Portale storico della Camera dei deputati

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri ed i Ministri dell'interno, dell'industria, commercio e artigianato e del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che: il PCI, fino alla sua trasformazione in PDS, ha svolto una intensa attivita' economica, intrattenendo stretti rapporti in particolare con la Lega delle Cooperative e costituendo un insieme di interessi immobiliari e partecipazioni dirette e indirette in societa' e aziende; il PDS e Rifondazione comunista hanno ereditato dal PCI l'intera struttura, ivi compresa quella economico-finanziaria, non risultando in proposito alcuna modifica organizzativa; sono note operazioni speculative, come quella di Siena, condotte da esponenti del PCI-PDS d'intesa con funzionari della Lega delle Cooperative; risulta all'interpellante che personale assunto dalla Lega delle Cooperative e' stato impegnato per il PCI e lo e' tutt'ora per il PDS; questo stato di cose ha creato un intreccio fra attivita' politica ed economica del partito, cosicche' il PDS, tenuto conto dei suoi molteplici interessi, si configura, ad avviso dell'interpellante, come un vero e proprio partito-azienda; occorre chiedersi quali siano le consistenze del PDS e di Rifondazione comunista; quali e quante siano le azioni, le partecipazioni a societa' e finanziarie in modo diretto o indiretto riferibili al PDS in tutta Italia ma soprattutto nelle regioni Emilia Romagna e Toscana; quali e quante Imprese e Societa' hanno avuto o hanno rapporti con il PCI-PDS; quanti funzionari della Lega delle Cooperative figurino, sia pure in aspettativa, al servizio del PDS nel partito; l'interpellante ritiene che, sulla base dei dati raccolti, sarebbe probabilmente ravvisabile per il PDS, con specifico riferimento alla sua organizzazione economica e finanziaria, una incompatibilita' fra attivita' politica ed economica -: se risulti al Governo quali e quanti funzionari della Lega delle Cooperative in aspettativa ricoprano le cariche di Sindaci, di assessori e consiglieri regionali, provinciali e comunali; se il Governo abbia allo studio, in relazione alle istituende regole sul "blind trust", norme dirette ad impedire non corrette e pericolose commistioni fra il ruolo di un partito, istituzionalmente ricoperto, e collaterali organizzazioni imprenditoriali. (2-00273)