Portale storico della Camera dei deputati

Ai Ministri dei lavori pubblici e dei trasporti e navigazione. - Per sapere - premesso che: e' da tempo avvertita la necessita' di realizzare il bypass ferroviario per il tratto urbano di Piadena (CR) della statale n. 343 "Asolana", di collegamento Parma-Brescia; anche di recente si sono verificati incidenti (caso di Laura Calcina) in conseguenza dell'interferenza ferroviaria sul predetto tratto della statale; e' stata da anni annunciata la volonta' dell'Ente ferrovie dello Stato di procedere alla realizzazione di un sottopasso per garantire sicurezza agli stessi viaggiatori ferroviari e, piu' in generale, ai passanti. Tale volonta' unita alla viva protesta del comune di Piadena e degli utenti, aveva conseguito il risultato di inserire la stazione di Piadena al primo posto degli interventi programmati dal Compartimento di Milano, con riferimento alla sicurezza; lo sviluppo delle iniziative economiche collegate all'industria pesante siderurgica e meccanica, alle attivita' agroalimentari presenti in loco o riferite ai terminali viabilistici e ferroviari di Brescia e Parma, hanno contribuito ad incrementare in maniera significativa il transito di mezzi pesanti sulla rete viabilistica locale, con particolare accentuazione sulla predetta statale n. 343, senza che l'ANAS potesse completare il quadro degli interventi, iniziato con la realizzazione della variante alla statale n. 10 "Padana Inferiore" a nord dell'abitato di Piadena; il progetto esecutivo del richiesto bypass, realizzato a spese del comune di Piadena e' stato consegnato alcuni anni fa al Ministero dei lavori pubblici e quindi trasmesso alla Direzione centrale dell'ANAS, con asserita informazione alla Direzione compartimentale di Milano, come ripreso in piu' occasioni dalla stampa locale e da comunicazione del Gabinetto del ministro; e' vivamente richiesta, dopo i continui quanto inutili solleciti formulati da parlamentari del partito popolare nell'XI legislatura, l'attivazione della necessaria protezione stradale in concomitanza con il ponte sull'Oglio in direzione Piadena-Canneto, divelta da incidente stradale e mai ripristinata; a piu' riprese enti locali e forze economiche della zona hanno evidenziato la necessita' di ampliamento della strada statale n. 343 con riferimento ai tratti Casalmaggiore-San Giovanni in Croce-Piadena, anche con il recupero di terreni disponibili ed attigui all'attuale sede; la situazione viabilistica e' aggravata dalla mancata realizzazione, anche a seguito di esposto da parte dei movimenti ambientalisti della zona, della prevista Gronda tra Casalmaggiore e Viadana (strada statale n. 358 "di Castelnuovo", n. 420 "Sabbionetana" e n. 343 "Asolana") alla cui progettazione hanno concorso finanziariamente le province di Mantova, Cremona ed i comuni di Viadana e Casalmaggiore -: come, con quali risorse ed in quali tempi intendano l'ANAS (ora ENAS) e l'Ente ferrovie dello Stato, per le rispettive competenze, dare corso alle piu' volte richieste e sovente promesse opere stradali con riguardo al citato bypass di Piadena, alla correzione e messa a norma ambientale (VIA) della variante di Casalmaggiore-Viadana, all'ampliamento della strada statale n. 343 "Asolana", alla posa in opera dei parapetti sul ponte di Canneto sull'Oglio ed alle opere necessarie a fornire concrete risposte attese dagli enti locali e dalle forze economiche e sociali presenti sul territorio interessato. (4-04244)

In risposta alla interrogazione, l'Ente Nazionale Strade fa presente che la questione del bypass ferroviario lungo il tratto urbano della SS. 343 in Comune di Piadena, esula dalla competenza dell'Ente, ma interessa eventualmente le FS S.p.A. ed il Comune stesso. Per quanto attiene la situazione della viabilita' lungo le SS.SS. 343-348-420, l'Ente Nazionale Strade aveva predisposto un progetto esecutivo riguardante le varianti di Casalmaggiore e Viadana lungo le statali suddette. Alla luce delle valutazioni espresse dagli enti locali territorialmente interessati nonche' dei rilievi emersi in sede di istruttoria regionale, il progetto in esame ha suscitato perplessita' sotto il profilo del suo inserimento paesaggistico-ambientale ed e' apparso in contrasto con le strategie generali di programmazione della Regione Lombardia, in materia di viabilita', a norma della L.R. 7/6/1980 n. 84 articolo 3. Cio' costituisce un elemento ostativo per l'assunzione da parte regionale di determinazioni ulteriori, relative al conseguimento dell'intesa Stato-Regione. Il Ministro dei lavori pubblici: Baratta.