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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04718 presentata da CRIMI ROCCO (FORZA ITALIA) in data 19941103

Al Ministro della sanita'. - Per conoscere - premesso che: la legge 5 febbraio 1992, n. 175, contenente norme in materia di pubblicita' sanitaria e di repressione dell'esercizio abusivo delle professioni sanitarie, ha di fatto vietato ogni forma di pubblicita' ai medici, alle case di cura private ed ai gabinetti e ad ambulatori mono o polispecialistici, consentendola solo mediante targhe o insegne, nonche' con inserzioni sugli elenchi telefonici o attraverso giornali e periodici specializzati; la legge cosi' formulata ha realizzato una grave discriminazione a danno dei quotidiani e dei periodici che sono stati esclusi dalla possibilita' di pubblicare inserzioni sanitarie di cui avevano fruito per decenni; questa possibilita' e' stata invece concessa inopinatamente alla SEAT che gestisce gli elenchi telefonici sui quali e' consentita la pubblicazione di inserzioni sanitarie, sia da parte dei medici, che delle case di cura ed ambulatori; la stessa possibilita' e' stata data alle riviste mediche, destinate cioe' agli addetti ai lavori, mentre il messaggio pubblicitario dovrebbe essere diretto ai fruitori del servizio -: quali iniziative il Governo, e specificatamente il Ministro della sanita', accertato che la legge in questione ha certamente favorito gli elenchi telefonici e le riviste specializzate a danno dei quotidiani, riviste ed organi di stampa locale, intenda assumere onde provvedere alla sua doverosa correzione, modificando gli articoli 1 e 4, e restituendo valore anche alla stampa come strumento informativo-pubblicitario. (4-04718)

 
Cronologia
mercoledì 26 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Il leader della Lega Nord Umberto Bossi annuncia l'uscita del suo movimento dalla maggioranza subito dopo l'approvazione della legge finanziaria.

domenica 6 novembre
  • Politica, cultura e società
    Una disastrosa alluvione devasta le province di Cuneo, Asti e Alessandria, causando 64 morti.