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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00037 presentata da DOTTI VITTORIO (FORZA ITALIA) in data 19941024

La Camera, premesso che: la Costituzione repubblicana riconosce la famiglia come societa' naturale fondata sul matrimonio, elemento di stabilita' di equilibrio e di crescita per l'intera comunita' nazionale, assegnando alla Repubblica compiti di assistenza e tutela al nucleo famigliare da cui originano vincoli di solidarieta' non sostituibili, se non in forme di sussidiarieta' e di supplenza, dall'intervento diretto dello Stato; l'ONU e la Chiesa Cattolica, proclamando il 1994 Anno internazionale della famiglia, ne hanno sottolineato il ruolo inprescindibile per ogni forma di crescita umana e civile; l'istituzione di un apposito Ministero per la famiglia costituisce il nucleo concreto con cui dare valenza strategica ed operativa al programma dell'attuale governo dichiaratamente inteso alla valorizzazione ed al sostegno della famiglia come asse portante e punto di riferimento della sua politica economica e sociale; le attuali normative precludono gravemente l'esercizio delle piu' importanti liberta' in ambito famigliare (matrimonio, maternita', educazione dei figli, assistenza agli anziani ed ai portatori di handicap) specie alle fasce economicamente piu' deboli della popolazione; il tasso di natalita' del nostro Paese mostra, anche in conseguenza di cio', preoccupanti segnali di strutturale decremento; la risoluzione votata dal Parlamento europeo il 9 giugno 1993 invita a prevedere interventi di supporto alle famiglie; impegna il Governo 1) A rendere effettivo il diritto costituzionalmente riconosciuto alla edificazione del nucleo famigliare, oggi gravemente compromesso, specie in danno delle fasce economicamente piu' deboli, dalla difficolta' di accedere alla casa di abitazione, attraverso: l'introduzione di "buoni casa locativi" opportunamente modulati sulle esigenze delle famiglie a reddito limitato; l'introduzione di forme di credito agevolato a lungo termine per l'acquisto della casa a favore dei giovani sposi; 2) a non ostacolare il mantenimento dell'unita' del nucleo famigliare: con la perpetuazione di una legislazione del lavoro rigida sugli orari, preclusiva del lavoro a termine, non incentivante la flessibilita' ed il part-time; con la prosecuzione di politiche di sviluppo urbano e dei trasporti inconciliabili: con le esigenze di stabilita', continuita' ed intimita' nei rapporti tra i componenti del nucleo famigliare; 3) ad abbandonare le precedenti politiche spesso inclini a disgregare la "famiglia allargata" ad un piu' vasto ambito di parentela e affinita': promuovendo una legislazione fiscale ed abitativa rivolta alle esigenze di una struttura famigliare aperta alla accoglienza ed alla tutela della prole, al mantenimento di una contiguita' affettiva con gli anziani e con i portatori di handicap; incentivando valide forme di assistenza domiciliare agli anziani e investendo per lo sviluppo dei servizi di telesoccorso e telecontrollo che diano all'anziano la certezza di essere continuativamente vigilato e protetto; approvando una specifica legge sugli insufficienti mentali al fine di meglio garantire le famiglie che intendano assistere direttamente i disabili psichici, pur a fronte di un piu' idoneo intervento sussidiario da parte dello Stato; 4) a consentire l'effettiva liberta' di procreare, senza che questo prezioso arricchimento per la comunita' nazionale si rifletta, per le famiglie numerose, in un abbassamento dei livelli di reddito e di agiatezza sotto soglie di poverta' e, talvolta, di indigenza che appaiono in stridente contrasto con la meritorieta' di questa encomiabile apertura alla vita; rapportando il computo del reddito, a fini fiscali, ai valori pro capite del nucleo famigliare e riducendo le imposte alle famiglie monoreddito e numerose; alleggerendo le tariffe a controllo pubblico in misura direttamente proporzionale alla numerosita' del nucleo famigliare; riformulando la modalita' di erogazione degli assegni famigliari cosi' da garantire che il prelievo tributario specifico venga effettivamente ridistribuito alle famiglie e non disperso in altre voci di bilancio; sviluppando una legislazione che faciliti l'attivita' delle madri che lavorano attraverso una maggiore flessibilita' degli orari, aumentate opportunita' di lavoro a termine e maggior tutela per il part-time; 5) a non ostacolare la gioia della figliolanza, anche al di la' della diretta procreazione, semplificando le procedure per le adozioni, sia nazionali sia internazionali, in modo da soddisfare ad un tempo l'esigenza dei bambini emarginati od in stato di abbandono con quella di famiglie responsabilmente aperte al dono dell'amore; 6) a rendere effettivo il diritto costituzionalmente riconosciuto alla famiglia di educare la prole secondo i propri valori morali e religiosi, con particolare riguardo al sistema scolastico, nel quale dovra' trovare finalmente piena applicazione il criterio liberale di sussidiarieta' e complementarieta' dell'intervento pubblico rispetto a quello autonomo mutualistico e privato; 7) a riformulare in tempi non lunghi, l'intervento dello Stato sulle esigenze e sui bisogni delle persone e delle famiglie, anziche' costringere queste ultime, cosi' come oggi in molti casi accade specie in danno delle famiglie economicamente piu' deboli, a subire modelli ideologici e culturali attraverso la diretta ed esclusiva erogazione di servizi pubblici onnicomprensivi ed indifferenziati; 8) in una parola a finanziare sempre piu' i portatori di bisogni e sempre meno gli erogatori dei servizi. (1-00037)

 
Cronologia
sabato 22 ottobre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    L'Italia è condannata a pagare all'Unione europea una multa di 3621 miliardi di lire per non avere rispettato le quote di produzione del latte assegnate per il periodo 1989-1993.

mercoledì 26 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Il leader della Lega Nord Umberto Bossi annuncia l'uscita del suo movimento dalla maggioranza subito dopo l'approvazione della legge finanziaria.