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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04243 presentata da CALVI GABRIELE (PART.POP.ITAL.) in data 19941014

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri delle risorse agricole, alimentari e forestali, dei lavori pubblici, della sanita' e dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: con esposto all'Amministrazione Comunale di Dosolo (MN) ed al Consorzio di Bonifica Navarolo, Agro Cremonese-Mantovano con sede in Casalmaggiore (CR) centodieci cittadini residenti in quel comune hanno richiesto il ripristino agli originali livelli delle opere di bonifica e dei relativi fossati pubblici e privati, in particolare di quelli posti in zona "Ramo" ed estesi per oltre 200 ettari di superficie, per i quali non risulta essere stata effettuata la manutenzione, da oltre cinquant'anni per la bonifica e da parecchi decenni per i fossi, con le conseguenti difficolta' di colo delle acque nella maggior parte dell'annata; a far tempo dagli anni '60 - recita l'esposto - la rete realizzata per bonificare la zona e' stata utilizzata in contropendenza per poter irrigare i terreni aggravando, in tal modo, le problematiche esposte con l'aggiunta del mancato ripristino dei fondali e del sempre piu' pernicioso abbandono dei rifiuti; e' stata formulata l'esigenza di una sistemazione del territorio attraverso la collaborazione dell'Ente Locale con il Consorzio di Bonifica per una pianificazione sulla base di un progetto generale di ripristino dei livelli della bonifica e dei fossati pubblici e privati, con la manutenzione del bacino compreso nel Comune di Dosolo e con l'attivazione di una piu' diffusa vigilanza che consenta di individuare gli autori dei deprecati scarichi di rifiuti solidi, eccetera; tutto cio' facilita, nel corso degli acquazzoni e delle piene del Po, l'allagamento di case, strade e terreni, mentre la mancata chiusura dei pozzi artesiani realizzati su diverse proprieta' agricole, determina la fuoriuscita di acqua (subsidenza) che contribuisce ad aggravare la precaria situazione di bonifica, evidenziando la mancata manutenzione riferita anche alla corrente annata, nonostante i generici impegni contenuti nelle risposte pervenute dal Comune e dal Consorzio -: se assunte le informazioni di rito intorno ai lamentati inconvenienti, non intendano verificare presso gli enti interessati lo svolgimento di precise incombenze ed obblighi stabiliti per legge, anche per evitare rimpianti del "ventennio" e del periodo iniziale della prima Repubblica in cui tali opere sono state realizzate. (4-04243)

Si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si rammenta innanzitutto che, a seguito della revisione e delimitazione degli ambiti operativi di questo Ministero e delle Regioni, avvenuta in occasione della istituzione del Ministero stesso, il capitolo di spesa relativo alle opere di bonifica e' stato trasferito alle competenze regionali, in ottemperanza all'articolo 1 della legge 24/12/1993, n. 537. Per quanto riguarda gli esercizi finanziari succedutisi fino al 1993, questa Amministrazione, pur tenuto conto delle scarse risorse finanziarie rese disponibili in sede parlamentare a favore della tipologia degli interventi in questione, ha puntualmente assegnato al Consorzio di Bonifica Navarolo finanziamenti finalizzati alla soluzione dei problemi di volta in volta manifestati con criteri di priorita' dal Consorzio stesso. La Regione Lombardia, interessata in merito alla situazione lamentata dalla S.V. On. le, ha precisato che la manutenzione del pubblico colatore Canale Raffa viene sistematicamente effettuata dal Consorzio, mentre quella dei fossi privati compete - a norma dell'articolo 140 - lett. a) del R.D. 368/1904 - esclusivamente ai proprietari dei fondi. La Regione ha inoltre fatto presente che l'utilizzo dei fossi di colo quali distributori di acqua ad uso irriguo e' prassi universalmente adottata nelle aree di antica irrigazione, ove si pratica l'irrigazione di soccorso; tale procedura avviene peraltro sotto lo stretto controllo dei livelli idrometrici dei canali e non provoca alcun inconveniente di ordine idraulico. Quanto alle difficolta' di colo manifestatesi in taluni periodi - prosegue la Regione - esse vanno collegate alla giacitura particolarmente bassa dei terreni, situati in prossimita' dell'argine maestro del Po e gravemente influenzati da fenomeni di infiltrazione sotterranea ogni qualvolta il livello idrometrico del fiume permane a quote piu' elevate del normale. Al fenomeno delle acque sorgive va poi abbinata la presenza di pozzi ad uso irriguo in stato di abbandono - sul controllo dei quali il Consorzio di Bonifica non ha alcuna competenza - che favoriscono l'immissione di acqua nel territorio in occasione dell'innalzamento idrometrico del Po. In merito infine al lamentato abbandono di rifiuti nei fossi, la nota della Regione evidenzia che si tratta di un fenomeno di incivilta' da parte di ignoti contro cui e' impossibile assumere provvedimenti, e che comunque tali atti avvengono normalmente a carico dei fossi privati e non dei pubblici colatoi. Il Ministro delle risorse agricole, alimentari e forestali: Luchetti.



 
Cronologia
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    Il segretario del MSI Gianfranco Fini propone lo scioglimento del partito in Alleanza Nazionale.

venerdì 14 ottobre
  • Politica, cultura e società
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martedì 18 ottobre
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