Portale storico della Camera dei deputati

Ai Ministri del bilancio e della programmazione economica e delle finanze. - Per sapere - premesso che: sul demanio marittimo insistono realta' economiche diverse, dai consorzi portuali agli stabilimenti balneari, alle attivita' di raffinazione del greggio; non tutte le suindicate realta' possono sopportare un aumento dei canoni pari al quintuplo di quelli dovuti nel 1994, cosi' come viene previsto dall'articolo 27, comma 2 del disegno di legge finanziaria 1995; mentre per queste attivita' viene stabilito l'aumento del canone, altre situazioni di totale abusivismo, come quello edilizio, in particolare nella costa meridionale, continueranno a farla franca, non avendo alcun titolo di investitura e non avendo l'amministrazione realizzato alcuna sanzione, nonostante la presenza di leggi in tal senso; stante la condizione attuale le predette situazioni di abusivismo rimarranno ancora salve da qualunque onere finanziario e contributivo; alle realta' appena evidenziate si aggiunga quanto accade in materia di gestioni aeroportuali; per tali ultime occorre ricordare che lo Stato non riesce a riscuotere da molti anni il canone di concessione dalle societa' che gestiscono gli aeroporti; le societa' che gestiscono gli aeroporti riscuotono le tariffe e i diritti aeroportuali dalle compagnie di navigazione aerea, ma si guardano bene dal pagare quanto dovuto allo Stato; le situazioni accennate rientrano in un piu' ampio quadro di inefficienza della Amministrazione Centrale dello Stato e concorre a formare il deficit e l'indebitamento -: se i Ministri interrogati siano a conoscenza della problematiche teste' evidenziate ed in qual modo intendano adoperarsi per restituire efficienza all'amministrazione dello Stato, applicando le leggi ed eliminando i ritardi e le situazioni di privilegio, che concorrono ad aumentare il deficit pubblico. (5-00484)