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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00465 presentata da BOGHETTA UGO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19941020

Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che: e' stata decisa la ristrutturazione del complesso immobiliare delle P.T. di via Aporti 810 sito in Milano; l'Amministrazione P.T. per la peculiarita' dell'area e l'urgenza che rivestiva l'assestamento della struttura operativa del settore della movimentazione postale della citta' di Milano, e' ricorsa allo strumento della "concessione di sola costruzione"; l'intervento, progettazione e realizzazione, e' stato affidato alla Soc. Italposte del gruppo IRI Italstat (31 marzo 1987); con decreto ministeriale del 9 aprile 1987 e' stata approvata la Convenzione Normativa tra amministrazione P.T. e Italposte per un corrispettivo in oneri vari nella misura del 4,5 per cento sul consuntivo, mentre per le opere di progettazione vengono applicate le tariffe professionali; con decreto ministeriale del 23 marzo 1988 e' stato approvato il progetto esecutivo diviso in due lotti per lire 149,5 miliardi; i lavori del 1^ lotto iniziano il 19 ottobre 1988 e dovevano essere ultimati nel gennaio del 1994; l'importo del 1^ lotto di lire 117 miliardi per effetto dell'allineamento prezzi (21 per cento), degli oneri di concessione (7 miliardi) e di progettazione (6 miliardi) sale a 156 miliardi; con decreto ministeriale del 20 febbraio 1991 e' stata approvata una perizia suppletiva scaturita da richiesta successiva della Direzione provinciale di Milano e da necessita' esecutive rappresentate dalla concessionaria; il nuovo importo (allineato) sale ancora a 215 miliardi con conclusione dei lavori previsti nel gennaio 1995; gli oneri per la revisione prezzi sale da 7 ad oltre 57 miliardi, ai quali vanno aggiunti gli oneri di progettazione che saranno calcolati sul prezzo consultivo; l'importo complessivo finale da 150 miliardi passera' a 300 miliardi!; e' stata nominata una Commissione di collaudo in corso d'opera composta dai dottor Quaranta (presidente di sezione del Consiglio di Stato), Parrella (forse dimissionario per le note vicende Tangentopoli); D'Ancona, dirigente superiore del Ministero dei lavori pubblici, Cascetta Perino, primo dirigente PP.TT. del Consiglio Superiore tecnico PTA, Rupparello segretario; nel merito si sollevano le seguenti obiezioni: le procedure di aggiudicazione sono difformi alle disposizioni CEE; errata erogazione di compensi non dovuti alla Concessionaria (es.: progettazione), perche' compresi negli oneri a carico della concessionaria; errato allineamento dei prezzi a causa della mancata detrazione dell'alea a carico della concessionaria; inaccettabili commissioni a ruoli decisionali e di controllo, e fra controllati e controllori; sarebbe opportuno verificare, esaminando gli elenchi di commissioni di collaudo di altre Amministrazioni Pubbliche, scambi fra dirigenti di diverse Amministrazioni, es.: un dirigente P.T. in commissione collaudo del Min. LL.PP. e viceversa; verificare il numero dei magistrati "coinvolti" nelle commissioni di collaudo -: se il Ministro sia al corrente di tali prassi, del suo perdurare, delle distorsioni prodotte, delle enormi perdite per l'erario pubblico; se e come intenda porre fine a tale situazione; se intenda fare accertamenti, promuovere indagini, verificare ulteriormente l'ampiezza del fenomeno con coinvolgimento e scambi con altre Amministrazioni dello Stato; se intenda adottare severi e radicali provvedimenti verso chi ha promosso e tollerato tutta la vicenda legata ad "Italposte". Quanto precede anche con riferimento all'atto di sindacato ispettivo n. 5-01844 del medesimo contenuto presentato nella XI legislatura. (5-00465)

 
Cronologia
martedì 18 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Il ministro di Grazia e giustizia, Alfredo Biondi, avvia un'inchiesta ministeriale sui giudici del pool milanese.

sabato 22 ottobre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    L'Italia è condannata a pagare all'Unione europea una multa di 3621 miliardi di lire per non avere rispettato le quote di produzione del latte assegnate per il periodo 1989-1993.