dalla comunita' internazionale nel suo complesso, che non riconosce il Governo di Taipei e non ritiene appropriato sollevare la questione dell'ammissione di Taiwan alle Nazioni Unite. Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Trantino.



 
Cronologia
giovedì 15 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di legge: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'Azienda di Stato per gli interventi nel mercato agricolo (AIMA) (AC 576-775)., che sarà approvata dal Senato il 18 maggio 1995 (legge 25 maggio 1995, n. 229).

mercoledì 28 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Governo presenta in Parlamento il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1995) (AC 1364), che dispone una manovra finanziaria da 48.000 miliardi.