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Ai Ministri dell'interno e delle risorse agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che: la "confusione" legislativa vigente ha impedito finora alla maggioranza delle comunita' montane di istituire societa' miste necessarie alla gestione di opere pubbliche e servizi; facolta' invece concessa agli enti locali; tale paradossale situazione comporta gravi impedimenti e molto spesso blocca gli investimenti destinati allo sviluppo economico e sociale, scopo essenziale delle comunita' montane -: quali provvedimenti intendano adottare al fine di reinterpretare i riferimenti legislativi secondo la dottrina specifica riconsiderando le normative in essere (legge n. 142 del 1990 articolo 22 - legge n. 498 del 1993 articolo 12 - Decreto legge n. 331 del 1994 articolo 5, decaduto - Decreto legge n. 478 del 1994, atto camera 1078) e applicare la LN 97 del 31 gennaio 1994 pubblicata dalla G.U. n. 32 SO del 9 febbraio 1994 emanata dalla Commissione Agricoltura E/XII, articolo 11, comma 1 e 2 - che permette l'accesso indiretto delle comunita' montane alle societa' miste semplicemente mediante delega dei comuni; in che modo intendano diffondere questa ricerca che, pur nella sua semplicita', portera' sicuri benefici alla maggioranza delle comunita' montane sparse sul territorio nazionale. (4-03930)

La S.V. ha presentato l'interrogazione, della quale si unisce il testo, con richiesta di risposta scritta. Si risponde. L'articolo 12, c. 1, della legge 23 dicembre 1992, n. 498, circoscrive la partecipazione alle societa' per azioni senza il vincolo della proprieta' maggioritaria, previsto invece dall'articolo 22, lettera e) della legge n. 142 del 1990, alle sole province e comuni. In base ad espressa previsione di legge che individua gli enti partecipanti deve ritenersi esclusa per questo tipo di societa' qualunque partecipazione delle comunita' montane. Il Ministro dell'interno: Coronas.