Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04829 presentata da LAZZARINI GIUSEPPE (LEGA NORD) in data 19941104

Ai Ministri della sanita', dei lavori pubblici e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: in Viterbo, capoluogo di provincia della regione Lazio e' in via di ultimazione (i lavori sono al 50 per cento) l'ospedale civile, dopo oltre 25 anni dall'inizio dei lavori, situato su di un colle a circa 3 Km dal capoluogo ed a questo collegato da una ristretta strada, sicuramente d'origine etrusca, rimaneggiata nel Medioevo; nel percorso di 3 Km ci sono 12 curve coperte, dossi e strozzature improvvise che la rendono pericolosissima; la manutenzione e' quasi nulla, la percorribilita' e' a rischio, la sicurezza nelle mani di Dio; questa strada conduce anche a Villa Immacolata, il piu' grande centro di tutto il Viterbese per la riabilitazione motoria e ricovero di molti disabili gravi; mezzi adibiti a servizio civile, ambulanze ed altre unita' di trasporto per malati anche gravissimi, tutti rischiano in questo percorso -: se non ritengono di accertare, dato che la nuova viabilita' alternativa e' completata in toto tranne un piccolo cavalcavia, le responsabiilta' di chi continua a ritardare i lavori, essendo gli stessi gia' finanziati, e quindi valutare la possibilita' di ultimare quel tratto in tempi brevi, con soddisfazione della gente della Tuscia da troppi anni, per precise pregresse volonta' politiche, tenuta in letargo. (4-04829)

Al fine di acquisire ogni utile elemento per la risposta all'interrogazione parlamentare di cui all'oggetto, questo Ministero, stante il rilievo locale della situazione segnalata, ha attivato il Commissariato del Governo nella Regione Lazio. Dagli elementi in tal modo forniti dalla Regione Lazio, e' stato possibile verificare l'iter tecnico/amministrativo relativo all'effettuazione dei lavori di viabilita' della strada provinciale "San Martinese" situata nel Comune di Viterbo - di estrema rilevanza perche' essenziale tramite di collegamento con l'Ospedale del Capoluogo -, iter che ha avuto origine dalla richiesta di finanziamento del I e II lotto, ai sensi dell'articolo 16 della Legge Regionale n. 72/'80, da parte dell'Amministrazione provinciale. Tale richiesta di finanziamento dei lavori di adeguamento ed ammodernamento della strada provinciale "San Martinese" era stata a suo tempo accolta dal Consiglio regionale con la deliberazione n. 825 del lontano 25 gennaio 1984, per un importo di lire 500.000.000. Dopo l'inizio dei lavori, la Giunta Regionale concedeva all'Amminitrazione Provinciale di Viterbo, con due successive deliberazioni del 4 marzo 1988, n. 1880 e del 27 dicembre 1988, n. 12218, rispettivamente, un contributo di lire 500.000.000 per il I lotto e di lire 1.500.000.000 per il I ed il II lotto. Allo stato attuale e' risultato erogato, ai sensi della Legge Regionale n. 88/'80, l'80 per cento dei due contributi ora ricordati, per un ammontare complessivo di lire 1.800.000.000, e si e' in attesa della deliberazione del Consiglio Provinciale di Viterbo concernente la definizione ed approvazione della spesa complessiva effettivamente occorsa ed il certificato di collaudo. Ulteriori contributi per il completamento dei lavori del I e II lotto, peraltro, risultano concessi dalla Giunta Regionale - rispettivamente - con le deliberazioni n. 12116 del 23 dicembre 1991 (per lire 357.600.000) e n. 9964 del 17 novembre 1992 (per lire 1.142.400.000). Allo stato degli elementi in materia pervenuti a questo Ministero, di questi ultimi finanziamenti sarebbe stato liquidato il 10 per cento, pari a lire 150.000.000. Il Ministro della sanita': Guzzanti.



 
Cronologia
mercoledì 26 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    Il leader della Lega Nord Umberto Bossi annuncia l'uscita del suo movimento dalla maggioranza subito dopo l'approvazione della legge finanziaria.

domenica 6 novembre
  • Politica, cultura e società
    Una disastrosa alluvione devasta le province di Cuneo, Asti e Alessandria, causando 64 morti.