Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03989 presentata da MALAN LUCIO (MISTO) in data 19941006

Al Ministro delle poste e delle telecomunicazioni. - Per sapere - premesso che: la SIP ha in corso un'azione volta a sopprimere i posti telefonici pubblici situati in aree periferiche e risultati scarsamente remunerativi per la Societa'; tali posti telefonici risultano spesso situati in zone montane: la legge 31 gennaio 1994, n. 97 "Nuove disposizioni per le zone montane" recita all'articolo 1: "La salvaguardia e la valorizzazione delle zone montane, ai sensi dell'articolo 44 della Costituzione, rivestono carattere di preminente interesse nazionale"; all'articolo 14 "Il CIPE e le regioni emanano direttive di indirizzo tendenti a sollecitare e vincolare la pubblica amministrazione a decentrare nei comuni montani attivita' e servizi dei quali non e' indispensabile la presenza in aeee metropolitane"; all'articolo 22 "1. Gli uffici statali esistenti nei comuni montani possono essere accorpati previo parere dei loro sindaci e dei presidenti delle comunita' montane. 2. I provvedimenti adottati in contrasto coi pareri resi ai sensi del comma 1 devono contenere le ragioni che hanno indotto a discostarsene"; nello stesso provvedimento si sancisce che "Le disposizioni della presente legge costituiscono principi fondamentali ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione"; la marginalita' e il disagio degli abitanti delle zone montane verrebbero aggravati dalla messa in atto della citata azione della SIP; nelle localita' montane, il posto telefonico pubblico, dato che molti privati non sono abbonati SIP in quanto residenti stagionali o percettori di reddito molto basso e' spesso l'unico modo di mettersi in contatto con ospedali, medici e altri servizi di emergenza -: se non ritenga che la suddetta azione della SIP sia in palese contrasto e con la sua natura di esercente di servizio pubblico essenziale e con lo spirito e la lettera della citata legge 31 gennaio 1994, n. 97; se non ritenga che la SIP, per la natura del servizio esercitato, debba cercare il giusto profitto imprenditoriale dal complesso della gestione societaria e non dal singolo apparecchio telefonico. (4-03989)

Al riguardo si fa presente che la concessionaria Telecom - interessata in merito a quanto rappresentato dalla S.V. onorevole nell'atto parlamentare in esame - ha riferito di aver avviato, da alcuni anni, un piano di razionalizzazione del parco impianti a disposizione dell'utenza che prevede, tra l'altro, lo spostamento di alcuni apparecchi scarsamente utilizzati in luoghi dove viene registrato un maggior ricorso al servizio da parte del pubblico. Lo spostamento degli impianti o, in qualche caso, la eliminazione di alcuni di essi, viene preventivamente concordato con le amministrazioni locali e disposto dopo aver verificato la esistenza di altri telefoni pubblici nella zona. In genere viene privilegiata l'installazione di apparecchi all'interno di servizi commerciali che, per la loro ubicazione generalmente in zona centrale, assicurano tranquillita' all'utenza e costituiscono un ostacolo al com-pimento di atti vandalici. Le cabine telefoniche stradali rappresentano una voce rilevante nel bilancio aziendale in termini di investimento e costi di gestione e vengono quindi installate soltanto dove la societa' ritiene esista una concreta esigenza del servizio pubblico. La concessionaria, nel valutare positivamente i risultati conseguiti nel miglioramento del parco degli impianti esistenti, ha assicurato che verra' posta la massima attenzione nel garantire anche nelle piccole localita' e nelle frazioni un adeguato presidio di telefonia pubblica. Il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni: Gambino.



 
Cronologia
venerdì 30 settembre
  • Politica, cultura e società
    Il segretario del MSI Gianfranco Fini propone lo scioglimento del partito in Alleanza Nazionale.

venerdì 14 ottobre
  • Politica, cultura e società
    Si svolge uno sciopero generale, organizzato contro la legge finanziaria e il taglio delle pensioni.