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Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00095 presentata da BERLINGUER LUIGI (PROG.FEDER.) in data 19941003

La III Commissione, considerando che e' volonta' e interesse dell'Italia perseguire una politica di cooperazione e di buon vicinato con i paesi confinanti; considerando che e' impegno solidamente assunto e comunemente condiviso da tutti i paesi membri dell'Unione Europea di favorire il graduale allargamento dell'Unione Europea stessa ai paesi dell'Europa centrale e orientale; considerando che il Centro Europa assume un carattere strategico per la politica estera italiana e che le relazione economiche e commerciali che l'Italia intrattiene in quell'area, la diffusa e crescente presenza di imprese italiane, i rapporti culturali che derivano dalla storia e da antichi e consolidati legami, i comuni interessi di stabilita' politica, fanno si' che l'Italia possa assolvere ad una funzione decisiva di "ponte" tra Unione Europea e paesi del centro Europa; preoccupata per l'impasse nei negoziati bilaterali che comincia ad avere riflessi negativi sulla condizione della comunita' italiana in Istria, e sta determinando contraccolpi nelle relazioni di buon vicinato e dell'interscambio di frontiera; considerando che e' interesse dell'Italia che la Slovenia e - una volta create le premesse - la Croazia si integrino quanto piu' e quanto prima possibile nell'U.E., e cio' al fine di garantire una fascia di stabilita' politica ad un confine orientale in cui tuttora divampano conflitti etnici e vere e proprie guerre; considerando che un accordo di associazione o l'entrata a pieno titolo nell'U.E. presuppone la piena accettazione da parte di questi Paesi di valori, princi'pi e standard normativi che sono alla base dell'U.E. e quindi il pieno rispetto dei diritti delle minoranze, a cominciare da quella italiana che vive in Istria e il riconoscimento del diritto alla proprieta' privata degli immobili e del suolo, della libera circolazione delle persone e dei capitali, cio' che potrebbe permettere agli esuli che lo volessero di riacquistare una casa in questi paesi, e di insediarvisi; ritenendo che i problemi ancora aperti tra l'Italia e le due repubbliche confinanti potrebbero dunque essere risolti tanto piu' facilmente su un piano bilaterale, quanto piu' vi sara' l'omologazione di questi paesi a valori e regole europee e che quindi l'Italia dovrebbe essere la piu' interessata e la piu' attiva nell'opera di avvicinamento tra U.E. e Slovenia, e - una volta create le condizioni - tra U.E. e Croazia; considerato l'interesse italiano e dell'area del Nord-Est in particolare che si intensifichi fin d'ora la cooperazione transfrontaliera, anche come occasione di sviluppo su basi nuove di quest'area; considerando peraltro che i tempi del negoziato per il trattato di Associazione della Slovenia all'Unione Europea consentirebbero - senza porre ostacoli al processo multilaterale - di proseguire contestualmente il negoziato bilaterale dandovi soluzione adeguata; impegna il Governo a dare parere positivo all'avvio delle procedure di associazione della Slovenia all'Unione Europea, determinando cosi' le condizioni favorevoli ad una rapida e positiva conclusione del negoziato italo-sloveno che puo' avvenire contestualmente alla definizione dell'accordo di associazione; a dare piena attuazione agli impegni di cooperazione gia' assunti con i vari accordi interstatali, ivi compresi quelli dell'Iniziativa Centro Europea; e a definire nuovi programmi di cooperazione anche transfrontaliera, utilizzando a pieno sia strumenti e finanziamenti comunitari, sia la legge per le aree di confine (l. 19/91); ad accettare il numero delle persone effettivamente interessate alla restituzione dei beni abbandonati o espropriati dopo il 1945 in Slovenia e Croazia e avanzare ai governi di queste due repubbliche proposte concrete e realistiche, per una soluzione definitiva di tale questione, anche sulla base di una precedente, parziale intesa sullo stesso problema intervenuta tra l'Italia e l'allora R.S.F.Y. nel 1983; ad ottenere precise garanzie dal governo della Croazia e la conferma degli impegni da parte di quello della Slovenia di un'effettiva tutela della nostra minoranza e della salvaguardia del patrimonio storico-culturale italiano nell'Istria, nel Quarnero e in Dalmazia; a definire con le due repubbliche un accordo trilaterale che garantisca uniformita' di trattamento e di libera circolazione per gli italiani che vivono in Istria e nel Quarnero; a chiarire che il riconoscimento della cittadinanza italiana ai membri della nostra comunita' in Istria e Quarnero non comporta lo svincolo da quella slovena o croata; ad assumere iniziative, anche di carattere legislativo, che manifestino "l'interesse permanente" del nostro Paese per le comunita' italiane all'estero, potenziando gli strumenti di sostegno fin qui attivati a favore delle comunita' degli italiani in Istria e Quarnero; ad assumere iniziative, anche di carattere legislativo, per la tutela della comunita' slovena in Italia; a presentare al Parlamento entro il mese di dicembre le linee strategiche della politica estera italiana verso l'Europa Centrale e Orientale e predisporre, fin dalla legge Finanziaria che il Parlamento esaminera' nelle prossime settimane, le poste di bilancio necessarie al finanziamento dei programmi relativi. (7-00095)

 
Cronologia
venerdì 30 settembre
  • Politica, cultura e società
    Il segretario del MSI Gianfranco Fini propone lo scioglimento del partito in Alleanza Nazionale.

venerdì 14 ottobre
  • Politica, cultura e società
    Si svolge uno sciopero generale, organizzato contro la legge finanziaria e il taglio delle pensioni.